Chiesa dei S.Pietro e Paolo

P. Don Lorenzo Guetti - Terragnolo Vedi la mappa

Informazioni

1242 - 1242 (menzione intero bene) La prima menzione della chiesa si riscontra nel documento del 1242 con il quale Sodegerio di Tito, podestà di Trento, a nome dell'imperatore conferiva a Odorico di Beseno tutti i masi e i loro redditi che Jacopino, signore di Lizzana, possedeva in Terragnolo. 1377 - 1377 (riconsacrazione carattere generale) Chiesa e cimitero furono riconsacrati nel 1377 dal vescovo Nicolò Missineo, probabilmente in seguito a una profanazione. 1469/09/10 - 1469/09/10 (erezione a curazia carattere generale) La chiesa di Terragnolo, già cappella dipendente dalla pieve di San Floriano di Lizzana, fu eretta a curazia il 10 settembre del 1469. 1490 - 1510 (ricostruzione intero bene) Tracce di murature databili alla fine del XV o all'inizio del XVI secolo fanno ritenere probabile un intervento di ricostruzione del tempio in quest'epoca. La cappella rinascimentale doveva presentare una pianta rettangolare sviluppata lungo l'asse est-ovest (incerta). 1490 - 1510 (decorazione intero bene) Al piano terra del campanile si conserva traccia di una decorazione pittorica eseguita a fresco da un anonimo maestro tedesco tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo. 1537 - 1537 (dedicazione carattere generale) Dagli atti della visita pastorale clesiana del 1537 si evince che al tempo la cappella di Terragnolo era dedicata al solo San Pietro. 1538 - 1559 (riedificazione intero bene) Un nuovo intervento di ricostruzione e ampliamento, autorizzato nel 1538, fu portato a termine entro il 1559, anno in cui fu decorato l'arco santo. 1559 - 1559 (decorazione arco santo) In sacrestia si conserva parte della decorazione a fresco realizzata da un anonimo maestro veronese nel 1559 sulle pareti di quello che doveva costituire l'arco santo. 1579 - 1579 (cambio intitolazione carattere generale) Gli atti della visita pastorale madruzziana del 1579 attestano l'avvenuto cambio di dedicazione della chiesa, che a questa data risulta consacrata al titolo dei Santi Pietro e Paolo. 1655 - 1665 (riedificazione intero bene) La chiesa fu riedificata tra il 1655 e il 1665 dal maestro muratore comacino Antonio Carloni, che siglò il contratto con la fabbriceria l'8 maggio 1655. L'intervento stravolse l'assetto dell'edificio precedente, che fu in gran parte demolito, e determinò la rotazione dell'asse d'orientamento del presbiterio da est a sud. 1712/11/23 - 1712/11/23 (erezione a parrocchia carattere generale) La costituzione della parrocchia risale al 23 novembre 1712. 1770 - 1810 (ristrutturazione intero bene) L'edifico deve il suo attuale aspetto ad un complesso intervento di ristrutturazione tradizionalmente datato tra fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo. Considerato, però, che il rifacimento della pavimentazione della navata risale al 1773, si ritiene di dover retrodatare l'avvio del cantiere almeno all'ultimo trentennio del XVIII secolo (ndc.). I lavori eseguiti consistettero nella demolizione delle cappelle laterali costruite nel Seicento, nella sopraelevazione delle volte della navata e del presbiterio, nella realizzazione dell'attuale facciata e dell'intero apparato architettonico-decorativo interno della chiesa, nonché nella messa in opera della copertura a cipolla del campanile. 1820 - 1829 (costruzione cimitero) La costruzione dell'attuale cimitero, che comportò la realizzazione di imponenti muri di contenimento rivolti a valle, risale agli anni Venti del XIX secolo. 1827/10/15 - 1827/10/15 (consacrazione carattere generale) La chiesa ammodernata fu consacrata il 15 ottobre 1827 dal vescovo di Trento, Francesco Saverio Luschin. 1885 - 1885 (costruzione navata laterale) La navata laterale fu costruita nel 1885. 1915 - 1921 (danneggiamento intero bene) La chiesa fu danneggiata dai bombardamenti della prima guerra mondiale. Una lettera del 1921 denuncia lo stato precario in cui versava allora l'edificio: il tetto era in gran parte distrutto, numerose brecce si erano aperte nelle murature, le finestre erano cadute in frantumi e l'intonaco interno era annerito dal fumo o guasto per i colpi delle granate. Durante il conflitto l'archivio parrocchiale andò quasi totalmente distrutto o disperso. 1920 - 1920 (decorazione intero bene) Le scene figurative dipinte a tempera sulle volte della navata e del presbiterio furono eseguite da Metodio Ottolini nel 1920. Le cornici in stucco modellato, dipinto e dorato che le racchiudono sono ritenute coeve. 2012 - 2013 (restauro intero bene) Tra il 2012 e il 2013 sono stati condotti il restauro dell'apparato decorativo pittorico e stucchivo della chiesa, nonché la ritinteggiatura interna dell'edificio. L'intervento è stato diretto dall'architetto Remo Trinco.

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