La piccola e deliziosa chiesa di Santa Caterina alle Valche ha una sua tipica architettura, unica in un vasto territorio; è interamente in laterizio a vista, con struttura a croce greca e tiburio sopraelevato ottagonale piuttosto alto. La facciata è molto semplice, caratterizzata da due sole aperture, il portale di ingresso in legno e, al di sopra, una finestra piuttosto grande. La stessa tipologia di apertura, ma più in piccolo, è presente nel tiburio, sul lato corrispondente all’ingresso e ai lati. Gli altri prospetti sono ciechi. All’esterno è stata restaurata negli anni '80 del Novecento, ma il tetto in coppi necessita nuovamente di un intervento di manutenzione straordinaria. Ambiente interno A differenza dell’esterno, l’interno della chiesa, privo di qualsiasi valore d’arte anche per superfetazioni compiute in epoche recenti, non è stato ancora oggetto di intervento di ristrutturazione e restauro. Si trova pertanto in uno stato di totale degrado, spoglio di qualsiasi arredo. L’ambiente, piccolo e raccolto, seppur sulle pareti sia presente molta umidità, esalta ancora i colori presenti, un caldo arancio e un intenso azzurro, ripresi anche nel tiburio. Quest’ultimo termina con un’originale decorazione racchiusa in una cornice di stucco ottagonale e raffigurante un sole completo di raggi. Dal lato sinistro della croce greca, rispetto all’entrata, si accede direttamente in un piccolo ambiente, una sorta di sacrestia, anch’esso in stato di abbandono. Altare L'altare originale era costruito interamente in mattoni; purtroppo, a seguito dei lavori di ristrutturazione e consolidamento del tetto, ha subito danni irreparabili ed è stato quindi rimosso. Nicchia All'interno della chiesetta era presente una nicchia con una Madonna Addolorata in cera. Sfortunatamente è andata in malora.
V. Zara - Jesi (AN)
