Si tratta di un pregevole edificio che appare come il risultato di una complessa serie di eventi storici che hanno lasciato importanti testimonianze nella materia costruita. Facciata a campanile a due ordini, con due portali di ingresso simmetrici e doppia cella campanaria. Spazio interno a prevalente sviluppo longitudinale, con due aule rettangolari con relativo presbiterio absidato (derivanti da edifici preesistenti) di cui l'aula di sinistra è utilizzata per le funzioni liturgiche. Volumetria prismatica a pianta rettangolare. Planimetria L'edificio, apparentemente, si sviluppa secondo l'atipica tipologia della pianta a due navate. In realtà, si tratta di due chiese di origine e storia diverse, che trovandosi affiancate, vennero unite nel 1919 con l'apertura di archi nel muro mediano. La parte destra del complesso è costituita dalla chiesa del SS. Crocifisso, vera e propria, che si sviluppa con una planimetria ad aula unica, con vestibolo e presbiterio absidato. La parte sinistra dell'edificio è, invece, la chiesa di San Giuseppe, già chiesa di Santa Maria, che presenta delle dimensioni minori rispetto all'altra e si sviluppa secondo la pianta ad aula unica absidata. Interni Gli interni della chiesa del SS. Crocifisso presentano uno stile decorativo di gusto eclettico. Nel vestibolo, sotto la cantoria, è collocato il fonte battesimale, mentre lungo la parete destra si trovano il pulpito e due altari, che, però, non trovano il corrispettivo nella parete sinistra, dove si aprono gli archi che collegano le due chiese. La navata è conclusa dal presbiterio absidato, che è introdotto da un arco trionfale sostenuto da due colonne libere secondo lo schema della "serliana". Di pregio il settecentesco altare maggiore in marmi policromi. La volta e il catino absidale sono decorati da affreschi. La chiesa di San Giuseppe, invece, presenta un apparato decorativo tardobarocco, seppur rimaneggiato in seguito. Nella parete sinistra si trovano tre altari inquadrati da archi che trovano il corrispettivo a destra nelle bucature che collegano le due chiese. Il presbiterio è coperto da una cupoletta ovoidale e l'altare maggiore è utilizzato come cappella del SS. Sacramento. Prospetti La facciata, realizzata in stile eclettico tra il 1840 e il 1888, è rivolta verso ovest, seguendo l'orientamento delle due chiese. E' suddivisa in due ordini, con quello inferiore scandito da robuste lesene che fanno da cornice ai due portali in pietra bianca. Le due porte, denominate "Porta Santa Maria" e "Porta del Sole" sono una moderna opera di G. Girbino, e rappresentano i Santi Benedettini e Storie del Nuovo Testamento. Al centro della facciata si trova collocata una grande statua lapidea del Cristo Re. Nel secondo ordine si trova la cella campanaria, con quattro monofore a tutto sesto dove sono collocate le campane. Il timpano di coronamento, infine, ospita l'orologio. Impianto strutturale Entrambi gli edifici affiancati sono stati realizzati con muratura portante in pietra lavica e malta. Le due aule sono coperte da volte a botte lunettate, mentre nella chiesa di San Giuseppe si trova anche una cupoletta a pianta ovale. Campanile Nel fianco sinistro dell'edificio si innalza l'antica torre campanaria merlata edificata nel XII secolo su una preesistente fortificazione araba. Lo stile della costruzione si colloca nel periodo di transizione dal romanico al gotico. La torre è a pianta quadrangolare e ai quattro lati della cella si aprono delle bifore decorate con motivi ornamentali e animali in stile romanico. Notevole è l'effetto decorativo della loggia superiore, realizzato dal contrasto tra la pietra lavica scura e la pietra calcarea bianca. Sulla facciata principale dell'edificio si trova lo stemma dell'Abate Vescovo Platamone, che restaurò l'edificio nel 1454. La torre, in origine, svolgeva anche una funzione difensiva.
P. Umberto - Santa Maria Di Licodia (CT)