Chiesa di S.Floriano

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Informazioni

1278/06/24 - 1278/06/24 (menzione carattere generale) La prima notizia documentaria riguardante San Floriano di Lavarone risale al 24 giugno 1278, quando la chiesa “nei boschi”, appartenente alla pieve di Calceranica, nella diocesi di Feltre, fu affidata dal vescovo Adelgerio a frate Bonora; già due anni prima è documentata l’esistenza di un ospizio per pellegrini, certamente accompagnato da un luogo di culto. 1490 - 1490 (erezione a parrocchia carattere generale) Durante la dominazione veneziana, nel 1490, il vescovo Angelo Faxolo elevò la chiesa di Lavarone a parrocchia, che manteneva con Calceranica una dipendenza solo formale; tuttavia tale privilegio cessò col tempo di esistere, probabilmente a causa delle ristrettezze economiche. 1520 - 1520 (ampliamento intero bene) Nel 1520 il primo edificio sacro, corrispondente all’odierna cappella della Madonna, fu ingrandito fino alla frontale cappella di Sant’Antonio Abate, oggi cappella battesimale. 1667/07/11 - 1667/07/11 (erezione a parrocchia carattere generale) L’11 luglio 1667, durante la visita pastorale all’altopiano, il vescovo di Feltre monsignor Giera decretò l’erezione della chiesa da curaziale a parrocchiale. La comunità si dotò di un primo cimitero intorno al perimetro del tempio. 1757 - 1772 (progetto di ampliamento intero bene) Nel corso del terzo quarto del Settecento gli abitanti di Lavarone approntarono una calcara e iniziarono a trasportare calcina dietro la chiesa, in previsione di un nuovo ampliamento dell’edificio, troppo angusto per contenere l’accresciuta popolazione. Negli stessi anni tuttavia i lavori furono di fatto bloccati dal desiderio di indipendenza dei masi più distanti dalla parrocchiale, che ottennero nel 1759 di poter erigere la nuova chiesa di Cappella, elevata a espositura di San Floriano. Anche quando, nel 1772, il pievano don Rocco Piccinini benedisse la posa della prima pietra della nuova parrocchiale, di fatto non si eseguirono interventi significativi all’edificio, considerato ancora piccolo, umido e sporco dalla visita pastorale del 1828. 1786/04/16 - 1786/04/16 (cambio di giurisdizione carattere generale) Il territorio della pieve di Calceranica rimase soggetto alla diocesi di Feltre fino al 16 aprile 1786, quando fu accorpato a quella di Trento. 1837 - 1837 (ampliamento intero bene) Nel 1837 la chiesa venne ampliata ancora una volta in direzione nord-sud ad opera di Antonio Conci di Calceranica e mutò quindi orientamento. Anche il campanile venne sopraelevato, ampliato nelle dimensioni della cella e dotato della copertura a cipolla. 1840/09/02 - 1840/09/02 (consacrazione carattere generale) Terminati i lavori, la chiesa fu consacrata dal principe vescovo Giovanni Nepomuceno de Tschiderer il 2 settembre 1840. 1888 - 1888 (installazione orologio campanile) Nel 1888 fu installato un nuovo orologio sul campanile, per merito di Simone Franceschi di Brazzaniga (Pergine). 1894 - 1894 (apertura finestre abside) Nel 1894 si aprirono nuove finestre nell’abside, dietro l’altare maggiore, arricchite da vetrate figurate. 1899 - 1899/09/02 (decorazione presbiterio e abside) Pasquale Bianchi di Brienno terminò dei lavori di stuccatura e decorazione del presbiterio e dell’abside il 2 settembre 1899. 1912 - 1912 (rifacimento intonaci e scoprimento affreschi cappella della Madonna) Un frammento della decorazione ad affresco della chiesa antica, databile tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, emerse durante la stesura dei nuovi intonaci nella cappella della Madonna, nell’ottobre del 1912. 1912/12/31 - 1912/12/31 (cambio di giurisdizione carattere generale) Il 31 dicembre 1912 le due parrocchie di Lavarone Chiesa e Cappella vennero staccate dal decanato di Levico e aggregate a quello neonato di Folgaria. 1913/02/12 - 1913/02/12 (installazione impianto elettrico intero bene) Il 12 febbraio 1913 la chiesa venne collegata alla rete elettrica. 1913/06/01 - 1913/06/30 (sostituzione campana) Nel mese di giugno del 1913 la campana mezzana, logorata dall’uso, venne rifusa dalla ditta Chiappani di Trento e ricollocata sul campanile. 1915 - 1918 (danneggiamento intero bene) L’edificio subì danni lievi durante la prima guerra mondiale, dovuti soprattutto al periodo di abbandono del paese, evacuato a Braunau am Inn. 1919 - 1923/06/11 (riparazioni intero bene) Al termine del conflitto furono riparati i danni e la chiesa venne riaperta al culto; l’11 marzo 1923 furono benedette le quattro nuove campane fuse dalla ditta Colbacchini, in sostituzione di quelle requisite dall’Austria. I restauri postbellici terminarono tre mesi dopo. 1927/04/11 - 1927/04/11 (erezione ad arcipretura carattere generale) La chiesa fu elevata al titolo di arcipretale l’11 aprile 1927. 1930 - 1931 (decorazione intero bene) Tra il 1930 e il 1931 l’interno fu ornato da dipinti murali di Sebastian Anton Fasal. 1949 - 1949 (sostituzione campana) Una delle campane venne rifusa e ricollocata sul campanile nel 1949. 1961 - 1961 (ristrutturazione cantoria) Nel 1961, in occasione del collocamento del nuovo organo in controfacciata, la cantoria venne rinforzata con travature metalliche poste in opera dall’Impresa Stefano Bertoldi di Lavarone e la scala di accesso in legno fu sostituita con una in cemento, realizzata da Erardo Bertoldi. 1966 - 1968 (ristrutturazione intero bene) Nel 1966 venne ristrutturata la cappella della Madonna, sostituendo il pavimento in marmo e il rivestimento alle pareti in travertino. L’anno successivo venne demolito l’altare maggiore; con parte dei marmi venne realizzata la nuova mensa al popolo e la base di due amboni. Le pareti vennero tinteggiate. L’orologio e le campane furono elettrificati nel 1968. 1972 - 1972 (ristrutturazione intero bene) Nel 1972 venne sostituito il pavimento della navata, in lastre di granito rosa di Baveno, e furono realizzati nuovi banchi. Il fonte battesimale fu trasferito nella cappella sinistra e fu ritinteggiato l’esterno. 1981 - 1981 (ristrutturazione intero bene) Nel 1981 i fratelli Gasperi della frazione Longhi sostituirono il manto di copertura della chiesa, utilizzando tegole canadesi al posto di tegole d’amianto. Roberto Bertoldi della frazione Piccoli provvide a ritinteggiare l’interno e una delle campane venne rifusa e ricollocata sul campanile. 1989 - 1989 (ristrutturazione intero bene) Nel 1989 fu sistemata una nuova bussola all’ingresso principale, furono rifatti gli intonaci della sacrestia e dei prospetti esterni e Marco Bertoldi sostituì il dipinto murale in facciata realizzato una prima volta da Fasal.

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