Il testimone di nozze: quali requisiti?
La scelta dei testimoni di nozze è un passaggio importante e delicato, e andrebbe fatta tenendo presenti alcuni criteri
Dopo le bomboniere e il vestito giusto, i futuri sposi sono già a metà dell’opera per il matrimonio. Quasi sicuramente allora rimane il dilemma del testimone.Se gli sposi hanno dei migliori amici da anni, allora la scelta sarà quasi una formalità.
Nel caso in cui ci sia da districarsi tra una comitiva innumerevole, sorelle e cugine, bisogna armarsi di pazienza.
Qualunque sia la scelta, i testimoni non devono diventare motivo di discussione tra i due futuri sposi, bensì deve essere una decisione di comune accordo.
Per quanto riguarda gli aspetti più concerti, il requisito principale è la maggiore età, ossia l’aver compiuto i 18 anni.
Per le cerimonie religiose, i testimoni non devono necessariamente avere dei requisiti ‘cattolici’, come l’essere stato battezzato, e l’aver fatto la cresima: ciò riguarda soltanto i padrini e le madrine dei Battesimi e delle cresime.
I testimoni degli sposi, devono soltanto avere la capacità di farlo.
Non ci sono leggi scritte, inoltre, che vietino ai divorziati di fare i testimoni, lo stesso vale per i conviventi: tuttavia il sacerdote che celebra il matrimonio può ritenerli inadatti e quindi far cambiare idea agli sposi, chiedendo di cambiare le persone di questo ruolo.
La loro condizione di vita e privata e i lorocredo religioso non sono influenti ai fini dello svolgimento del loro compito: l’unica variabile è la possibilità o meno di partecipare al rito dell’Eucaristia durante la cerimonia.
Il numero minimo di testimoni è due, uno per sposo per le cerimonie civili, ma non esiste un limite massimo nelle cerimonie religiose.
Siccome il matrimonio è un momento importante per gli sposi, anche le persone che gli fanno da testimoni, dovrebbero esserlo altrettanto, in quanto sarebbe fondamentale che conoscesse bene la coppia: da evitare, quindi, le moglie di amici sconosciute o parenti che vivono a chilometri di distanza, scelti solo per accontentare qualcun altro.
Essere testimoni a un matrimonio comporta dei doveri ben precisi: non significa organizzare ‘come si deve’ l’addio al celibato o al nubilato, oppure curare con più attenzione il proprio look.
Infatti, senza i testimoni, il matrimonio non può nemmeno avere luogo.
Sia nel rito civile che in quello religioso, è indispensabile la presenza di almeno un testimone per ciascuno degli sposi, al fine di rendere legale e ufficiale l’unione degli sposi.
Più precisamente, i testimoni sono coloro che attestano formalmente, e quindi, anche giuridicamente, che il matrimonio è avvenuto in maniera del tutto regolare e che gli sposi hanno espresso il loro consenso libero e deciso.
Scrivi un Commento