Da una bolla del 1306 del vescovo di Teramo Rainaldo d'Acquaviva, si evince che in quel periodo la chiesa era stata sottoposta a lavori di restauro, per cui se ne può collocare la fondazione al secolo precedente, che aveva visto l'insediamento nel territorio teramano di comunità francescane. Nel corso dei secoli XV-XVIII l'edificio ha subito diversi rifacimenti e restauri, come si evince dalla sopraelevazione delle mura. Durante un restauro del primo Novecento il coro, che in precedenza era stato abbassato e adibito a sacrestia mediante il tompagnamento dell'arcone trionfale, fu riportato all'assetto originario. Nel 1958 la ditta Cingoli eseguì il restauro delle coperture la pulizia e il restauro dei prospetti esterni e della facciata operando anche un consolidamento della cortina; interventi furono eseguiti anche sul portale. La facciata simmetrica, in conci di pietra squadrata a ricorsi regolari, è inquadrata tra due pilastri giganti sporgenti rispetto al filo; il coronamento è a salienti. Il portale centrale è a tutto sesto, strombato, con colonnine tortili, lisce, a intreccio; presenta a coronamento una lunetta affrescata. Il ballatoio d'ingresso dilava in quattro alzate. Al di sopra del portale vi sono tori marcapiano e un rosone centrale. Il campanile è collocato sul prospetto opposto e consta di una snella torre a pianta quadrata con monofora campanaria e coronamento orizzontale con archetti pensili. L'interno è ad aula unica, scandita dalle capriate con diaframma presbiterale ad alto fornice ogivale. Il presbiterio dà accesso a due ambienti laterali coperti con crociere ogivali. Tre tagli verticali per le finestre ad ogiva trilobata; un'alta apertura a tutto sesto dietro l'altare maggiore. Baldacchini simmetrici sono collocati ai lati dell'ingresso, composti di crociera ogivale e a tutto sesto, pensile su tre vertici e in appoggio su un colonna sul quarto. Pianta La pianta rettangolare ad andamento longitudinale incontra lo spazio presbiterale che si apre su un piano rialzato di quattro gradini rispetto all'aula. Rettangoli per le piante del presbiterio e delle estensioni di questo nelle cappelle laterali. Ai lati dell'ingresso, un pilastro costituisce l'appoggio libero di strutture a baldacchino. Coperture L'aula fino al diaframma presbiterale è coperta con due falde sostenute da capriate lignee costituite da elementi a sezione quadrangolare:i i due puntoni, la catena e il monaco collaborante e le saette. Agli appoggi e nella mezzeria della catena rinforzi con mensole sagomate. Presbiterio a crociera a sesto acuto cordonata. Crociere sui baldacchini posti all'ingresso. Scale Scale di accesso esterno in corrispondenza dell'ingresso: quattro alzate in pietra per raggiungere la quota del pianerottolo esterno. Pavimenti e pavimentazioni La pavimentazione si compone di mattonelle in cotto interrotte da quattro fascioni in pietra che percorrono l'aula in lunghezza, posizionate due in adiacenza con i muri d'ambito e due centrali a delineare un percorso. Gradini del presbiterio in pietra. Elementi decorativi Tracce del ricco apparato decorativo che rivestiva gran parte dell'interno e degli affreschi parietali dei secoli XIV-XV, visibili in molti punti: sui baldacchini posti all'ingresso sulle murature d'ambito e nelle cappelle. Capitello scolpito sui pilastri dei baldacchini. Impianto strutturale Si compone di perimetro in muratura portante. Aula coperta a mezzo del sistema non spingente di capriate, costituite da elementi a sezione quadrangolare quali i due puntoni, la catena e il monaco collaborante e le saette. L'abside e le cappelle laterali sono coperte da volte a crociera ogivali; il sistema ad arco acuto consente di limitare le spinte orizzontali sulle murature di appoggio.
C. Umberto - Campli (TE)