Chiesa di S.Anna

V. sant'Anna - Mori Vedi la mappa

Informazioni

La piccola chiesa di Sant’Anna sorge nel nucleo abitativo di “La Rì”, a Valle San Felice, lungo l’antica strada di collegamento dei paesi della Val di Gresta; orientata a sud, venne edificata presumibilmente intorno alla metà del Cinquecento, sicuramente entro il 1561, data incisa sul portale d’ingresso. La semplice facciata a capanna con gli spioventi emergenti è caratterizzata dal portale architravato tra due finestre rettangolari asimmetriche e da un oculo sommitale. La falda destra si prolunga a proteggere anche la sacrestia a pianta irregolare; qui si innesta il fusto del campanile, con monofore centinate sui lati principali della cella e tetto a quattro spioventi coronato da globo e croce apicale. Un ampio contrafforte e una finestra rettangolare in corrispondenza del presbiterio caratterizzano il fianco sinistro; l’abside è poligonale. All’interno la navata unica è coperta da una sola volta a crociera e le pareti sono interamente occupate da affollate scene dipinte tra il 1948 e il 1950 da Enrico Less e dai suoi collaboratori. L’intradosso dell’ampio arco santo ribassato e le pareti e la volta a ombrello del presbiterio rettangolare, elevato di un gradino, e dell’abside, recano ancora, benché lacunosi e parzialmente ridipinti, gli affreschi originari cinquecenteschi. Pianta Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; presbiterio a pianta rettangolare con asse maggiore trasversale, concluso da abside poligonale. Facciata Semplice facciata a capanna intonacata e tinteggiata, caratterizzata dalla presenza dei conci angolari sfalsati in pietra a vista sul lato destro; portale architravato tra due finestre rettangolari asimmetriche protette da grate in ferro e oculo sommitale. Spioventi emergenti a protezione dell’ingresso. Prospetti Un ampio contrafforte e una finestra rettangolare in corrispondenza del presbiterio caratterizzano il fianco sinistro, mentre su quello destro emerge il volume a pianta irregolare della sacrestia; abside poligonale e finiture a intonaco tinteggiato. Campanile Fusto a pianta quadrangolare intonacato e tinteggiato, innestato nel corpo della sacrestia, a destra della facciata; cella senza soluzione di continuità con il fusto, dotata di monofore centinate sui lati principali e aperture rettangolari sui fianchi. Tetto a quattro falde coronato da globo e croce apicale. Struttura Strutture portanti verticali: muratura in pietrame; strutture di orizzontamento: navata coperta da volta a crociera, presbiterio e abside da volta a ombrello. Coperture Tetto a due falde sopra la navata, che si prolunga nello spiovente destro a proteggere la sacrestia, e sopra il presbiterio; tetto a più falde sopra l’abside. Struttura portante in legno e manto di copertura in coppi, anche sopra il campanile. Interni Navata unica ad unica campata, con le aperture del portale e delle finestre in controfacciata molto strombate e l’accesso architravato alla sacrestia in pietra calcarea ed elevato di un gradino sul lato destro; ampio arco santo ribassato sostenuto da una coppia di pilastri con capitelli svasati, sempre in pietra calcarea. Presbiterio rettangolare elevato di un gradino e concluso dall’abside poligonale, a cui si addossa l’unico altare. Pavimenti e pavimentazioni Pavimento in piastrelle quadrate di cotto disposte in corsi diagonali. Elementi decorativi Affreschi cinquecenteschi ornano le pareti e le volte del presbiterio e dell’abside, oltre che l’intradosso dell’arco santo; dipinti murali a tempera grassa di Enrico Less e collaboratori (1948-1950) ricoprono le pareti della navata.

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