La chiesa, a pianta poligonale, richiama nella sua configurazione volumetrica la forma di una pigna. Rialzata rispetto al sagrato per la presenza di una scalinata poligonale, è provvista di un porticato con la copertura a edicola sostenuta da due pilastri rastremati a “T” che inquadrano la porta in bronzo. La matrice geometrica della chiesa, l’esagono irregolare, si riscontra all’apice della copertura, in corrispondenza della lanterna, e nel paramento murario. Interno La configurazione spaziale della chiesa è definita dallo scheletro strutturale, dagli articolati pilastri angolari e dalle travature inclinate che da questi si sviluppano verso l'alto fino alla lanterna esagonale posta al centro dell'aula, nella parte superiore della copertura. In corrispondenza dei vertici di un ottagono irregolare, allungato nella direzione dell'asse est-ovest che unisce la porta al presbiterio, si dispongono i pilastri della struttura portante, scanalati e rastremati verso il basso. Dal vertice superiore di questi si sviluppa un sistema di travi inclinate che, convergendo verso il centro dell'aula, si collegano alla travatura perimetrale della lanterna esagonale, fulcro della composizione architettonica. Attraverso il tamponamento del telaio strutturale si definisce la configurazione, volumetrica e spaziale, della chiesa con la copertura a padiglione della lanterna, le falde inclinate di raccordo, triangolari e trapezoidali, infine con l’espansione verso l'esterno dell’ottagono di base attraverso l’aggregazione perimetrale di cinque corpi a pianta trapezoidale, coperti da un tetto inclinato a falda unica (nel caso delle espansioni laterali dell’aula) oppure da un tetto inclinato a capanna (nel caso delle espansioni longitudinali che si realizzano in corrispondenza dell’ingresso e del presbiterio). In entrambi i casi la pianta di copertura è di forma pentagonale. Di grande interesse la configurazione delle travature inclinate della copertura costituite da due travi sovrapposte che, collegate tra loro da una serie di montanti, delimitano nello spazio che le separano verticalmente, un sistema di asole vetrate che illumina dall’alto la chiesa. Nel caso della lanterna, invece, l’asola vetrata è definita dall’altezza delle travi della copertura a padiglione che, sovrapposte alla travatura perimetrale, determinano uno scarto altimetrico tra l’intradosso della copertura e la faccia superiore della travatura perimetrale. Il telaio strutturale, costituito dalle diverse travature della copertura e dai pilastri che la sostengono, sono posti in rilievo rispetto alle tamponature, intonacate e tinteggiate di bianco. Esterno La configurazione volumetrica della chiesa, che richiama esplicitamente la forma di una pigna, si caratterizza per la complessa articolazione delle coperture, per la nitidezza della concezione strutturale che emerge dalla massa sfaccettata (di reminiscenze espressioniste) e per la forma delle tamponature che, alla base della costruzione, si gonfiano verso l’esterno. Il fronte d’ingresso, rialzato dal sagrato per la presenza di una scalinata poligonale in pietra, si caratterizza per la presenza di un porticato trapezoidale con la copertura a edicola sostenuta da due pilastri rastremati a “T” che inquadrano la porta in bronzo e le porte collaterali. Le tre porte sono delimitate lateralmente da un rivestimento di pietra levigata mentre il paramento murario della chiesa è realizzato con elementi di laterizio con in rilievo la figura dell’esagono irregolare. L’attacco a terra del paramento è risolto con una zoccolatura in pietra. Alla quota di circa tre metri d’altezza il paramento è segnato da una fascia orizzontale intonacata posta in corrispondenza del cordolo strutturale che irrigidisce le pareti esterne. In corrispondenza dell’ottagono di base si mettono in risalto i pilastri e la travi inclinate della copertura con le asole vetrate, che seguono il profilo del tetto, in evidenza. Nella parte più alta della copertura si trova, infine, la lanterna esagonale con la copertura a padiglione separata dalle falde sottostanti, triangolari e trapezoidali, da un’asola vetrata orizzontale.
P. San Filippo Neri - San Benedetto Del Tronto (AP)