Di piccole dimensioni la chiesa, unita all'adiacente convento conservatorio (ora in gran parte sede di uffici comunali) viene costruita in pieno periodo barocco per la volontà testamentaria di Bernardino Verardi, già sindaco di Lecce, sull'area del palazzo di famiglia, lungo l'asse rappresentativo urbano che collegava, un percorso processionale, Porta Rudiae il Vescovato e Piazza sant'Oronzo, favorendo la concentrazione di edifici religiosi e laici più prestigiosi. Nel barocco leccese la chiesa costituisce una delle più importanti testimonianze, presentandone il tipico impianto planimetrico ad aula, con zona presbiterale e altri laterali in nicchie, strutture murarie di superficie intelaiate da un doppio ordine architettonico, illuminazione intera diffusa ed uniforme mediante ampi finestroni, coperture a falde con soffitto ligneo e sopratutto, malgrado gli inevitabili guasti e perdite di livello di lettura, quella tipica decorazione architettonica e scultorea superficiale (altari, stemmi, putti, fastigi, etc.) che caratterizza ed anima la spazialità interna, altrimenti piatta. Al suo interno si conservano pregevoli ed importanti opere di artisti locali del '600 e '700. Leggibili, l'interno e all'esterno, le modeste modifiche settecentesche, in relazione alla scenografica ristrutturazione dell'adiacente conservatorio particolarmente conservativa risulta la facciata a capanna (che ripropone in formato minore quella del duomo cittadino precedente di circa vent'anni), opportunamente arretrata dal filo stradale col suo arredo architettonico e scultore pietra leccese a faccia vista, ha due ordini sovrapposti, con un unico portale d'ingresso e ampio finestrone in asse. La chiesa è officiata dalla confraternita di Maria Santissima della Visitazione che ha sede nei locali di pertinenza adiacente alla chiesa stessa e con quella comunicanti. detti locali sono costituti da ambienti di modeste dimensioni per lo più sottoutilizzati, in asse, mal disimpegnati sia orizzontalmente che verticalmente, mediante scale strette e faticose. Restano inoltre mal illuminati e interessati da forti valori di umidità per infiltrazione dalle coperture. Si registra al piano superiore il crollo delle originali coperture a spiovente, due vani costruiti probabilmente nei primi decenni del ventesimo secolo in relazione a imprevisti interventi di trasformazione a ampliamento che hanno interessato anche il piano terra con la demolizione di alcune volte e realizzazione di un solaio piano con putrelle di ferro. Pianta rettangolare con zona presbiterale addossati sui lati sud ed ovest sono presenti i vani di pertinenza in serie. Coperture a falde su orditura primaria e secondaria in legno. Volte a spigoli e a botte lunettata. Le pertinenze sono a volte a spigoli in muratura intonacata e tinteggiata. Sono presenti solai in putrelle di ferro e volte in muratura. Manto di copertura a falde con coppi ed embrici. Le coperture piane sono finite con lastre di pietra leccese. Struttura strutture murarie in muratura continua di vario spessore in conci di pietra leccese internamente scialbate e a vista. Pavimenti e pavimentazioni recenti in granigliato di cemento gettato in opera. Nelle pertinenze mattoni di cemento recenti e coccio pesto. Infissi antichi in legno; recenti in abete tinteggiato e recenti in ferro. Nelle pertinenze un abete tinteggiato. Elementi decorativi la chiesa conserva quattro altari in pietra leccese decorata, venti affreschi lungo tutto il soffitto, tredici dipinti posti in basso e sei statue antiche in cartapesta.
V. G. Libertini, Snc - Lecce (LE)