XVIII - XVIII (realizzazione intero bene) Fondato alla metà del XIV secolo nei pressi dell'odierna piazza Università e trasferito circa duecent'anni dopo presso locali monastici già esistenti nel sito attuale, il pristino monastero delle suore benedettine della Santissima Trinità crollò col sisma del 1693 e fu presto ricostruito con l'annessa chiesa. Al complesso lavorarono Alonzo Di Benedetto, probabilmente il Vaccarini e di certo Francesco Battaglia: a questi si deve l'edificazione della chiesa (1746-51) e della sacrestia (completata nel 1765); relativamente alla facciata taluni assegnano a lui il prim'ordine ed invece il completamento a Stefano Ittar nei suoi primi anni catanesi. La consacrazione della chiesa avvenne nel 1830. XIX - XIX (abbassamento del livello di accesso facciata) Per il livellamento della Strada Reale (l'attuale via Vittorio Emanuele II) negli anni Sessanta del XIX secolo venne abbassato il portale e realizzato il corposo zoccolo in pietra lavica, che accentuò l'altezza della facciata; la cosa comportò anche il raccordo dell'atrio all'aula mediante una doppia rampa a tenaglia nonché la chiusura dell'ingresso laterale su via Quartarone.
V. Vittorio Emanuele II 340 - Catania (CT)
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