Secondo una leggenda l'oratorio trae le sue origini dalle lotte tra i Franchi e i Longobardi svoltesi nell'ottavo secolo d.C. Infatti si narra di una battaglia combattuta nella zona tra i due eserciti e come i feriti Franchi venissero curati nei paesi a nord dell'attuale Alzano Lombardo. Ulteriore elemento di dimostrazione dell'intitolazione originaria, cioè "Oratorio dei Morti di Valmanna", è a causa di un altro fatto storico. Infatti in alcuni documenti storici si parla di una battaglia combattuta nel 464 d.C. nel territorio posto tra Alzano Sopra e Viana, frazione di Nembro, in cui Beogor, re degli Alani, fu sconfitto da Ricimero, generale Romano. A dar valore a queste due vicende storiche furono scavi realizzati nel settecento in cui furono trovati resti di entrambe le epoche. Molto più realisticamente l'oratorio fu costruito nel XVII secolo, sul luogo dove vennero sepolti i morti della peste del 1630. Nel 1836, la popolazione di Alzano Sopra fu colpita da una grave epidemia di colera che causò molte vittime. L'anno successivo, spentosi il morbo, gli abitanti decisero di ricostruire l'antico oratorio di Valmanna, da tempo abbandonato ridotto a poco più di un rudere, per dedicarlo ai morti del colera. Il piccolo luogo di culto si compone di un corpo di fabbrica a forma di tronco di piramide aperto su tre lati con volte a botte. Le aperture presentano una bugnatura abbastanza pronunciata e sono completate da un'inferriata che ne consente la chiusura. Le restanti parti delle facciate, tra loro uguali, sono completante con intonacature con tinte chiare e da dei fregi a mo' di timpano, il tutto coperto da un tetto a quattro falde con gronda abbastanza pronunciata. La quarta arcata, speculare all'accesso dal lato strada, una volta aperta, è stata chiusa per la formazione di una piccola abside e di un campaniletto. All'interno le pareti sono abbastanza disadorne, presentato una semplice cornice che segue le linee d'imposta delle volte ed una bassa zoccolatura in marmo che richiama la pavimentazione. Preesistenze edifico ricostruito su una vecchia cappella, probabilmente eretta in ricordo dei morti di peste del 1630 Impianto strutturale edificio in muratura continua con volte e solai di forma articolata Coperture copertura a quattro falde con stuttura in muratura Pianta quadrata ad unica navata con l'aggiunta di abside rettangolare
V. San Domenico Savio - Alzano Lombardo (BG)