Documentazione per il matrimonio civile
Facile immaginare lo stato d'animo con il quale vi accingete a leggere le righe che seguono. Probabilmente vi starete già incupendo al solo pensiero di sbrigare tutte le pratiche necessarie per convalidare il vostro sposalizio civile. Magari avete ben impressi nella mente i racconti dei vostri conoscenti che al tempo si sono dovuti imbattere con montagne di carte francobollate, certificati difficili da reperire e tempi biblici per concludere il tutto. Tranquilli! Ora non dovrete assolutamente preoccuparvi: sia perché ultimamente l'iter burocratico è stato ridotto in maniera considerevole e sia perché ci siamo a noi a fornirvi i migliori suggerimenti e le dritte per non lasciare nulla al caso. Anche in fatto di...certificati!
Allora, in primo luogo dovete sapere che tutti i documenti e gli attestati richiesti sono funzionali affinché possa esser accertata la vostra reale volontà di unirvi in matrimonio, quindi senza che vi siano condizionamenti di alcun tipo, e anche l'assenza di altri vincoli e legami coniugali.
Il primo passo – che consigliamo di eseguire qualche mese prima del matrimonio per evitare “ingorghi” organizzativi con altri preparativi decisamente più piacevoli – è quello di recarvi all'Ufficio di Stato Civile del vostro comune di residenza (o in uno dei due se risiedete in comuni diversi) con un documento d'identità valido per richiedere la Pubblicazione di Matrimonio. Attenzione: non è necessario che andiate assieme. Infatti può svolgere il tutto uno di voi due avendo la fotocopia del documento valido dell'altro. Non solo. In caso di impedimento da parte di entrambi, può recarsi all'ufficio preposto addirittura una terza persona munita dei vostri documenti e con la vostra delega (firmata) necessaria per eseguire le pubblicazioni.
Per quanto concerne il documento vi ricordiamo che se uno di voi due è divorziato allora è necessaria una copia dell'atto di matrimonio precedente con allegata la sentenza di annullamento; se invece uno di voi è vedovo allora dovete procurarvi la copia dell'atto di decesso del coniuge precedente; infine, nel caso in cui siate cittadini stranieri dovete procurarvi un apposito nulla osta presso il Consolato o l'Ambasciata del vostro paese d'origine.
In municipio poi vi verrà chiesto di compilare un modulo, definito Consenso, sul quale metterete in calce il vostro proposito di sposarvi senza alcun tipo di condizionamento esterno.
Una volta espletato il compito sarà cura dei funzionari amministrativi accertare la correttezza della vostra dichiarazione e dar poi luogo alle Pubblicazioni. Su di esse sarà presente, oltre alle vostre generalità, anche il luogo che avete scelto per convolare a nozze.
Le pubblicazioni non solo verranno affisse nel vostro comune per un totale di circa 8 giorni consecutivi ma saranno visibili anche sul sito internet della stessa amministrazione.
Una volta che le pubblicazioni saranno apposte l'Ufficio di Stato Civile, se non riceverà alcun tipo di opposizione o reclamo, vi comunicherà il nulla osta per dar luogo alla prenotazione del matrimonio e al suo svolgimento entro e non oltre 3 mesi dalla scadenza della Pubblicazione. In caso contrario cesserà la validità di documenti fin qui elaborati.
Quindi, riepilogando, per ottemperare a tutte le procedure burocratiche per il matrimonio con rito civile è necessario:
Una volta concluso l'intero iter, che non causerà eccessivi costi sia in termini di tempo che economici, non dovrete far altro che scegliere la data del...giorno più bello della vostra vita!
Documentazione per il matrimonio religioso
Molto spesso il matrimonio civile è accompagnato anche dal matrimonio religioso, per lo più celebrato con rito cattolico. Da un punto di vista burocratico l'iter in questo caso è leggermente più articolato rispetto al matrimonio di natura civile. Del resto è inevitabile: decidendo di unirvi in matrimonio d'innanzi ad un altare il vostro sposalizio sarà oggetto di un doppio riconoscimento: civile e religioso. Di conseguenza parte dei documenti obbligatori per espletare tutta la procedura amministrativa sono gli stessi necessari per il nulla osta al matrimonio in comune. A questi poi si devono aggiungere i documenti religiosi e l'attestato che certifica la frequenza del corso prematrimoniale.
In primo luogo dovete reperire il vostro Certificato di Battesimo presso la parrocchia dove è avvenuto tale sacramento. Una volta venuti in possesso di questo atto sarà vostra premura controllare se nel certificato è stata inserita anche la data della Cresima. Se così non fosse è necessario richiedere il Certificato di Cresima, ovviamente presso la chiesa dove è avvenuta la cerimonia. Attenzione: nel caso in cui non siete mai stati cresimati è obbligatorio accogliere questo sacramento prima del matrimonio!
A questi due certificati se ne associa un terzo definito come Certificato di Stato Libero. Serve per dimostrare che in precedenza non avete contratto un altro matrimonio religioso. Generalmente tale atto viene richiesto nel caso in cui, dopo il 16° anno di età, avete spostato il vostro domicilio presso una diocesi diversa rispetto a quella attuale.
Altro documento indispensabile è l'attestato di frequenza al corso prematrimoniale che viene organizzato in maniera differente, per quanto riguarda frequenza e tipologia degli appuntamenti, in base alla parrocchia.
Ebbene, solo una volta che vi sarete impossessati dei documenti sopra menzionati potrete recarvi presso la chiesa, o una delle chiese, di vostra appartenenza dove il parroco, previo un breve colloquio, rilascerà la richiesta di Pubblicazione alla Casa Comunale. Successivamente il Municipio rilascerà il comunicato di avvenuta pubblicazione. In tal modo le Pubblicazioni potranno essere affisse anche negli spazi appositi della vostra chiesa di pertinenza.
Inoltre, nel caso in cui decidiate di unirvi in matrimonio in una chiesa che non sia quella di vostra appartenenza è necessario richiedere al Vicariato il così detto Nulla Osta Ecclesiastico.
Infine il Consenso Religioso è l'ultimo atto, che viene rilasciato dalla chiesa dove avete deciso di sposarvi, prima di confermare il giorno del matrimonio.
Documentazione per il matrimonio celebrato all’estero
Può capitare, per propria scelta o per necessità, che decidiate di sposarvi all'estero. Anzi, le nozze celebrate fuori dai confini italiani, con il passare del tempo, molto probabilmente vedranno un sensibile incremento dovuto, in primo luogo, alle attuali condizioni di vita e lavorative.
In questo caso, se il vostro desiderio è quello di sposarvi civilmente dovete sapere alcune cose. Ad esempio che il matrimonio all'estero può essere officiato d'innanzi ad una nostra autorità diplomatica ma anche al cospetto di una autorità locale attenendovi alle leggi in vigore in quel dato paese. Ovviamente quest'ultima possibilità è praticabile se e soltanto se le normative vigenti nello stato che avete scelto per le vostre nozze siano compatibili con l'ordinamento legislativo italiano.
Ma andiamo con ordine. Se la vostra intenzione è quella di sposarvi in presenza di una nostra autorità diplomatica avrete l'obbligo di richiedere le Pubblicazioni presso l'Ufficio di Stato Civile come per un qualsiasi matrimonio civile. Tuttavia ci sono alcune precisazioni che devono essere fatte. Per dire: se uno di voi due, italiano o straniero che sia, presenta la residenza italiana mentre l'altro, di cittadinanza italiana, ha la propria residenza in un altro paese, le Pubblicazioni dovranno essere richieste o al comune di residenza in Italia o al consolato italiano del paese estero. Invece se quello di voi due che ha la residenza all'estero non è italiano allora le Pubblicazioni dovranno essere rilasciate dal comune di residenza della persona con cittadinanza italiana. Infine, nel caso cui entrambi risiedete all'estero, dovete richiedere le Pubblicazioni al consolato italiano.
Una volta celebrato il matrimonio il console trasmetterà l'atto ufficiale, che sancisce le avvenute nozze, all'Ufficio di Stato Civile del municipio in Italia affinché avvenga la trascrizione nei registri comunali.
Qualora decidiate di sposarvi in presenza di un'autorità diplomatica straniera le Pubblicazioni non vi verranno più richieste. Del resto quel che conta è esclusivamente la trascrizione in calce dell'atto matrimoniale nel registro di stato civile del proprio comune. Tuttavia è probabile vi vengano richiesti altri documenti: questi possono variare a seconda del paese straniero nel quale avete scelto di sancire la vostra unione. Di certo, nella maggior parte dei casi, viene rilasciato il certificato di capacità matrimoniale da parte dell'Ufficio di Stato Civile una volta espletata la raccolta dei certificati di base quali carte d'identità, consenso al matrimonio, ecc.
Ora passiamo al caso del matrimonio all'estero con rito cattolico. Dopo esservi procurati i documenti necessari richiesti dalla Chiesa basterà che comunichiate la scelta di sposarvi in un'altra diocesi al vostro parroco. Il fatto che la chiesa prescelta per la cerimonia si trovi fuori dai confini italiani non comporta ulteriori lungaggini burocratiche.
Documentazione per il matrimonio interreligioso
L'amore, si sa, non conosce ostacoli. Non si pone limiti. Oltrepassa qualsiasi barriera materiale e non. E voi incarnate pienamente il senso più profondo di questo assunto. Nonostante apparteniate a differenti confessioni religiose avete ugualmente deciso di consacrare spiritualmente la vostra unione. Il vostro viene definito un matrimonio misto - ovvero un matrimonio tra una persona di credo cattolico e una di altro orientamento religioso - in virtù del quale ognuno di voi due potrà rispettare la propria fede.
Anche in questo caso dovrete procurarvi gli stessi documenti validi per il matrimonio civile. Ovvero sarà vostra premura:
Nel caso in cui uno di voi fosse cittadino straniero deve richiedere un documento in grado di certificare la totale assenza di impedimenti che potrebbero ostacolare il matrimonio. Questo tipo di attestato viene consegnato presso l'ambasciata o il consolato del paese d'origine.
A questo punto si passa, per chi di voi è di fede cattolica, alla richiesta degli stessi documenti validi per un “normale” matrimonio religioso. Stiamo parlando dei seguenti atti:
Una volta espletato il tutto non vi rimarrà che ricevere una particolare licenza da parte del vescovo della diocesi (dove avverrà il matrimonio) che sancirà il nulla osta per la celebrazione delle nozze tra fedi differenti o tra una persona di rito cattolico ed una atea o agnostica. Per richiedere questo particolare documento dovete rivolgervi al sacerdote che presiederà la cerimonia.
Attenzione: una volta celebrato il matrimonio con rito cattolico non è possibile sancire nuovamente la vostra unione mediante altre cerimonie religiose.