Rivolta con l'abside a sud-est, con orientamento ruotato di novanta gradi rispetto a quello della precedente costruzione, distrutta da un incendio che devastò nel 1861 l'intero paese, la monumentale chiesa di San Bartolomeo venne realizzata in stile neoclassico tra il 1866 e il 1869, traendo parzialmente ispirazione da quella di San Giorgio a Castello di Fiemme, eretta una decina d'anni prima. La facciata, rivolta all'ampia piazza antistante, è inquadrata da due possenti pilastri angolari e scandita da altrettante lesene, tutti di ordine gigante, con ritmo ABA corrispondente alla divisione interna in tre navate. Un cornicione orizzontale separa il portale slanciato, architravato e concluso da fastigio, dalla sovrastante finestra a lunetta. Il frontone triangolare è sorretto da modiglioni aggettanti. I medesimi motivi della facciata sono ripresi lungo le fiancate e sull'abside semicircolare. Sulla destra, isolato, si eleva il campanile, appartenente alla costruzione precedente l'incendio, ma presumibilmente rialzato per adeguarlo all'accresciuta mole della chiesa, con cui condivide il parato murario bicromo bianco e rosa; possiede una curiosa cella campanaria a corpo unico con il fusto. L'interno presenta un impianto ad Hallenkirche, in cui le navate minori, nettamente più strette della maggiore, sono però alla sua stessa altezza; sono separate l'una dall'altra da sei pilastri a pianta cruciforme, alti quanto il cornicione perimetrale, che sostengono una serie di arcate a pieno centro. Le navate minori, coperte da volte a botte unghiata, si concludono con due pareti piene, a cui si appoggiano gli altari laterali e da cui nasce l'arcata di accesso al presbiterio, elevato di quattro gradini e separato dall'abside da un'altra arcata, sempre a pieno centro. Le vele delle navate, il presbiterio e il catino absidale sono ornati da affreschi di Metodio Ottolini del 1928. Dal 1995, anno di apertura della sua causa di beatificazione, la chiesa custodisce presso l'altare sinistro le spoglie di Domenica Lazzeri (1815-1848), la "beata Meneghina" di Capriana. Preesistenze Il fusto del campanile fa parte della chiesa precedente. Pianta Pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale, divisa in tre navate; abside semicircolare. Facciata Facciata inquadrata da due possenti pilastri angolari e scandita da altrettante lesene, tutti di ordine gigante, con ritmo ABA corrispondente alla divisione interna in tre navate. Un cornicione orizzontale segna lo sviluppo interno delle volte e separa il portale slanciato, con architrave sostenuta da mensole a voluta e fastigio a volute e palmetta centrale, dalla sovrastante finestra a lunetta. Frontone triangolare sorretto da modiglioni aggettanti e croce apicale in pietra. Finiture a intonaco tinteggiato bianco e rosa. Prospetti Lungo le fiancate si ripetono il motivo delle lesene di ordine gigante, che separano le tre campate, il cornicione al di sopra del quale si aprono le tre finestre a lunetta e i modiglioni aggettanti sotto il tetto; ingressi laterali simmetrici in corrispondenza della seconda campata e sacrestia emergente sul lato destro. Abside semicircolare anch'essa segnata dalle lesene. Zoccolo perimetrale in cemento e finiture a intonaco tinteggiato bianco e rosa. Campanile Torre isolata a pianta quadrangolare posta sul lato destro. Alta scarpa troncopiramidale in pietra a vista; fusto sottile intonacato e tinteggiato, bianco con fascia centrale rosa. Cella campanaria a corpo unico con il fusto, con due ordini di monofore a luci centinate e un ulteriore giro di aperture ogivali al di sopra dei quadranti di orologio. Cuspide a bulbo, impostata su di una bassa piramide rastremata, sormontata da globo e croce apicale. Struttura Strutture portanti verticali: muratura in pietrame. Strutture di orizzontamento: volte a vela nella navata maggiore e nel presbiterio; volte a botte unghiata nelle navate minori; catino absidale. Coperture Tetto a due falde sulla navata e sul presbiterio, che gira semiconico sopra l'abside, con manto di copertura in tegole in cemento; lastre di rame rivestono la cuspide del campanile. Interni Interno a tre navate con impianto ad Hallenkirche, in cui le navate minori, nettamente più strette della maggiore, sono però alla medesima altezza, separate l'una dall'altra da sei pilastri a pianta cruciforme, alti quanto il cornicione perimetrale, che sostengono una serie di arcate a pieno centro. Ogni navata è divisa in tre campate e la controfacciata di quella centrale ospita la cantoria, sorretta da un'arcata molto ribassata che si appoggia alla prima coppia di pilastri. Le navate minori si concludono con due pareti piene, a cui si appoggiano gli altari laterali e da cui nasce l'arcata di accesso al presbiterio, elevato di quattro gradini e separato dall'abside da un'altra arcata, sempre a pieno centro. Pavimenti e pavimentazioni Pavimento della navata in lastre di pietra calcarea Rosso Verona e Nembro rosato; pavimento del presbiterio a quadrotte di pietra calcarea bianche e rosse, disposte a scacchiera. Elementi decorativi Dipinti murali figurati e non sulle volte delle navate e del presbiterio e nel catino absidale.
P. Roma - Capriana (TN)