Diocesi di Noto
STORIA La chiesa di Sant’Antonio Abate è uno dei più antichi edifici di Ispica, consacrata anche al culto di “Santa Lucia di Siracusa”. Questa chiesa venne ricostruita, sul luogo in cui ergeva un preesistente luogo di culto del 1515, per volontà di Don Antonello Caruso, importante signore ispicese in quell’epoca. Nel 1651 fece parte della Parrocchia della Chiesa Madre di San Bartolomeo (mentre ora è divenuta una Parrocchia indipendente). Accanto ad essa sorge la Chiesa di Santa Maria Immacolata, nota come “Chiesa della Sciabica”, prendendo il nome dall’omonima confraternita che la fece costruire. Il terremoto del 1693 non distrusse completamente la Chiesa, ma ne compromise solo il prospetto, che venne poi ricostruito secondo lo stile barocco. L’adiacente Chiesa della Sciabica rimase intatta. DESCRIZIONE Il prospetto della chiesa è essenziale ma elegante. La facciata è delimitata da due grossi pilastri con capitelli tuscanici ai lati. Pregevole è il portale arcuato inquadrato da pilastri con capitelli corinzi che sorreggono un travone con fregi in bassorilievo di tipo geometrico; altri fregi con motivi floreali adornano l’arcata d’ingresso. Nella parte superiore della facciata si nota un finestrone rettangolare sormontato da un timpano triangolare, con il frontone triangolare recante la Croce in ferro battuto. Nel retro della chiesa è posta la torre campanaria, che pertiene però alla Chiesa della Sciabica. L’interno presenta una sola navata, arricchita da fregi con motivi floreali in bassorilievo, posti nei contrafforti laterali che sorreggono la volta lignea. Nelle pareti laterali si notano gli eleganti Altari con colonne tortili arricchiti con le statue di “Sant’ Antonio Abate”, “San Francesco Saverio”, “Sacro Cuore di Gesù”, “Madonna della Catena” e “Santa Lucia di Siracusa”.
Descrizione e/o foto tratte da www.cosmoibleo.com
P. sant'Antonio - Ispica (RG)
