Chiesa della Natività  di Maria Vergine

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Informazioni

La chiesa della Natività di Maria Vergine venne edificata nel corso del XII sec. in sostituzione di un precedente edificio di epoca longobarda, risalente almeno al IX sec. (a sua volta costruito su preesistenze di epoca paleocristiana). Della chiesa altomedievale rimane oggi visibile solo una porzione di abside ed alcuni reperti di epoca longobarda murati nella facciata principale, in quelle laterali e a lato dell’abside della chiesa di epoca romanica. Tra il 1849 ed il 1851 l’edificio fu rinnovato internamente nelle forme attuali secondo il gusto neoclassico del tempo. Contestualmente l’aula, la facciata e l’abside furono sopraelevate alla quota attuale. Esternamente l’edificio si presenta con facciata a capanna in stile romanico. Torre campanaria addossata al fianco meridionale della chiesa, allineata alla facciata principale. Impianto planimetrico a croce latina con unica aula rettangolare, pseudo-transetto trasversale con bracci absidati, presbiterio quadrangolare rialzato di due gradini concluso con abside semicircolare, a cui si contrappone, nella parete di controfacciata, un’analoga struttura absidata; nei bracci del transetto trovano sede l’altare dell’Immacolata con S. Anna, sul lato meridionale, e l’altare della Madonna del Rosario, sul lato opposto. I prospetti interni sono ritmati da lesene d’ordine corinzio a sostegno dell’alta trabeazione sommitale; nella parete absidale sono dipinti i Santi Giuliano, Vito, Modesto e Crescenzia, opera del pittore Gaetano Miolato. L’aula è coperta da una volta a botte con teste di padiglione ed unghie laterali, decorata con motivi ornamentali a tempera; nella crociera del transetto sono dipinti quattro medaglioni in cui sono raffigurati gli Evangelisti; sul catino absidale è dipinta la Natività di Maria; le decorazioni delle volte sono realizzate dal Miolato. Copertura a due falde con strutture lignee portanti e manto in coppi di laterizio. La pavimentazione è realizzata in lastre di marmo rosso Verona e marmo biancone. Pianta La chiesa presenta un impianto planimetrico a croce latina definita da un’unica aula rettangolare con asse maggiore longitudinale, pseudo-transetto trasversale con bracci absidati a sviluppo semicircolare, presbiterio quadrangolare rialzato di due gradini concluso con abside semicircolare, a cui si contrappone, nella parete di controfacciata, un’analoga struttura absidata (non emergente verso l’esterno) al centro della quale si apre l’ingresso principale. Nei bracci del transetto trovano sede l’altare dell’Immacolata con S. Anna, sul lato meridionale, e l’altare della Madonna del Rosario, sul lato opposto. Sul lato destro del presbiterio si colloca un corpo edilizio minore che accoglie l’ambiente della sacrestia, accessibile dal presbiterio, oltre ad un locale di servizio ed il vestibolo dell’ingresso laterale; un ulteriore accesso alla chiesa avviene sul lato settentrionale dell’aula. La torre campanaria si eleva addossata al fianco meridionale della chiesa, di poco emergente rispetto il piano della facciata principale. Sul lato settentrionale della chiesa si sviluppa il complesso edilizio della casa canonica e delle opere parrocchiali. Facciata Facciata a capanna in stile romanico. Orientamento a occidente. Al centro si apre il portale d’ingresso di forma rettangolare, sormontato da un protiro pensile a protezione di una nicchia decorata ad affresco con un dipinto cinquecentesco raffigurante la “Vergine con Bambino”. Ai lati del protiro, su blocchi di pietra calcarea bianca provenienti dal preesistente edificio di epoca longobarda, sono incise alcune figure: a destra un’aquila, un pesce ed un cavallo, a sinistra un cavaliere stilizzato recante un pugnale ed uno scudo. Lateralmente sono aperte due monofore. Più in alto una bifora oggi murata un tempo illuminava l’interno dell’edificio. Sopra di essa sono murate tre pietre lavorate anch’esse di reimpiego, di epoca longobarda. Chiude il prospetto il tetto a doppio spiovente decorato nel sottogronda da una teoria di archetti pensili e da un fregio a denti di sega e dentelli. Strutture di elevazione Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di pietrame misto composto da conci di pietra calcarea, tufo, ciottoli e mattoni pieni in cotto legati con malta di calce. La parete di facciata presenta una tessitura muraria a corsi listati in ciottoli disposti a spina di pesce, alternati a filari in mattoni di cotto o conci di pietra calcarea; il settore inferiore dell’abside del presbiterio è caratterizzato dall’alternanza di corsi in blocchi squadrati in pietra calcarea e mattoni in cotto. I paramenti murari esterni presentano un rivestimento ad intonaco (ad eccezione di facciata, campanile ed abside, con tessitura muraria a vista); le pareti interne sono intonacate e tinteggiate. Strutture di orizzontamento e/o voltate L’ambiente dell’aula è coperto da un’ampia volta a botte ribassata, con teste di padiglione ed ampie unghie laterali, decorate a tempera con cornici e motivi ornamentali liturgici. Il presbiterio è sovrastato da una volta a crociera decorata con costolonature modanate dipinte e, al centro delle vele, con medaglioni in cui sono raffigurati i quattro Evangelisti, opera del pittore Gaetano Miolato. Dello stesso autore il dipinto del catino absidale del presbiterio raffigurante la Natività di Maria. Le strutture absidate dell’ingresso e delle cappelle laterali sono chiuse da una semicalotta sferica con decorazione e finto cassettonato. Le strutture voltate sono realizzate in canniccio intonacato collegato ad un sistema di centinature lignee portanti. Coperture Copertura a due falde con struttura portante composta da capriate lignee; orditura secondaria di tipo tradizionale costituita da arcarecci e travetti; manto in coppi di laterizio. Pavimenti e pavimentazioni La pavimentazione della navata è caratterizzata da un motivo geometrico a cornice grecata realizzata in lastre di marmo rosso Verona e marmo biancone. Il piano rialzato del presbiterio presenta una pavimentazione in lastre rettangolari di marmo rosso Verona; lateralmente un motivo a cornice grecata in marmo bianco e rosso Verona. Il pavimento dell’absidale del presbiterio e dell’ingresso è caratterizzato da un disegno geometrico radiale in marmo biancone e rosso Verona. Il piano rialzato delle cappelle laterali (transetto) è realizzato in quadrotte alternate di marmo nero, rosso Verona e marmo biancone posate a corsi obliqui. Prospetti interni L’ampio ed arioso ambiente interno della chiesa, caratterizzato da un’elegante ed armonica composizione architettonica e decorativa, presenta i prospetti ritmati da lesene d’ordine corinzio a sostegno dell’alta trabeazione modanata con fregio decorato che si sviluppa cingendo l’intero perimetro. Le pareti sono intonacate e tinteggiate; i fusti delle lesene presentano una decorazione che simula l’utilizzo di marmi; nella parete absidale, al di sopra del coro ligneo, sono dipinti i Santi Giuliano, Vito, Modesto e Crescenzia, opera del pittore Gaetano Miolato. Una soffusa illuminazione naturale si irradia dalle finestrature che si aprono nel settore sommitale delle pareti. Prospetti esterni I prospetti esterni, dalle linee sobrie e regolari, coronati da una cornice modanata a guscia, sono caratterizzati lungo i fianchi longitudinali dell’aula dai volumi emergenti semicilindrici dei bracci laterali del transetto. L’abside del presbiterio è suddiviso in due registri: il settore inferiore, corrispondente alla struttura originaria, scandito da sottili lesene in pietra bianca e coronato da una cornice ad archetti pensili in pietra, presenta una tessitura muraria in blocchi di pietra calcarea bianca e mattoni pieni in laterizio; delle tre antiche monofore, si conserva quella sul fianco settentrionale. Ampie finestrature rettangolari (navata) e semicircolari (presbiterio) si aprono nel settore sommitale delle pareti. I paramenti murari presentano un rivestimento ad intonaco. Campanile Torre campanaria di epoca romanica, addossata al fianco meridionale della chiesa. Basamento a pianta quadrangolare, fusto edificato in blocchi squadrati di pietra calcarea, tufo, e laterizio. Cella campanaria caratterizzata dall’apertura di una monofora per ciascuno dei quattro lati. Copertura a quattro falde in coppi di laterizio.

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