La chiesetta è posta all'estremo della piccola contrada ed è preceduta da piccolo sagrato quadrato in acciottolato circondato da muretto composto da pietre irregolari. La facciata è semplice e liscia, protetta da largo sporto di gronda a due spioventi, al centro di essa l'ingresso principale costituito da una porta a due battenti con contorno di arenaria. Ai lati di quest'ultima due finestrelle in contorno di vivo sagomato con serramento e inferriata di sicurezza. Sopra la porta vi è una finestrella semicircolare in contorno di muratura. Attraverso l'ingresso già descritto dotato di serramento in legno e seguito da bussola in legno d'abete, si perviene al locale della chiesa, è ad unica navata, suddivisa da lesene in due campate, coperta da volti a botte. Quattro finestrelle, due per lato, danno luce all'interno. Il presbiterio rialzato di due gradini rispetto all'aula è preceduto dall'altare, ed è chiuso da preziosa cancellata in ferro battuto del ¿600 con eleganti guarnizioni in bronzo. Preesistenze nella visita pastorale di S. Greogorio Barbarigo non viene fatto alcun cenno alla chiesa di S. Bernardo (crollata nel 1624), viene invece visitata per la prima volta la chiesetta di S. Elisabetta, costruita nuova per voto dagli abitanti della contrada di Bondione, probabilmente sui resti della precedente chiesa crollata Impianto strutturale edificio in muratura continua con volte e solai di forma articolata Pianta rettangolare ad unica navata divisa in due campate da lesene poco sporgenti Coperture copertura a due falde con struttura in legno e manto di copertura in coppi
V. Don Vincenzo Riccardi S.N. - Valbondione (BG)
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