Al centro della conca di Fondo Grande, ai piedi delle piste da sci, sorge la piccola chiesa della Madonna della Neve, risalente al biennio 1961-1962. L’intera costruzione evoca nella forma la ripida cima di un monte, grazie allo sviluppo dell’altissimo frontone triangolare acuto della facciata, costituita da un limitato sviluppo verticale vetrato contenente la porta d’ingresso tra setti murari divergenti in pietra a vista, prolungati oltre la scalinata che definisce il sagrato, e all’inclinazione del tetto a due spioventi, dotato di quattro finestre triangolari tipo abbaino. Anche le fiancate simmetriche sono composte ciascuna da due setti murari in pietra a vista serranti i settori centrali vetrati con gli ingressi secondari, sono protette da una copertura piana sporgente e terminano verso la parete di fondo con un contrafforte troncopiramidale in cemento. La parete di fondo intonacata e tinteggiata è traforata da quindici aperture triangolari che riprendono l’inclinazione delle falde del tetto, disposte su cinque livelli digradanti verso l’alto. All’interno l’aula a pianta regolare si sviluppa senza soluzione di continuità tra la zona destinata ai fedeli e quella presbiterale, poste alla stessa quota pavimentale; domina visivamente la struttura del tetto, con gli spioventi lignei lasciati a vista e sostenuti da un sistema di travature orizzontali e oblique. La forma e le decorazioni della struttura e degli arredi (travi, porte, lampadari, vetrate disegnate da Mariano Fracalossi) ripetono il motivo del triangolo isoscele. Pianta Aula a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale, senza soluzione di continuità fra la navata e il presbiterio. Facciata Facciata costituita da un limitato sviluppo verticale vetrato contenente la porta d’ingresso, tra setti murari divergenti in pietra a vista, prolungati oltre la scalinata che definisce il sagrato; altissimo frontone triangolare acuto in legno, centrato da una vetrata sempre triangolare e traforato alla sommità per accogliere una campana. Prospetti Fiancate simmetriche composte ciascuna da due setti murari in pietra a vista serranti i settori centrali vetrati con gli ingressi secondari, protette da una copertura piana sporgente e terminanti verso la parete di fondo con un contrafforte troncopiramidale in cemento. Sulle due falde del tetto si aprono quattro finestre triangolari sporgenti tipo abbaino. L’edificio è concluso da una parete sagomata intonacata e tinteggiata, traforata da quindici aperture triangolari che riprendono l’inclinazione delle falde del tetto, disposte su cinque livelli digradanti verso l’alto. Struttura Strutture portanti verticali: muratura in pietra a vista e cemento armato; strutture di orizzontamento: spioventi lignei a vista sostenuti da un sistema di travature lignee orizzontali e oblique. Coperture Tetto a due ripidi spioventi che copre l’intero edificio, con struttura portante in legno e manto di copertura in scandole lignee. Interni Aula unica a pianta regolare con la zona presbiteriale alla stessa quota pavimentale della navata; pareti laterali finite in pietra a vista e parete di fondo intonacata e tinteggiata. Pavimenti e pavimentazioni Pavimento in lastre quadrate di pietra disposte in corsi paralleli. Elementi decorativi Vetrate figurate disegnate da Mariano Fracalossi ornano la facciata e la parete di fondo.
- Folgaria (TN)