Progettata dall'arch. Camillo Galizzi con la collaborazione dell'arch. Giulio Pandini, venne realizzata dal 1921 al 1928 ed è collocata nel cuore dell'abitato di Comenduno. Si accedere al fronte principale dal lato sud, mediante scala con gradini in selciato contornato da profili in cemento. Anche il sacrato davanti alla facciata è in selciato mentre tutto attorno spazi erbosi e camminamenti in acciottolato circondano la chiesa. La struttura della chiesa è tutta in muratura di pietrame calcare nero di Cene e le sue linee architettoniche rivelano il gesto caratteristico di tutte le chiese realizzate da questo architetto nella nostra diocesi. La facciata presenta al centro un singolare pronao a pianta ottagonale che s'innalza con la sua mole per quasi tutta l'altezza della facciata e dal quale si diramano come due anditi di portico più bassi che abbracciano sui lati per una buona parte la navata della chiesa. La parte alta del pronao è utilizzata come vedremo all'interno quale cantoria o matroneo ed è illuminata da coppie di bifore ai lati e da finestra trifora sulla fronte. I due anditi di portico laterali sono dotati di parecchie aperture di finestra ad arco e sopra queste una successione più fitta di vuoti di forma rettangolare alleggeriscono la muratura che termina architettonicamente con uno sporto di gronda sempre in muratura di pietrame sorretta da pietre sporgenti a modo di mensole. La facciata prosegue di poco oltre la copertura del pronao, delimitata ai fianchi da due corpi di fabbrica poligonali che terminano a modo quasi di garitta all'altezza della gronda del tetto. Da questa quota, un coronamento sempre di gronda in muratura di pietrame sorretta da pietre sporgenti a modo di mensole sale su ambo i lati sino all'acroterio della facciata seguendo la pendenza delle falde del tetto. Sotto questa cornice di coronamento si susseguono con andamento rampante verso il centro in tutto nove aperture di finestre ad arco; sopra l'acroterio poggia una solida croce in cemento. Con lo stesso gusto sono trattate le pareti laterali che nella parte alta presentano una successione di finestre ad arco che illuminano i matronei. Dietro la sacristia inserito nel volume generale si erge il campanile lavorato tutto nella stessa pietra. Ha una sezione ottagonale e termina a cuspide sempre in pietra. Dal sacrato si accede come detto, attraverso tre aperture ad arco delle quali la centrale più ampia e le laterali un poco più ristrette al vano di pronao che ha pianta di ottagono regolare, coperta da volta ad ombrello di recente intonacato. E' dal vano di pronao che si può accedere ai due portici che abbracciano per una tratto la navata. Apertura di porta in legno di larice a due ante, in rilievo di tre gradini di cemento, seguita da bussola in noce, mette al vano della chiesa che presenta una struttura neoromanica. Ha una sola navata suddivisa da lesene in quattro campate. Queste lesene di muratura s'innalzano sino all'imposta della volta e ricevono con un capitello molto semplice e stilizzato le grosse nervature delle arcate a tutto sesto della volta. Sui lati si aprono quattro Cappelle due per lato delle quali due sole con altari, mentre le altre due ospitano confessionali per donne, e tutte e quattro si aprono ad arco verso la navata. Le altre due campate invece presentano solo sfondati ad arco. Una caratteristica di questa chiesa sono i matronei che corrono sopra i vani delle cappelle per tutta la lunghezza della chiesa e prospettano sulla navata attraverso trifore. La parete di fondo della chiesa presenta ad di sopra della bussola un'ampia apertura ad arco a tutto sesto che mette in comunicazione con la navata la vasta cantoria ricavato sopra il pronao. Anche questo vano presenta una bella volta a spicchi. Due tratti di parete strombate collegano i muri d'ambito della chiesa come pure la volta dell'arco trionfale del presbiterio che è più ristretto della navata, è coperto da volta incrociata completato da abside. Impianto strutturale edificio in muratura continua con volte e solai di forma articolata Pianta pianta rettangolare ad una sola navata suddivisa da lesene in quattro campate Coperture copertura a falde con struttura in legno e manto di copertura in coppi di laterizio Elementi decorativi La decorazione su tutta la chiesa è di gusto e stile floreali liberty con angeli, simboli e figure di virtù e profeti. La decozione del catino stata eseguita nel 1934, gli affreschi del coro, dell'arco trionfale e lungo le navate sono del 1937. Più in particolare sopra la bussola è collocata una tela raffigurante una conversione di S. Paolo. Segue la prima campata che presenta a sinistra la cappella del fonte battesimale. Sempre nella prima campata a destra il vano della cappella è chiuso con porta che mette in un ripostiglio. Sopra la porta è collocata una tela che raffigura la Madonna con il Bambino circondata dai Santi Giuseppe, Giovanni ed angeli. Segue la seconda campata con le due cappelle utilizzate per accogliere due confessionali. Sopra gli stessi sono collocate, sulle pareti di fondo, due tele: a sinistra la Madonna con il Bambino ed i santi Rocco, Alessandro ed Antonio abate, ed a destra Cristo risorto con ai piedi la Maddalena ed un disciplino. La terza campata presenta i due ingressi laterali. Sulla parete, sopra le due aperture sono collocate entro cornici in legno scolpito e dorato due tele e nelle lunette superiori due affreschi raffiguranti rispettivamente a sinistra il Martirio di S. Alessandro (quadro) e la consegna delle chiavi (affresco) ed a destra S. Alessandro che abbatte la mensa del Sacrificio (quadro) e proclamazione di S. Pietro (affresco). Segue la quarta campata con le due cappelle dedicate al S. Cuore di Gesù (a sinistra) ed all'Immacolata a destra. La cappella di sinistra presenta un altare in marmo nero proveniente dalla chiesa vecchia un tempo dedicato ai morti cui venne aggiunta un'ancona in cemento. L'altare della Madonna è realizzato tutto in cemento molto rosso. Nella nicchia la statua dell'immacolata in legno. Dietro una inferriata sotto la mensa sono custodite le reliquie dei Santi. Sopra l'arco trionfale è stato dipinto a fresco sempre dallo Zambetti tra angeli Cristo Re cui la chiesa è dedicata. Il presbiterio presenta al centro l'altare maggiore in marmo di forme semplici con mensa sorretta da quattro colonne, due alzate per candelieri e S. Tabernacolo molto. Ai lati del presbiterio vi sono due sfondati ad arco per ospitare il banco degli arredi e il banco dei parati. Quest'ultimo è costituito da tre poltrone con braccioli e due sedie. Sempre negli sfondati ad arco due tele raffigurano un Santo francescano e Cristo Re. Segue il coro nel quale furono collocati gli scranni ricuperati dalla chiesa vecchia che sono molto semplici in noce. Sulle pareti del coro sotto il matroneo sono dipinte a fresco le figure di Cristo risorto, di S. Gregorio papa, S. Alessandro, S. Gregorio Barbarigo, S. Gerolamo, S. Sebastiano e San Giovanni Bosco.
V. Patrioti 30 - Albino (BG)