Orientata a nord-est, con il fianco destro parallelo alla strada provinciale che attraversa la frazione di Albaredo, la chiesa dedicata al Patrocinio di San Giuseppe risale nel suo nucleo originario al 1752, ma fu ampliata dei corpi laterali nel corso dell’Ottocento e con gli interventi di ripristino successivi alla prima guerra mondiale. La facciata timpanata è preceduta da una scalinata a emiciclo a discesa, che la raccorda al piano stradale; il corpo centrale è serrato tra due lesene intonacate, raccordate in alto dalla cornice orizzontale con l’iscrizione dedicatoria. Il portale architravato è sormontato da una finestra ad arcata ribassata e il frontone triangolare è completato da una cornice modanata emergente. Il fianco destro, dotato dell’ingresso secondario, è forato da due lunette e ritmato da una lesena; una terza finestra si apre sopra il volume della cappella emergente, a pianta rettangolare. A quest’ultima si addossa il campanile, con quattro monofore centinate nella cella, altrettanti oculi sul tiburio quadrangolare rientrante e copertura a cipolla; segue poi la sacrestia a due piani. Lungo il fianco sinistro si apre una sola lunetta in corrispondenza della prima campata, si ripete la lesena del lato destro ed emerge il volume del corpo a pianta rettangolare aggiunto tra la navata e il presbiterio, dotato di due finestre. Il presbiterio e l’abside semicircolare sono serrati tra le abitazioni private. All’interno la navata è divisa in tre campate coperte da volte a botte unghiata, separate da arcate trasversali a pieno centro; in corrispondenza della terza campata due coppie di paraste sostengono le arcate di accesso rispettivamente alla cappella battesimale (a destra) e al corpo laterale aggiunto (a sinistra), diviso a sua volta in due campate, la seconda delle quali affianca il presbiterio, raggiungibile dalla navata salendo tre gradini. Un quarto gradino separa il presbiterio dall’altare maggiore storico, nella zona absidale, preceduta da un’arcata sostenuta da pilastri. Il catino absidale, le pareti laterali del presbiterio e la volta della terza campata sono ornati da tempere figurate di Francesco Chiletto del 1953. Preesistenze La navata e il presbiterio costituiscono la parte più antica della chiesa, precedenti la cappella destra e l’ambiente a sinistra. Pianta Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale, dotata di una cappella emergente a pianta rettangolare sul lato destro; presbiterio a pianta rettangolare con asse maggiore trasversale, concluso da abside semicircolare. Un ambiente a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale si sviluppa sul fianco sinistro, tra la navata e il presbiterio. Facciata Facciata timpanata preceduta da una scalinata a emiciclo a discesa che la raccorda al piano stradale; corpo centrale leggermente rientrante, serrato tra due lesene intonacate raccordate in alto dalla cornice orizzontale con l’iscrizione dedicatoria. Portale architravato sormontato da una finestra ad arcata ribassata; frontone triangolare con cornice modanata emergente. Croce apicale gigliata su acroterio; finiture a intonaco tinteggiato. Prospetti Fianco destro forato da due lunette e ritmato da un’ampia lesena, dotato dell’ingresso secondario; una terza finestra si apre sopra il volume della cappella emergente a pianta rettangolare; ad essa si addossa il campanile e poi la sacrestia, a due piani. Lungo il fianco sinistro si apre una sola lunetta in corrispondenza della prima campata, si ripete la lesena del lato destro ed emerge il volume del corpo aggiunto tra la navata e il presbiterio, dotato di due finestre. Il presbiterio e l’abside sono serrati tra le abitazioni private. Finiture a intonaco tinteggiato; zoccolo di base. Campanile Torre a pianta quadrangolare posta sul fianco destro della chiesa, tra la navata e il presbiterio; fusto intonacato e tinteggiato dotato di feritoie rettangolari. Cella delimitata da cornici orizzontali emergenti, con quattro monofore centinate, chiuse in basso da parapetti a finta balaustra; altre quattro aperture circolari si trovano sul tiburio quadrangolare rientrante. Copertura a cipolla sormontata dalla croce gigliata e dalla bandierina segnavento. Struttura Strutture portanti verticali: muratura in pietrame; strutture di orizzontamento: volte a botte unghiata nella navata e nel presbiterio; volte a crociera nel corpo laterale sinistro; catino absidale. Coperture Tetto a due falde sopra navata e presbiterio; a più falde sopra l’abside; a falda unica sui corpi secondari emergenti; struttura portante in legno e manto di copertura in tegole di laterizio. Campanile coperto da lamiera metallica. Interni Navata unica divisa in tre campate, separate da arcate trasversali a pieno centro. In corrispondenza della terza campata due coppie di paraste sostengono le arcate di accesso rispettivamente alla cappella battesimale (a destra) e al corpo laterale aggiunto (a sinistra), diviso a sua volta in due campate, la seconda delle quali affianca il presbiterio, raggiungibile dalla navata salendo tre gradini. Un quarto gradino separa il presbiterio dall’altare maggiore storico, nella zona absidale, preceduta da un’arcata sostenuta da pilastri. Una finestra ad arco ribassato si apre sul lato sinistro, poco prima del catino absidale. Cornicione corrente modanato lungo la navata e in controfacciata; finiture a intonaco tinteggiato, ove non vi siano dipinti murali. Pavimenti e pavimentazioni Pavimento della navata in seminato alla veneziana, che rimarca la corsia centrale; pavimento del presbiterio, della cappella battesimale e del corpo laterale di sinistra in quadrotte di marmo bianco e marrone alternate, disposte in corsi diagonali. Elementi decorativi Dipinti murali a tempera di Francesco Chiletto ornano la volta della terza campata, le pareti laterali del presbiterio e il catino absidale.
V. Coni Zugna, 1 - Vallarsa (TN)