L'edificio è formato da un'aula rettangolare conclusa da una scarsella quadrata inclusa nel perimetro esterno. Della chiesa originale si conserva il fianco sinistro, costituito da un paramento murario a corsi orizzontali e paralleli di conci di alberese di due diverse tonalità. Vi si apriva uno stretto portale, adesso tamponato. Successivamente l'edificio è stato sopraelevato, rimaneggiato nel fianco destro e nella zona absidale e prolungato dalla parte della facciata con la creazione di un portico: esso è ben riconoscibile per la presenza, in ciascun fianco, di un arco in laterizio tamponato. Nella parte terminale si eleva un campanile ricostruito ai primi del novecento in forme neomedievali. La facciata presenta un portale rettangolare in marmo affiancato, in corrispondenza dell'architrave, da due nicchie ricavate nella muratura, e sormontato da una finestra semicircolare. Struttura L'interno è completamente intonacato ed è coperto con volte a vela sorrette da archi nella navata e con una volta a botte nell'abside. Elementi decorativi L'interno ospita nella scarsella un capolavoro della scultura quattrocentesca senese: lo splendido gruppo della Pietà in terracotta policromata dovuto a Francesco di Giorgio Martini e ad un suo collaboratore, probabilmente Giacomo Cozzarelli, databile verso la fine degli anni ottanta del XV secolo. L'opera, il cui bozzetto è conservato nel Museo Artistico Industriale di Roma, proviene dal distrutto monastero olivetano di San Benedetto fuori Porta Tufi a Siena.
V. del Chianti Classico 30 - Castelnuovo Berardenga (SI)
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