La chiesa si confonde con altri edifici che affacciano sul corso principale. L'esterno è difficilmente identificabile se non per la croce in ferro esposta sopra il portale. Questo è simmetrico ad un secondo ingresso oggi murato. L'aspetto esterno è completato da una coppia di finestre poste in asse con i due portali. Sulla destra esiste tuttora un edificio più alto che fungeva da ingresso al convento, oggi utilizzato come ingresso all'albergo. L'interno della chiesa è ad aula unica, con pianta rettangolare, illuminato dalle due finestre prima descritte. Lo sviluppo della chiesa è ortogonale rispetto all'ingresso, come accade nelle chiese legate ai conventi di clausura. Nei due lati sono aperti archi a tutto sesto con altari decorati in stucco. Sulla parete di fondo è l'altare maggiore. Sulla stessa parete sono aperte lateralmente due porte che conducono alla sacrestia. Le pareti della chiesa sono scandite da fasce riquadrate che terminano nel cornicione modanato che corre lungo il perimetro della chiesa. Elementi decorativi Prima di entrare in chiesa è da notare il portone del primo scorcio del Settecento. La superficie è intagliata con losanghe a croce al cui interno sono stemmi dell'Ordine delle Clarisse alternati a fiori. L'interno è arricchito da opere in terracotta di Luca della Robbia risalenti al XV secolo. Una cimasa in rilievo rappresenta il Padre Eterno fra angeli mentre ai lati sono raffiguranti santi oranti. La volta è affrescata da scene di vita di Santa Chiara, dipinti eseguiti nel 1634 da Geronimo Cialdieri di Urbino. Sugli altari laterali sono conservate pregevoli tele di Giovanni Giacomo Pandolfi datate 1604 e 1616. Struttura La chiesa più volte rimaneggiata è sorretta da muri portanti realizzati con mattoni pieni legati con malta. Le superfici sono intonacate e verniciate, sia fuori che all'interno. Coperture La chiesa è voltata con soffitto a padiglione, sorretto da costoloni che formano riquadri entro i quali sono presenti gli affreschi. Sopra l'imposta del soffitto è la maglia strutturale in legno che sorregge il tetto, coperto da un manto di coppi.
V. C. Garibaldi - Sant'angelo In Vado (PU)