Si tratta di una delle più pregevoli chiese della zona etnea, di probabile fondazione normanna, ma dall'attuale conformazione tardobarocca. Molto interessanti gli interni che si svolgono secondo una planimetria basilicale a tre navate. Particolarmente complessa la vicenda costruttiva del campanile, i cui resti incompleti nascondono in parte il prospetto tardobarocco. Facciata con due ordini definiti da un apparato decorativo in pietra lavica. Spazio interno a sviluppo longitudinale secondo un impianto basilicare a tre navate diaframmate da arcate a tutto sesto. Volumetria prismatica sulla base di una croce latina con cupola su tamburo ottagonale all'incrocio tra navata maggiore e transetto. Planimetria La chiesa si svolge secondo un impianto planimetrico basilicare a croce latina con tre navate e transetto. Al termine dei due lati del transetto si aprono altrettante cappelle dedicate al Sacro Cuore di Gesù (destra) e al S. Vincenzo (sinistra). La cappella di San Vincenzo presenta una planimetria ottagonale, mentre quella del Sacro Cuore è a pianta rettangolare. Interni La navata centrale è suddivisa in sette campate che sono definite da dodici colonne e quattro semicolonne in pietra lavica di stile tuscanico. Di particolare qualità gli stucchi in stile composito che ordinano tutto lo spazio interno. La navata centrale è conclusa dal pregevolissimo coro con gli stalli lignei e l'altare maggiore in marmi policromi. Sopra l'altare si sviluppa la tribuna che accoglie il monumentale organo a canne. La crociera è definita da quattro pilastri in pietra lavica e si espande verso l'alto con una cupola molto luminosa. La cappella di San Vincenzo si apre alla fine del braccio sinistro del transetto ed è a pianta ottogonale. In sei degli otto setti delle pareti è posto un coro ligneo del XVII secolo. Di interesse l'altare in marmo policromo. La cappella del Sacro Cuore è posta, invece, alla fine del braccio sinistro del transetto. Di forme rettangolare, risale agli anni 20 del XX secolo. Molto ricchi gli interni con stucchi in stile eclettico. Prospetti L' originario prospetto tardobarocco è suddiviso in tre parti da paraste in pietra lavica con la parte centrale a doppia altezza. Tre portali in pietra lavica danno l'accesso alle navate, con quello centrale arricchito da colonne binate sormontate da un timpano barocco che accoglie una nicchia dove è collocata la statua di Maria Assunta. Cupola La cupola poggia su un tamburo ottagonale nel quale sono ricavate altrettante finestre ovali. L'estradosso della cupola è rivestito da mattonelle di ceramica. Campanile Della facciata-campanile, così come progettata sul finire del XIX secolo dall'arch. Sada, rimangono solo i possenti pilastri in muratura di pietra lavica che risalgono alla prima fase dei lavori e avrebbero dovuto sostenere l'alta torre campanaria, in parte realizzata nella seconda metà del XX secolo, ma poi demolita. Impianto strutturale L'edificio è realizzato con muratura portante in blocchi di pietra lavica e malta. L'aula è coperta con una volta a tutto sesto lunettata. Le colonne della navata sono in pietra lavica e sostengono degli archi su cui si impostano le sette campate. La navata centrale è coperta con una volta a botte lunettata, mentre le navate laterali sono coperte da volte a crociera.
P. Umberto - Adrano (CT)