La piccola chiesa della Madonna dell'Aiuto, detta popolarmente di Sant'Antonio (Abate), si affaccia su una piccola piazza all'interno del tessuto urbano di Verla di Giovo situata lungo l'antica via che collegava il paese alla val di Cembra. L'edificio, orientato a nord, fu costruito su iniziativa della popolazione locale tra il 1724 e il 1733 come primo oratorio pubblico del paese, dal momento che l'antica pieve di Giovo situata nella valletta dei Molini era allora ancora in funzione. Nell'estate del 1779 il piccolo tempio ospitò temporaneamente le funzioni liturgiche della pieve, per consentire la traslazione dei materiali e degli arredi dell'antica chiesa matrice nel tempio da poco edificato su progetto di Pietro Bianchi all'imbocco del paese. La chiesa presenta una facciata impostata su due lesene laterali in pietra a vista e coronata da un frontone triangolare modanato, profilato da una cornice ad archetti pensili. Al centro della facciata, rialzato su tre gradini, si trova l'elegante portale maggiore settecentesco, affiancato da due finestre rettangolari e sormontato da un oculo circolare. Nel timpano del frontone si trova una mostra d'orologio. Le fiancate, lisce, si sviluppano simmetricamente e recano ciascuna due finestre lunettate aperte in corrispondenza delle campate interne; due ulteriori finestre analoghe sono ricavate ai lati del presbiterio, oltre il quale si sviluppa il corpo della sacrestia. Sul lato destro della facciata insiste la torre campanaria con cella ottagonale a quattro monofore centinate e cupolino in lamiera metallica. L'interno si sviluppa a navata unica, ripartita in due campate da coppie di lesene intonacate e raccordata al presbiterio, rialzato su un gradino, dall'arco santo a pieno centro. Un cornicione modanato, eminente in corrispondenza delle lesene, percorre l'intero perimetro. Pianta Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; presbiterio quadrangolare. Facciata Facciata stretta tra due lesene in pietra a vista e coronata da un frontone triangolare, profilato da una cornice ad archetti pensili. L'elegante portale maggiore, rialzato su tre gradini rispetto al livello stradale, è affiancato da due finestre rettangolari chiuse da inferriate ed è sormontato da un oculo circolare. Nel timpano del frontone è posta una mostra d'orologio. Prospetti Fiancate laterali lisce, simmetriche, ciascuna recante due finestre lunettate aperte in corrispondenza delle campate della navata. Sul lato destro è presente un barbacane di rinforzo. Dietro al presbiterio, illuminato su ambo i lati da una finestre a lunetta, si sviluppa il corpo leggermente disassato a sinistra della sacrestia. Campanile Piccola torre a pianta quadrangolare, insistente sul lato destro della facciata. Cella campanaria ottagonale, aperta sui lati principali da strette monofore centinate. Cupolino ottagonale con croce apicale. Struttura Strutture portanti verticali: murature in pietrame, finite a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: navata voltata a botte ribassata, unghiata; presbiterio voltato a crociera. Coperture Chiesa: tetto a doppia falda con struttura in legno e manto di copertura in coppi in laterizio. Campanile: cupolino ottagonale in lamiera metallica. Interni Navata unica, ripartita in due campate da coppie di lesene intonacate. L'arco santo a pieno centro introduce al presbiterio, rialzato su un gradino. Un cornicione modanato, eminente in corrispondenza delle lesene, percorre l'intero perimetro. Pavimenti e pavimentazioni Navata e presbiterio presentano un pavimento in cemento. Elementi decorativi In facciata è presente una meridiana affrescata. Ulteriori dipinti murali eseguiti a tempera su intonaco sono presenti in controfacciata (cartella con iscrizione) e sull'arco santo (cartella con iscrizione e decorazione floreale dell'intradosso).
P. sant'Antonio - Giovo (TN)