la chiesa di San Francesco di Turano si trova nella parte inferiore dell'abitato, fiancheggiata dalla strada principale del borgo che conduceva alla Pieve di San Paolo ed al passo del Cerreto. Un'aia lastricata, chiusa con un cancello, situata sul bordo di un pianoro occupato a mezzogiorno dal cimitero, rende accessibile, attraverso un portico antistante l'ingresso principale della chiesa, singolare elemento qui ancora conservato, sia l'aula liturgica che l'area delle sepolture. L'edificio è molto semplice e privo di ornamenti, espone ad occidente la facciata a capanna, preceduta dal portico, aperta da una finestra circolare all'altezza del timpano, mentre la parete orientale, dove si trova traccia di un'antica apertura, forma il bordo di un'aia privata. L'interno ad aula unica è caratterizzato dai rifacimenti messi in opera dopo il terremoto del 1920: è coperto da volte in canniccio a sesto ribassato sostenute da travi trasversali. La completa ristrutturazione del presbiterio e la sostituzione dell'altare con quello moderno non permettono, in questa fase, una ricostruzione anche ipotetica dell'assetto originario dell'aula. Al disopra del complesso svetta lo snello campanile con due celle sovrapposte aperte su quattro lati coperto da una cuspide piramidale ribassata Facciata la facciata della chiesa di Turano è a capanna con apertura circolare centrale preceduta da un portico quadrato antistante l'ingresso, anch'esso coperto a capanna con struttura lignea. Il manufatto, si apre con tre ampi fornici a tutto sesto, in muratura intonacata, ancorati da un lato alla parete della chiesa e dall'altro appoggiati sull'alto che fiancheggia la mulattiera sottostante mediante due robusti setti murari angolati. La presenza del portico, spesso ricordata per gli edifici medievali, è quasi del tutto scomparsa e questo rende unica, in un certo senso, la chiesa di San Francesco. L'unico ornamento del prospetto è costituito dal portale in arenaria bocciardata, con piedritti ed architrave continui ornati da una semplice cornice verso l'interno. E' sormontato da una lastra rettangolare con iscrizione centrale ben impaginata e data 1759, collocata a destra, allineata con lo stipite sottostante. Sul retro del fabbricato affacciato sull'aia di una corte privata si riconoscono i resti di un'ampia apertura tamponata riconducibile alle tipologie diffuse nel territorio di Fivizzano nei secoli XIV-XV. In generale i prospetti sono piuttosto deteriorati e presentano ampie cadute d'intonaco Impianto strutturale l'impianto strutturale dell'aula, generato da una pianta rettangolare, con la base minore circa una volta e mezzo della maggiore, si compone di muri perimetrali rettilinei ed è coperto con volte in canniccio a sesto ribassato appoggiate su travi sagomate allo stesso modo, che ripartiscono lo spazio della volta in tre campate. Le strutture verticali sono prive di lesene e contrafforti. Pianta l'aula rivolta a nord-est, preceduta da un portico quadrangolare al quale si accede dal lato settentrionale è fiancheggiata dal cimitero. L'interno è caratterizzato dal presbiterio rettilineo illuminato da un'apertura semicircolare collocata sulla lunetta dell'antica volta ricostruita nelle forme attuali dopo il terremoto del 1920, ed adattata alla presenza dell'apertura. Il fonte battesimale si trova a sinistra dell'ingresso all'interno di una nicchia a tutto sesto a fondo piatto incassata nella muratura. Nella controfacciata si colloca un dipinto, datato 1629, raffigurante la Vergine del Carmelo tra i Santi Francesco, Antonio Abate, Giovanni Battista e San Carlo Borromeo canonizzato da Paolo V nel 1610. La dimensione dell'arredo pari a quella della sottostante porta suggeriscono un suo impiego all'interno dell'edificio Presbiterio il presbiterio è allo stesso livello del pavimento dell'aula, soltanto l'altare ricostruito dopo il terremoto del 1920 è sopraelevato di un gradino. Sul fondo l'immagine moderna del Sacro Cuore di Gesù Struttura la struttura dell'edificio è in muratura portante di pietrame sbozzato, murato a calce ricoperto da intonaco su tutte le facciate Coperture la copertura dell'edificio è a due spioventi con manto di tegole alla marsigliese sostenuto da struttura lignea appoggiata sui lati lunghi della scatola muraria al di sopra della struttura voltata Pavimenti e pavimentazioni il pavimento dell'aula è invece composto da pastrelle di marmo bianco e bardiglio scuro, disposte a losanga Elementi decorativi la decorazione pittorica, riconducibile ai modelli del primo novecento, diffusi in ambito lunigianese, orna la volta ricostruita e le travi che la sostengono. Al centro l'immagine della Madonna del Carmelo, nella prima campata una riproduzione di San Francesco che abbraccia Cristo crocifisso, desunta dal celebre dipinto del Murillo Elementi lignei il portale d'ingresso è un pregevole manufatto ligneo con due specchiature quadrate e due rettangolari rispettivamente sovrapposte al di sopra di una parte basamentale. Le cornici sono rifinite a dentelli mentre le specchiature maggiori presentano un motivo di rombi sovrapposti quelle minori sono finite a punta di diamante Torre campanaria o campanile il campanile si affianca al lato settentrionale della chiesa. Generato dalla base quadrata si eleva al di sopra dell'edificio con due celle sovrapposte aperte da quattro fornici a tutto sesto all'interno di asole rettangolari. I marcadavanzali sono gli unici elementi che distinguono la semplice architettura dell'edificio coperto da una cuspide piramidale ribassata
- Fivizzano (MS)
