Orientata a sud e posta su di un terrapieno artificiale circa 10 metri più in basso rispetto alla strada che attraversa l’abitato di Raossi, sede comunale della Vallarsa, la chiesa dei Santi Pietro e Paolo fu realizzata in economia tra il 1923 e il 1925, con materiali di recupero e residuati bellici, essendo andato distrutto l’antico luogo di culto del paese, la settecentesca cappella di Santa Lucia. La semplice facciata a due spioventi, emergenti a proteggere l’ingresso, è serrata tra due lesene appena rilevate; il portale centinato e strombato è sormontato da un oculo. Le due fiancate simmetriche sono dotate ciascuna di tre monofore centinate, un ingresso secondario architravato in corrispondenza della terza campata e una cappella a pianta rettangolare; sul lato sinistro emerge il volume della sacrestia, mentre il campanile intonacato e tinteggiato in rosa, con monofore centinate nella cella e copertura a quattro falde, è addossato al fianco destro. L’abside poligonale è caratterizzata da due ampie monofore centinate sui lati obliqui e da un oculo su quello terminale. All’interno la navata unica è divisa in quattro campate da coppie di paraste specchiate, sorreggenti arcate trasversali a pieno centro, anch’esse dipinte a finto marmo; due arcate longitudinali minori conducono alle cappelle laterali in corrispondenza della quarta campata, di cui la sinistra funge da battistero. L’arco santo a pieno centro introduce al presbiterio, elevato di due gradini; altri tre gradini sagomati conducono al fondo dell’abside poligonale, dove è stata collocata la custodia eucaristica. Le uniche decorazioni sono la cartella con iscrizione dedicatoria al culmine dell’arco santo e l’occhio divino sulla vela centrale dell’abside, mentre sono state completamente scialbate le pitture realizzate nel 1936 da don Giuseppe Tarter. Pianta Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale, dotata di due corpi emergenti simmetrici a pianta rettangolare in corrispondenza della quarta campata; presbiterio a pianta rettangolare con asse maggiore trasversale, concluso da abside poligonale. Facciata Semplice facciata a due spioventi, emergenti a proteggere l’ingresso, serrata tra due lesene appena rilevate; portale centinato e strombato sormontato da un oculo. Finiture a intonaco tinteggiato. Prospetti Fiancate simmetriche dotate ciascuna di tre monofore centinate, un ingresso secondario architravato in corrispondenza della terza campata e una cappella emergente a pianta rettangolare, forata da monofore sui lati minori; sul lato sinistro emerge il volume della sacrestia, mentre il campanile è addossato al fianco destro. Abside poligonale; finiture a intonaco tinteggiato. Campanile Torre a pianta quadrangolare addossata al lato destro del presbiterio, con il settore centrale del fusto intonacato in rosa carico, profilato da fasce rosa pallido. Cella delimitata da cornici orizzontali modanate, forata da quattro monofore centinate serrate tra coppie di paraste; tetto a quattro spioventi sormontato dalla croce apicale raggiata. Struttura Strutture portanti verticali: muratura in pietrame; strutture di orizzontamento: navata coperta da volte a botte unghiata, cappelle laterali e presbiterio da volte a botte semplice, abside da tre vele. Coperture Tetto a due spioventi sopra la navata e il presbiterio, a più spioventi sopra l’abside e a spiovente unico sopra le cappelle laterali, con struttura portante in legno e manto di copertura in tegole. Campanile coperto da lamiera metallica. Interni Navata unica divisa in quattro campate da coppie di paraste specchiate, sorreggenti arcate trasversali a pieno centro, anch’esse dipinte a finto marmo; due arcate longitudinali minori conducono ad altrettante cappelle laterali in corrispondenza della quarta campata, di cui la sinistra funge da battistero. L’arco santo a pieno centro introduce al presbiterio, elevato di due gradini; sulle pareti laterali si aprono simmetricamente le porte di comunicazione con la sacrestia (a sinistra) e con il campanile (a destra). Altri tre gradini sagomati conducono al fondo dell’abside poligonale, illuminata da due ampie monofore centinate sui lati obliqui e da un oculo su quello terminale. Finiture a intonaco tinteggiato; cartella con iscrizione dedicatoria al culmine dell’arco santo e occhio divino sulla vela centrale dell’abside. Pavimenti e pavimentazioni Pavimento di chiesa e sacrestia in piastrelle rettangolari di klinker rosso scuro, disposte in corsi diagonali; gradini in pietra chiara.
- Vallarsa (TN)