1134/05/18 - 1134/05/18 (consacrazione carattere generale) La prima menzione della chiesa di Sant'Eliseo a Tesero si ritrova nell'atto della sua consacrazione del 18 maggio 1134. La fabbrica romanica aveva andamento nord-sud (incerta); il campanile sorgeva sul lato meridionale, in corrispondenza dell'affresco con San Cristoforo. 1390 - 1399 (decorazione campanile) Verso la fine del XIV secolo il lato sud del campanile della chiesa romanica fu decorato a fresco da un anonimo maestro veneto, forse bellunese, che vi realizzò un gigantesco San Cristoforo. In seguito alle ricostruzioni quattrocentesche l'opera è venuta a trovarsi lungo la fiancata meridionale della chiesa. 1450 - 1458 (riedificazione intero bene) La chiesa medievale fu totalmente rifabbricata attorno al 1450 circa. Secondo Rasmo la ricostruzione fu condotta da maestranze tirolesi provenienti dalle valli ladine. 1458 - 1458 (consacrazione carattere generale) In seguito alla ricostruzione l'edificio fu nuovamente consacrato nel 1458. 1499 - 1499 (costruzione campanile) Il campanile fu costruito nel 1499. Di tale struttura tardo-gotica sopravvivono il fusto e la doppia cella campanaria aperta da bifore archiacute e trifore sovrapposte. 1500 - 1524 (decorazione intero bene) La decorazione a fresco delle navate laterali, opera di un anonimo pittore locale, fu realizzata nel corso del primo quarto del XVI secolo. 1545/05/16 - 1545/05/16 (erezione a curazia carattere generale) La chiesa fu eretta a curazia della pieve di Cavalese il 16 maggio 1545. 1656 - 1656 (restauro intero bene) La data 1656 riportata su una delle chiavi della volta reticolata ricorda, probabilmente, alcuni lavori di restauro. 1689 - 1695 (ricostruzione presbiterio) Verso il 1689 la fabbriceria della chiesa affidò la ricostruzione del presbiterio al pittore Giuseppe Alberti, nativo di Tesero e attivo anche come architetto. Un primo "disegno delle tre cupole ovver cappelle" presentato dal pittore il 27 marzo 1689 fu rifiutato perché ritenuto troppo costoso. Il secondo progetto albertiano del 1694 fu invece appaltato al maestro architetto Francesco Misconel di Cavalese e portato a compimento entro l'anno successivo, come risulta dai libri dei conti di Sant'Eliseo. In seguito all'intervento albertiano l'edificio venne ad avere un ampio presbiterio concluso da un'abside poligonale, ritmato da paraste intonacate disposte in angolo e sormontato da una volta a spicchi. Al presbiterio così riqualificato fu annessa sul lato meridionale anche una nuova sacrestia. L'intervento dell'Alberti, cancellato dalla ricostruzione novecentesca del Tiella, è documentato da alcune fotografie risalenti al primo quarto del Novecento (Rasmo, 1981; Bonazza, 2005). 1758 - 1758 (restauro intero bene) La data 1758 dipinta su una delle chiavi di volta della navata ricorda l'esecuzione di imprecisati lavori di ristrutturazione o restauro. In occasione di questo intervento furono probabilmente aperte le finestre a profilo mistilineo affacciate sulla prima campata delle navate laterali. 1800 - 1809 (decorazione facciata) L'immagine di Sant'Eliseo dipinta sulla facciata della chiesa è un'opera di Antonio Longhi databile all'inizio del XIX secolo. 1804 - 1806 (sopraelevazione campanile) Nel 1804 fu richiesto al pittore locale Antonio Longo di progettare la sopraelevazione del campanile, che venne effettivamente condotta entro il 1806. All'intervento del pittore si deve la definizione neoclassica della seconda cella campanaria illuminata da monofore centinate, cimate da frontoni triangolari, sulla quale insistono un dado con mostre di orologio e una lanterna circondata da una balconoata. 1822 - 1861 (restauri intero bene) Imprecisati lavori di restauro furono condotti nel 1822 e nel 1861, date dipinte su due chiavi di volta della navata. 1864 - 1864 (pavimentazione sagrato) La pavimentazione a ciottolato del sagrato risale al 1864. 1882 - 1882 (costruzione scala d'accesso alla cantoria) La costruzione della scala d'accesso alla cantoria che sale lungo la fiancata sinistra della chiesa risale al 1882. In quest'occasione la monofora a profilo sagomato posta in corrispondenza della prima campata della navata sinistra fu trasformata in un portale. 1905/08/24 - 1905/08/24 (erezione a parrocchia carattere generale) La parrocchia di Sant'Eliseo a Tesero fu ufficialmente eretta il 24 agosto 1905. 1920 - 1925 (progetti di ampliamento intero bene) Tra il 1920 e il 1925 si sviluppò un intenso dibattito in merito alla necessità di ampliare l'edificio della chiesa per adeguarlo alle accresciute esigenze della parrocchia. Un primo progetto elaborato dall'architetto trentino Emilio Paor e sostenuto dalla comunità parrocchiale fu infine accantonato in favore di quello del roveretano Giovanni Tiella, che ottenne l'approvazione della locale soprintendenza ai monumenti. Quest'ultima aveva acconsentito alla demolizione del presbiterio tardo seicentesco, mentre aveva imposto il mantenimento delle navate gotiche. 1925 - 1925 (ampliamento intero bene) La chiesa fu ampliata nel 1925 secondo il progetto del Tiella, che cancellò l'intervento albertiano con la costruzione del nuovo corpo del transetto e del presbiterio triabsidato. 1934 - 1934 (decorazione intero bene) Nel 1934 circa il pittore Duilio Corompai realizzò dei dipinti a tempera sull'arco santo e sulla parete di fondo ricavata sul lato nord del braccio sinistro del transetto. 1938 - 1950 (demolizione intorno) Fino al quarto decennio del XX secolo il sagrato della parrocchiale era accessibile solo attraversando il portico antistante alla vicina chiesa di San Rocco. Tale struttura fu demolita successivamente al 1938 ed entro la metà del secolo e il portale rivolto a ovest, recante inciso il millesimo 1561 fu ricollocato a destra della facciata di Sant'Eliseo e rempiegato come ingresso del cimitero. 1942 - 1950 (rifacimento pavimentazione) La pavimentazione della chiesa venne sostiuita nel corso del quinto decennio del XX secolo. Presso l'Archivio Diocesano Tridentino si conserva il progetto elaborato a tale scopo dall'architetto Alessio Delmarco di Tesero nel 1942. 1978 - 1978 (rifacimento coperture) Nel 1978 furono rifatte le coperture della chiesa e del campanile. I lavori furono appaltati alla ditta Pegoretti di Vigolo Vattaro. 1994 - 1994 (restauro intero bene) Nuovi lavori di restauro interessarono la chiesa nel 1994.
V. Noval, 1 - Tesero (TN)