Chiesa di S.Bartolomeo

V. Aulla - Fivizzano Vedi la mappa

Informazioni

la chiesa di San Bartolomeo di Ceserano si trova sullo spartiacque dei torrenti Bardine ed Aulella su un promontorio denominato Castello emergente dal crinale. Si tratta di un compatto gruppo di abitazioni, allineate lungo un percorso, che ad occidente passa sotto l'archivolto della torre campanaria un tempo utilizzata, probabilmente, per difendere il borgo. L'antica cappella menzionata nelle Decime del 1296/97 come dipendente dalla pieve di Soliera non è orientata liturgicamente come la maggior parte delle chiese lunigianesi, ma rivolge l'abside ad occidente e la facciata ad oriente dove era più comodo aprire uno spazio di affaccio dato che dalla parte opposta un elevato ciglio disegnava il limite naturale dell'abitato. La facciata è a capanna priva di decorazioni, se si esclude il bel portale in arenaria settecentesco, tipico prodotto dalle maestranze lapicide attive in quel periodo nella Lunigiana Orientale. L'articolato animarsi dei piani interni supplisce, quasi per contrasto, la semplice partitura dell'esterno. La commisura dello spazio è affidata all'elegante trabeazione composita che anima le due campate e mezzo che precedono il presbiterio l'una coperta a crociera, l'altra a catino e quella minore da due botti affiancate che mediano la larghezza dell'aula con quella del presbiterio. La trabeazione coordina anche gli altari che arredano le pareti laterali e li compone con l'effetto scenografico dell'insieme accentuato dalla grande edicola contenente il simulacro policromo del venerato Patrono Bartolomeo. Facciata la facciata della chiesa di Ceserano è a capanna delimitata da due paraste che sostengono la cornice di coronamento. Sulla pagina completamente intonacata del prospetto si apre il portale d'ingresso in arenaria sormontato da un timpano triangolare aperto, contenente il cartiglio recante l'iscrizione con la data del rifacimento settecentesco dell'edificio. Molto al di sopra in posizione assiale si trova una nicchia con la statua marmorea di San Bartolomeo apostolo Impianto strutturale l'impianto strutturale si compone di un vano rettangolare con l'asse minore pari a un terzo di quello minore e l'abside, rettilinea all'esterno e leggermente concava all'interno, raccordata con ampie curve alle pareti laterali e con una vela lunettata alla volta a botte che si attesta contro l'arco trionfale. Robuste paraste collegate da arcate a tutto sesto, munite di catene in ferro, che ripartiscono le forze della struttura voltata in pietra, rafforzano la struttura muraria e scandiscono lo spazio interno suddividendolo in tre campate: due di ugual dimensione, l'una coperta a crociera e l'altra a calotta, o per meglio dire a vela che imita la calotta, più una terza minore, coperta a botte, attraverso la quale lo spazio dell'aula si riduce per adeguarsi alla dimensione dell'area del presbiterio. Pianta la geometria della pianta è scandita da due campate uguali più una terza che media la riduzione della larghezza. Quest'ultima infatti è, a sua volta, suddivisa in due parti, mentre la prima è rettilinea la seconda accompagna con un movimento curvilineo la riduzione del vano impostando la larghezza dell'arco trionfale e del presbiterio. Lo spazio destinato all'altare è composto anch'esso di un tratto rettilineo coperto a botte contro il quale si raccorda l'articolata architettura della volta absidale. La mediazione della trabeazione fa si che l'architettura dell'aula non perda l'unità compositiva ed integri, con la gradualità della disposizione dei piani che accompagnano la prospettiva, anche lo spazio del presbiterio. Un tempo il fondale dell'aula era ornato con un altare a gradoni, il coro retrostante e la nicchia con l'immagine del patrono sul fondo, ospitata al centro dell'abside, dove anche la parete aumentava la concavità. La trasformazione postconciliare del presbiterio ha alterato questa immagine evidenziando la nicchia, dalla cornice marmorea ottocentesca contenente la statua policroma di San Bartolomeo ed i seggi del coro ligneo. Anche qui come altrove si riscontra la volontà di forzare la linearità insita nella natura dello spazio interno per ottenere un contrasse ed una finta cupola collocata di solito nella campata che precede il presbiterio ed, in questo, caso coincidente con quella centrale. Presbiterio il presbiterio è stato completamente ristrutturato per adeguarlo alle esigenze liturgiche postconciliari aumentandone la superficie ed arretrando il secondo gradino in modo da ridurre l'effetto barriera. L'altare costruito sotto l'arcone che precede il presbiterio, dove trovava posto l'elegante coro settecentesco, è stato abbattuto per far posto all'attuale sostenuto da due mensole. La riserva eucaristica è collocata dietro la balaustra di destra in posizione elevata. Dall'esterno il presbiterio presenta i caratteri di una muratura settecentesca appoggiata ad un livello inferiore costituito da una muratura di diversa struttura. Considerato che il rilievo planimetrico presenta una rotazione del volume rispetto all'aula liturgica è probabile che sia stato aggiunto nel secolo XVIII a seguito della ristrutturazione dell'edificio Struttura la struttura dell'edificio è in muratura portante in pietrame sbozzato, murato a calce, ricoperto da intonaco a raso pietra con lievi lesene nella parte absidale. La facciata è completamente intonacata cosi come le altre pareti esterne. Coperture la copertura del vano principale è a due spioventi con manto coppi ed embrici alla toscana sostenuti da struttura lignea appoggiata sui lati corti della scatola muraria Pavimenti e pavimentazioni il pavimento dell'aula è composto da lastre quadrate in marmo bianco e nero disposta a losanga su linee parallele Elementi decorativi l'apparato pittorico risale agli anni centrali del secolo scorso e s'inserisce pienamente negli esiti finali di quella tradizione decorativa che vide attive maestranze fivizzanesi, spezzine e pontremolesi, come i fratelli Triani ai quali questo edificio viene attribuito. Oltre agli ornati, che decorano le pareti della chiesa, va segnalata la finta calotta con il martirio di San Bartolomeo. La decorazione novecentesca tuttavia affiancò quella settecentesca riconoscibile nell'elegante trabeazione composita, dal fregio ornato con motivi floreali dipinti, che include anche in disegno degli altari. Questo particolare trattamento del fregio, presente anche a Rometta, sembra una riproposizione povera di quello a stucchi che ornava la chiesa abbaziale di Aulla Elementi lignei il coro ligneo è composto da una proporzionata architettura lignea ripartita in scanni rettangolari contenuti all'interno di una trabeazione ionica che gerarchizza le paraste in funzione della posizione occupata, le due centrali sono tortili, quelle dei due seggi adiacenti presentano un motivo a festone, le altre sono lisce Torre campanaria o campanile il campanile è una torre a base quadrata con contrafforte a settentrione, delimitata da robuste paraste angolari che mettono in evidenza la pagina centrale priva di linee marcapiano fino all'imposta della cella campanaria. che tramite arcate a tutto sesto si apre sui quattro lati. Al di sopra della cornice di coronamento ornata con oculi ellittici si staglia la cuspide principale, piramidale a base quadrata, affiancata negli angoli da quattro cuspidi minori aventi la stessa forma geometrica. Un archivolto a sesto acuto che richiama le porte duecentesche dei borghi vescovili della bassa Val di Magra, forma l'antico accesso all'area castrense viigilato dalla soprastante torre che doveva allinearsi con il muro dell'antica chiesa, ampliato nel secolo XVIII con l'aggiunta del presbiterio

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