Chiesa medioevale edificata nella seconda metà del secolo XVI. Della chiesa antica non si hanno descrizioni a meno di un'unica testimoninza contenuta in un atto di vendita datato 22 febbraio 1206, da cui si apprende che la facciata era ornata da portico. Le prime Visite Pastorali, risalenti agli ultimi decenni del secolo XVI, contengono descrizioni riferite già alla ricostruzione della chiesa nelle forme attuali. Dai decreti della Visita Pastorale di Monsignor Belvisio nel 1584, si ricava che nello stesso anno ha inizio la ricostruzione sia del campanile sia della chiesa. Pur non disponendo di informazioni relative ai lavori di ricostruzione, la scritta collocata sul muro interno della facciata riporta la data della consacrazione della chiesa avvenuta il 27 maggio del 1601 da parte di Monsignor Cesare Ferrero, allora Vescovo di Ivrea. Dalla descrizione contenuta nella Visita Pastorale del 1602 si deduce che la chiesa è ultimata solo nella struttura muraria, mancano ancora pavimento e sacrestia e numerosi altari sono già stati eretti (L'altare Maggiore dedicato a Santa Fede. Lungo la navata laterale sinistra: l'altare dedicato a San Sebastiano; l'altare dedicato a San Giulio; l'altare dedicato a Sant' Agata e Santa Lucia. Lungo la navata laterale destra: l'altare dedicato alla Immacolata Concezione; l'altare dedicato a Sant'Eligio; l'altare dedicato ai SS. Orso e Brigida) ma non ancora ultimati. Una descrizione più dettagliata dello stato della chiesa è contenuta nella Visita Pastorale del 1606. Per la prima volta, da essa si apprende che la chiesa è a tre navate complete di volta, il pavimento, che nel 1602 mancava, è ultimato, la sacrestia è in fase di ultimazione, le finestre della chiesa sono ancora prive di riparo e gli altari laterali non hanno subito alcuna modifica rispetto alla loro ultima descrizione del 1602. All'inizio del secolo XVII, la descrizione contenuta nella Visita Pastorale del 1609 completa la descrizione precedente. Il presbiterio risulta ornato con un architrave ligneo con crocifisso, le pareti interne sono state intonacate, alcune finestre sono state dotate di vetri e, sacrestia e cimitero sono stati ultimati. Gli altari laterali, invece, come si legge nella relazione parrocchiale, senza data, di Don Agostino Dal Pozzo, sono ultimati fra il 1630 e il 1655. Nella relazione contenuta nella Visita Pastorale del 1770, elaborata dal Vicario Bocca, si leggono le dimensioni della chiesa in trabucchi (16 di lunghezza e 6 di larghezza). La chiesa ha nuovo coro e nuovo presbiterio. Gli altari sono sette, alcuni dei quali hanno cambiato titolo (Lungo la navata sinistra: l'altare dedicato ai SS. Giulio e Giuseppe; l'altare dedicato ai SS. Agata, Lucia e Giovanni Battista. Lungo la navata destra: l'altare dedicato alla Immacolata Concezione; l'altare del Suffragio; l'altare dedicato ai SS. Rocco, Crispino e Maria Vergine del Buon Consiglio; l'altare del Carmine). L'altare Maggiore dedicato a Santa Fede è dotato di due sacrestie (quella nuova, costruita nel 1745, ad uso degli ecclesiastici e quella preesistente, ultimata intorno al 1609, utilizzata come locale ripostiglio). Nelle relazioni del 1819 e del 1831, redatte dal parroco Don Gaspare Beglia, è contenuta la più recente descrizione della chiesa: il pavimento è nuovo; gli altari sono ridotti a tre (l'altare Maggiore dedicato a Santa Fede, l'altare laterale destro dedicato all'Immacolata e l'altare laterale sinistro dedicato ai SS. Giuseppe e Giulio) Impianto strutturale Le strutture verticali dell'edificio sono in muratura continua. Le sei campate della navata centrale sono coperte da una sequenza di sei volte a vela ellissoidiche a pianta rettangolare, ciascuna delle quali insiste sulle due coppie successive di colonne che separano la navata centrale da quelle laterali. Entrambe le navate laterali sono coperte da sei volte a crociera. Il presbiterio a pianta rettangolare è coperto da volta a calotta ellittica raccordata ai vertici del perimetro di base con quattro pennacchi fra i quali, sul lato ovest e il lato est, si aprono due finestre a pieno centro. Il coro, a pianta ottagonale irregolare, è coperto da volta a padiglione caratterizzata da nervature in aggetto all'intradosso. Su due dei fusi laterali al coro e corrispondenti ai lati maggiori di imposta si innestano due aperture circolari a decoro della porzione di piano verticale che, a partire dal lato di imposta, interseca il fuso. Il tetto dell'edificio è a falde con manto di copertura in coppi
- Graglia (BI)