1921 - 1921 (promozione costruzione intero bene) La costruzione della chiesa di Ponte Arche venne promossa a partire dal 1921 dall'allora parroco di Cares, don Eliseo Bonatti. 1921 - 1926 (progetto rifiutato carattere generale) Il primo progetto per la costruzione della nuova chiesa di Ponte Arche fu elaborato dall'architetto comasco Aristide Marazzi, che immaginò un edificio in stile neogotico, con facciata a salienti caratterizzata da un protiro sormontato da un'ampia monofora. Allo scopo di raccogliere fondi per l'erigenda chiesa, il disegno di Mazzoni fu riprodotto su cartoline postali. Sottoposto all'Ufficio Belle Arti di Trento nel 1926, tale progetto fu infine respinto perché giudicato non conforme allo stile rurale del luogo. 1921 - 1927 (passaggio di proprietà terreno) Il terreno sul quale sorge la chiesa fu donato dalla signora Maria Tomasi entro tra il 1921 e il 1927. 1927/07/18 - 1927 (costruzione intero bene) I lavori di edificazione della chiesa furono solennemente avviati il 18 luglio 1927 con la benedizione della prima pietra da parte di Celestino Endrici, vescovo di Trento. Il progetto spetta all'architetto Giovanni Tiella di Rovereto, mentre l'esecuzione materiale dei lavori fu affidata alla ditta Luigi Beschi di Madice di Bleggio, che portò a compimento le opere murarie esterne e le coperture entro l'ottobre dello stesso anno. 1929 - 1930 (completamento interni) A causa della difficoltà di reperimento dei fondi necessari al completamento della fabbrica, le finiture interne furono approntate solo tra il 1929 e il 1930. La ditta Giovanni Battista Giordani di Stumiaga completò le opere murarie e gli intonaci; la ditta Giovanella e Mazzoni di Tione mise in opera il soffitto a carena di nave e fornì i banchi della chiesa. Il pavimento in seminato alla veneziana fu posato da Beniamino Franceschi di Fiavé. 1930/11/16 - 1930/11/16 (benedizione carattere generale) La chiesa fu solennemente benedetta dal decano di Lomaso, don Davide Gregori, il 16 novembre 1930. 1932 - 1937 (decorazione intero bene) Tra il 1932 e il 1937 il pittore trentino Matteo Tevini eseguì la decorazione murale del presbiterio e le quattordici stazioni della Via Crucis. 1941 - 1941 (intonacatura esterno) La chiesa fu intonacata esternamente solo nel 1941. 1942 - 1942 (decorazione facciata) Nel 1942 il pittore Matteo Tevini venne nuovamente interpellato per decorare le arcate della facciata con scene raffiguranti Don Giovanni Bosco con alcuni fanciulli, la Madonna Ausiliatrice e papa Pio V che invoca l'Ausiliatrice durante la battaglia di Lepanto. Tale decorazione è oggi perduta. 1959/07/05 - 1959/07/05 (erezione a parrocchia carattere generale) La chiesa venne eretta a parrocchia il 5 luglio 1959. 1970 - 1970 (adeguamento liturgico intero bene) Un primo intervento di adeguamento liturgico venne effettuato nel 1970 circa, in base a un progetto approvato dalla curia diocesana in data 23 aprile 1970. Gli interventi riguardanti il presbiterio storico consistettero nella rimozione delle balaustre e nell'ampliamento della predella dell'altare maggiore storico, dove fu posta una mensa al popolo provvisoria. Gli altari laterali l'arco santo, dedicati al Sacro Cuore di Gesù (a sinistra) e a San Giovanni Bosco (a destra) furono smantellati e al loro posto furono collocati rispettivamente il fonte battesimale e un tabernacolo a muro (forse quello dell'altare maggiore storico) utilizzato quale custodia eucaristica.
V. San Giovanni Bosco, 6 - Comano Terme (TN)