Il complesso della pieve di Lilliano è posto a mezza costa della valle dell'Elsa, lungo la strada tra Lilliano e Casamaggiore. Il sedime è realizzato da un terrapieno che costituisce uno spazio aperto di discrete dimensioni antistante la chiesa, che ricalca il recinto dell'antico cimitero nato con la pieve. I vari edifici, distinti fra loro, formano un complesso chiesa plebana-oratorio della compagnia molto comune nel Chianti; a questo si deve la pianta articolata che lo caratterizza, derivata da una serie di aggregazioni, succedutesi nel tempo, dei vari corpi di fabbrica, sempre ben leggibili e distinti. Il nucleo originario tuttora più rappresentativo del complesso è la chiesa plebana, edificio ad aula unica terminante con abside, dall'interno completamente intonacato: la facciata ha un paramento murario costituito da filaretti di bozze squadrate che suggeriscono, insieme ai forti spessori delle murature perimetrali, che le pareti siano state inizialmente costruite con la tecnica “a sacco”. La facciata della chiesa è in stile tardo romanico, molto ben conservata, sia per i pochi interventi a cui è stata sottoposta, sia per la qualità della pietra usata per il paramento esterno. Il portale d'ingresso è molto semplice, gli stipiti sono costituiti da grosse bozze squadrate di pietra “alberese” delle quali le ultime due, di appoggio per l'architrave, sono decorate con una cornice incisa. Sopra il portale c'è un archivolto con lunetta che probabilmente conservava un piccolo affresco di cui è scomparsa qualsiasi traccia. Quasi al centro della facciata, sopra il portale ed in asse con questo, è posta una grande monofora, considerata originale. Una ghirlanda di terracotta smaltata, alla maniera robbiana, con lo stemma di Santa Maria Nuova, si trova alla sommità della facciata. Un semplice cornicione ralizzato con conci di pietra aggettanti costituisce il coronamento della facciata. I prospetti laterali non sono visibili, a causa della presenza degli altri edifici addossati; con le due costruzioni addossate, l'intera facciata del complesso assume attualmente l'aspetto di una chiesa basilicale a tre navate, poiché nei lavori eseguiti nel corso del secolo scorso si è tentato di camuffarle come navate laterali. La parte absidale della pieve è stata totalmente ricostruita nel dopoguerra, e presenta una monofora ad imitazione di quella posat nella facciata principale, ma di dimensioni più contenute. Pianta L'impianto è ad un'unica navata a base rettangolare, con abside semicircolare. Struttura La struttura è in muratura portante continua in pietra. Coperture La copertura, a capanna, è caratterizzata da capriate lignee, e solaio in legno e laterizio. Elementi decorativi L'interno conserva dipinti neomedievali del senese Aldo Marzi (polittico neogotico con Sant'Elisabetta d'Ungheria e Sant'Andrea, 1943; Madonna del Rosario, 1950) e del fiorentino Aldo Ongaro (tavola neoquattrocentesca con Santa Cristina e storie della sua vita, 1960).
- Castellina In Chianti (SI)
