L'edificio di culto presenta uno schema planimetrico a sviluppo longitudinale, composto da una navata centrale e due laterali, ed è stato costruito con una struttura portante in muratura. È realizzato in stile eclettico, di ispirazione neogotica, caratterizzato da un ricco apparato decorativo: la facciata a salienti presenta un portale strombato con un protiro dal profilo a capanna, con due colonnine che sorreggono l'arco ogivale dalla volta a cassettoni decorati con rosette; due portali minori, anch'essi con arco dal profilo ogivale, con monofore sovrastanti, corrispondenti alle navate laterali; un rosone, posto in asse con il portale, con raggiera di colonnine ed archetti trilobati; una teoria di archetti pensili che corre al di sotto dell'intera cornice; sopra il rosone, un'edicola aggettante con la statua della Madonna. A ridosso del fianco destro, leggermente arretrato rispetto alla facciata, si innalza il campanile connotato dagli stessi elementi decorativi, come i rosoni, gli archetti pensili dal profilo ogivale, le modanature e cornici; la cella campanaria presenta grandi monofore con arco a sesto acuto ed edicole aggettanti sul vertice del frontone corrispondente ad ogni lato del campanile. Anche l'interno appare riccamente decorato con elementi architettonici in stile neoclassico, come le colonne corinzie, la trabeazione con una cornice fortemente aggettante su mensole, le volte a tutto sesto decorate con cassettoni e rosette. L'altare maggiore presenta un'edicola lignea, con colonne corinzie e frontone curvilineo, con al centro una tela raffigurante la Madonna. All'interno del Santuario è conservato inoltre un affresco del sec. XII ed un dipinto, raffigurante l'Ultima cena, del sec. XVII. Impianto strutturale L'edificio è stato costruito con una struttura portante in muratura. Le murature portanti furono rifatte nel primo quarto del secolo XIX per sostenere il nuovo tetto che sostituiva quello originale caduto per l'incuria. Nel secolo XX fu ampliato il santuario e rinforzate le fondamenta della navata sud. Coperture La navata principale è voltata a botte con decorazioni a cassettoni apportate soltanto nel secolo XX dai fratelli Bedini che decorarono tutto l'interno.
- Sassoferrato (AN)