Orientata ad est, la chiesetta di San Biagio, un tempo associata ad un eremo di cui rimangono soltanto i ruderi, si trova su un poggio sopra la sponda settentrionale del lago di Levico, a 570 metri s.l.m., sul luogo dove gli scavi hanno rivelato una frequentazione umana già in età protostorica e dove forse esisteva un castello altomedievale. In occasione della sostituzione del pavimento sono state individuate cinque fasi di costruzione, tre delle quali precedenti al XIV secolo, anche se difficilmente precisabili per cronologia e sviluppo planimetrico delle strutture. Dell’edificio più antico, risalente al VII-X secolo, sono stati individuati la muratura dell’abside dal profilo ogivale e due strati pavimentali in battuto di calce in sequenza tra loro, impostati direttamente sulla roccia di fondo emergente. La chiesa venne poi ampliata più volte e ornata di affreschi sulla navata e nella zona absidale, tra la fine del XIII secolo e il 1510 circa. La semplice facciata a due spioventi, con portale architravato tra due finestre rettangolari, è preceduta da un avancorpo a pianta quadrangolare, aperto frontalmente da un’arcata ribassata e lateralmente da ampie luci lunettate; le fiancate sono cieche, rinforzate da barbacani. Una meridiana dipinta orna il lato destro; l’abside poligonale reca due monofore centinate sui lati obliqui. All’interno la navata unica lineare, coperta da soffitto a capriate, è raccordata al breve presbiterio mediante l’arco santo a pieno centro; l’abside poligonale è centrata dall’altare ad ara in muratura e pietra calcarea. Preesistenze Al di là dei resti archeologici delle fasi precedenti, la navata della chiesa è la parte più antica della costruzione attuale, ampliata dell’abside e modificata in facciata nel 1506. Pianta Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale, preceduta da un portico a pianta quadrata; presbiterio a pianta rettangolare con asse maggiore trasversale, concluso da abside poligonale. Facciata Semplice facciata a due spioventi, con portale centrale architravato tra due finestre rettangolari sdraiate, protette da inferriate; davanti ad essa si sviluppa un avancorpo a pianta quadrangolare, aperto frontalmente da un’arcata ribassata e lateralmente da ampie luci lunettate. Finiture a intonaco tinteggiato. Prospetti Fiancate cieche, rinforzate da barbacani; una meridiana dipinta orna il lato destro. Abside poligonale recanti due monofore centinate sui lati obliqui; finiture a intonaco tinteggiato. Struttura Strutture portanti verticali: muratura in pietrame; strutture di orizzontamento: navata coperta da soffitto ligneo a capriate, presbiterio e abside da volta a ombrello costolonata. Coperture Tetto a due falde sopra la navata e il presbiterio, a più falde sopra il portico e l’abside poligonale; struttura portante in legno, manto di copertura in scandole lignee (sopra il portico) e in lastre di porfido (sopra il corpo della chiesa). Interni Navata unica lineare; l’arco santo a pieno centro conduce nel breve presbiterio rettangolare, concluso dall’abside poligonale, illuminata da due monofore centinate sui lati obliqui e centrata dall’altare ad ara in muratura e pietra calcarea. Finiture a intonaco tinteggiato, ove non vi siano affreschi. Pavimenti e pavimentazioni Pavimento della chiesa in battuto di calce; pavimento del portico in lastre irregolari di porfido. Elementi decorativi Affreschi di varie mani databili tra la fine del XIII secolo e il 1510 circa ricoprono le pareti della navata e pareti e volte del presbiterio e dell’abside.
- Levico Terme (TN)