Chiesa dei S.Pietro e Paolo

V. San Pietro - Trento Vedi la mappa

Informazioni

1180 - 1180 (menzione carattere generale) La prima menzione di un'area denominata "clausura Sancti Petri" risale al febbraio del 1180. 1193 - 1193 (menzione carattere generale) Nel 1193 la chiesa caratterizza l'area circostante come "burgum Sancti Petri". 1278 - 1278 (costruzione intorno) Nel 1278 venne edificato per volere della confraternita degli Zappatori, a sud della chiesa, l'ospedale degli Alemanni. XIV - XIV (erezione a parrocchia carattere generale) Nel corso del XIV secolo la chiesa venne eretta a parrocchia, retta dal Capitolo della Cattedrale, e serviva la comunità alemanna che risiedeva nel quartiere di San Pietro. 1472 - 1472 (inizio lavori intero bene) Il 1472, data che compare su un'epigrafe murata all'esterno nel terzo contrafforte sud, indica l'inizio dei lavori della fabbrica della chiesa attuale, promossi dal fabbriciere Hans Dietmar di Termeno. 1473 - 1483 (costruzione intero bene) Un grande impulso ai lavori fu dato dal principe vescovo Johannes Hinderbach: dall'ottobre del 1473 sollecitò la raccolta di offerte per la costruzione della chiesa e successivamente si adoperò per promuovere il culto del piccolo Simone da Trento, scomparso durante la Pasqua del 1475 e per la cui morte venne incolpata la comunità ebraica. Le spoglie del fanciullo nel 1476 vennero collocate nella chiesa, inizialmente nella sacrestia e in seguito in un sacello. I lavori nel cantiere proseguirono speditamente: nel 1475 si costruiva il tetto del presbiterio e nel 1479 si avviava l'erezione del campanile. Entro il 1483, sotto la direzione del capomastro Pietro Tosani, erano stati eretti il presbiterio, il campanile, le volte e il tetto. Maestranze augustane realizzarono le vetrate. 1482 - 1485 (conclusione lavori intero bene) I lavori proseguirono tra il 1482 e il 1485 e si conclusero con la sistemazione nel presbiterio dell'organo, opera di maestri bavaresi. 1495 - 1495 (porticato decorazione) La facciata a capanna originaria era preceduta da un porticato (documentato fino al 1829), dipinto dal pittore Giovanni Fuchs nel 1495. 1624/06/26 - 1624/06/26 (danneggiamento intero bene) Il 26 giugno 1624 l'edificio fu colpito da un incendio, che danneggiò il tetto di coppi e le volte. 1624/06/26 - 1660 (ristrutturazione intero bene) A seguito dell'incendio del 26 giugno 1624 la chiesa venne ristrutturata e, sul lato sud, venne eretta entro il 1660, la cappella dalla famiglia del Monte. 1642 - 1650 (costruzione cappella) La cappella del Simonino venne costruita sul lato nord, speculare a quella della famiglia del Monte, ampliando l'antico sacello tra il 1642 e il 1650. 1650 - 1669 (decorazione cappella) La cappella del Simonino, terminata nel 1650, fu decorata da stucchi entro il 1660, attribuiti alla bottega di Carlo Romeri. La decorazione fu completata nel 1669 con la doratura degli stucchi e l'inserimento di dieci dipinti di Pietro Ricchi. 1731 - 1731 (rimaneggiamento presbiterio) Nel 1731 con l'erezione del nuovo altare venne rimaneggiata l'area presbiteriale; anche i portali laterali del presbiterio risalgono probabilmente a questo intervento. 1808 - 1811 (cambio amministrazione intero bene) La chiesa, in precedenza amministrata dal pievano di nomina capitolare, nel 1808 fu affidata ai padri Filippini, fino alla soppressione del loro ordine nel 1811. 1846 - 1846 (finanziamento facciata) Il conte Gasparo Bortolazzi nel 1846, con atto testamentario, destinò alla chiesa venticinquemila fiorini per erigere un nuovo prospetto che riprendesse la facciata effimera realizzata nel dicembre del 1845 in occasione della commemorazione del tricentenario del Concilio di Trento. 1847/07/05 - 1848/10/29 (progettazione facciata) La prima proposta progettuale dell'architetto Pietro Estense Selvatico per la realizzazione della nuova facciata risale al 5 luglio 1847. Per ovviare a problemi determinati dalle asimmetrie delle aperture e dalla non adeguata altezza del fronte preesistente, vennero redatti dallo stesso altri due progetti: il terzo, quello definitivo, risale al 29 ottobre 1848 e prevedeva il tamponamento del grande rosone originario e lo sviluppo del fronte oltre la linea di colmo delle coperture. 1848/10/29 - 1851 (realizzazione facciata ) La realizzazione della facciata ad opera dello scultore Antonio Gradenigo, su progetto di Pietro Estense Selvatico, terminò nel gennaio 1851. 1870 - 1885 (ampliamento intero bene) Negli anni Settanta del XIX secolo l'edificio fu ampliato con l'erezione delle due piccole cappelle laterali simmetriche, su progetto degli ingegneri Michele Mayer e Ignazio Liberi; fu eliminata la cappella del Monte; inoltre furono aperti nuovi portali laterali e finestre ogivali, per supplire alla carenza di luce imputata alla tamponatura del rosone centrale. Nel 1885 fu ristrutturata la navata centrale. 1965 - 1965 (chiusura cappella del Simonino) Nel 1965, con l'abolizione del culto del Simonino, la cappella venne chiusa. 1976 - 1976 (danneggiamento intero bene) La chiesa subì danneggiamenti durante i terremoti del maggio e del settembre del 1976. 1977 - 1979 (restauro facciata) La facciata fu oggetto di restauri tra il 1977 e il 1979. 1984 - 1985 (restauro intero bene) Il campanile fu restaurato tra il 1984 e il 1985, mentre il pavimento venne rifatto nel 1985. 2002 - 2002 (restauro facciata) L'ultimo restauro conservativo della facciata risale al 2002.

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