Superstizioni e tradizioni: tutto quello che la sposa deve fare o evitare per un matrimonio fortunato
Sono tante le superstizioni e le credenze che ruotano intorno alla figura della sposa. Scopriamo le più diffuse
Vecchie pratiche, superstizioni e antiche credenze: il matrimonio, sin dall’antichità, è accompagnato da rituali che si tramandano di generazione in generazione. Si tratta di scaramanzie e piccoli gesti portafortuna che raccontano una storia: quella degli uomini che affidano i loro momenti più importanti alla buona sorte.Le pratiche per scacciare la cattiva sorte che riguardano la sposa sono tante, e la maggior parte di queste, più per tradizione e gioco che per scaramanzia, vengono a realizzarsi già nei giorni che precedono il grande evento.
Il primo, e anche il più sentito, è quello dell’abito che deve rimanere un segreto fin quando la sposa non lo sfoggerà all’altare: porta sfortuna infatti far vedere l’abito allo sposo prima delle nozze. Pena? Un matrimonio di lacrime. Meglio non rischiare.
Un’usanza molto antica prevede che la sposa non si guardi allo specchio prima della cerimonia: come realizzarla? Impossibile resistere alla tentazione, dunque basterà specchiarsi togliendo almeno un accessorio, che sia una scarpa o il velo o un guanto.
Porta fortuna invece ricevere e indossare un velo vecchio, donato da una sposa felice e che ha avuto figli, perché tramanda la propria buona sorte. Porta sfortuna cucirsi l’abito da sole.
Avere un corteo di damigelle che seguono lasposa all’altare tiene lontani gli spiriti maligni, proprio così: nell’antico Egitto le damigelle, vestite come la sposa, fungevano da scudo protettivo contro le forze malvagie che, gelose di tanta felicità, potevano accanirsi sulla sposa.
Il bouquet, l’ultimo regalo che lo sposo fa alla futura moglie nelle vesti di fidanzato, viene lanciato dalla sposa alle invitate nubili come portafortuna e buon augurio. Lo stesso vale per la giarrettiera, che viene tirata dall’ormai marito verso un gruppo di amici celibi. Entrambi i fortunati dovrebbero sposarsi entro l’anno.
Un’altra pratica in uso sin dall’antica Roma e ancora attuale, soprattutto in alcune regioni del Sud, vuole che la sposa varchi la soglia di casa in braccio al marito: un’usanza per evitare che inciampi, un segno di malaugurio e un messaggio infausto sintomo di forze avverse che non vogliono accogliere la sposa.
Porta fortuna essere svegliata la mattina delle nozze dal canto degli uccelli, ancora meglio poi se il buon risveglio è seguito dalla scoperta di un ragno nelle pieghe del vestito. Una fortuna non apprezzata da chi non ama i ragni ma si dice che il ragno, oltre a portare guadagno, porti anche felicità.
Infine, non servirebbe dirlo, gli sposi non dovrebbero vedersi né sentirsi il giorno prima delle nozze ma si sa, di questi tempi è impossibile non mandare almeno il messaggio della buonanotte, la sera che precede il grande giorno.
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