la chiesa di San Giacomo Apostolo, già attestata nel secolo XIII, si trova nel piccolo nucleo agricolo di Cotto, situato sulla mezzacosta destra della valle del Rosaro, lungo un tracciato interno che conduceva, da un lato, al passo del Cerreto e, dall’altro, verso la valle del Taverone. Il modesto abitato, con la sua cappella, molto degradata verso la fine del secolo XIX, fu oggetto delle attenzioni del parroco Giacomo Martinelli che volle ristrutturala ricorrendo anche a contributi economici richiesti ai vari paesi del mondo, come recita la lapide commemorativa situata sulla parete della chiesa. Il progetto fu affidato all’ing. Carlo Tonelli divenuto celebre per la realizzazione delle Terme di Equi, il quale concepì un edificio con pianta a croce latina e cupola estradossata, l’unica in Lunigiana dopo quella del duomo di Pontremoli. La costruzione dovette confrontarsi con quanto restava della precedente chiesa che, confrontandola con il catasto leopoldino, oltre ad occupare lo stesso luogo, sembra avere la medesima larghezza della facciata attuale, trasformandone, tuttavia, radicalmente le forme e le proporzioni per poter impostare la cupola ed innalzarla sopra un tamburo cilindrico, ricavato nell’intersezione dei due bracci della croce. La trabeazione dorica con il timpano triangolare della facciata principale si ripete nelle facce esterne del transetto, mentre il ritmo delle finestre, ricavate nel fregio, distribuendosi costantemente, declina la metrica dell’ampio emiciclo absidale. L’insieme di gusto neoclassico, rappresenta un caso unico nell’ambito territoriale della Lunigiana storica Facciata la facciata della chiesa di San Giacomo Apostolo di Cotto presenta una pagina di gusto neoclassico animata da una coppia di paraste binate doriche, rigiranti sugli spigoli, appoggiate su uno stilobate contino, sormontate dalla trabeazione a metope e triglifi chiusa con il frontone triangolare. Le paraste descrivono l’ordine gigante che commisura tutto l’esterno dell’edificio, ripetendo lo stesso schema nei frontoni del transetto. Esse gerarchizzano la struttura portante della fabbrica distinguendola dal paramento contino delle specchiature, in bozze di pietra, con una cornice continua tracciata all’imposta dell’arco, a tutto sesto, disegnato nei due timpani laterali e nel frontone principale, in quest’ultimo si apre un portale in arenaria a cornice continua sormontato da fregio e cornice. Nel fregio della cornice continua, inserite nel disegno delle metope dell’ordine gigante, si trovano le finestre che, cingendo l’ampio emiciclo dell’abside, illuminano l’interno. La cupola estradossata semisferica con la lanterna dalle vetrate policrome, emerge dal nodo del transetto, appoggiata ad un tamburo che il ritmo regolare delle finestre rende armonioso Impianto strutturale l’impianto strutturale è ad aula unica a croce latina, con volte a botte rette, centrato sul nodo quadrato del transetto, rafforzato da pilastri binati rigiranti. La metrica dell’impianto ripete lo stesso modulo, sia nelle proporzioni dell’aula che in quelle del transetto, dove, in corrispondenza del controasse, si realizzano i bracci minori della croce per graduare, attraverso i pennacchi sferici, il passaggio dallo spazio cubico a quello cilindrico del tamburo sul quale appoggia la cupola. L’abside ha come diametro tutta la larghezza dell’aula e si risolve nel semicatino della volta Interno l’interno è di chiara impronta neoclassica riprendendo il tema presente nell’architettura romana e rinascimentale della volta botte retta sostenuta dall’ordine gigante, a trabeazione corinzia, con eleganti capitelli a foglie d’acanto ed elementi (cornici, sottocornici, ovuli, dentelli) declinati con proporzione manualistica. L’effetto monumentale dell’interno è il risultato di una soluzione che l’ing. Tonelli ha adottato impostando l’estradosso della trabeazione interna al di sotto del fregio di quella esterna, ottenendo così la continuità della robusta fascia architettonica destinata a dichiarare il peso delle volte le quali però sono interessate dalle aperture proprio sulla linea dell’imposta che, di norma, dovrebbe essere continua. Non sono presenti altari lungo la navata ma soltanto in corrispondenza delle testate del transetto e del presbiterio Presbiterio il presbiterio, molto ampio e luminoso, è ritmato dalle partitura delle colonne ed ornato con un’ancona lignea di grandi dimensioni che completa il sottostante altare ligneo, a due gradini, dal paliotto dipinto a finto marmo. Sul fondo il semplice disegno della struttura del coro s’inserisce nel più ampio disegno dell’abside a lacunari dipinti con le finestre quadrate in basso che contrastano, anche in questo caso, con la continuità che dovrebbe caratterizzare la potenza muraria dell’emiciclo voltato Struttura la struttura dell’edificio è in muratura portante con tessitura a bozze regolari nelle specchiature della trabeazione esterna. Queste sembrerebbero dichiarare la provenienza medievale dell’edificio preesistente che non sappiamo quanto possa aver condizionato l’opera dell’ing. Tonelli Coperture la copertura dell’edificio è a capanna con manto in lastre, probabilmente in ardesia, nei tratti rettilinei mentre assume la forma conica accompagnando l’andamento dell’emiciclo absidale e la cuopola semisferica è ricoperta di lastre di rame Pavimenti e pavimentazioni il pavimento è realizzato con elementi quadrati di marmo bianco e grigio scuro, disposti a scacchiera Elementi decorativi l’apparato decorativo è stato realizzato nel 1945, come attesta il cartiglio con l’iscrizione dipinta nella controfacciata sopra l’ingresso, e si compone di ornati ed ampie specchiature monocromatiche della gamma degli ocra, soltanto le colonne dell’ordine gigante richiamano il grigio del marmo. Gli ornati descrivono gli elementi architettonici come i lacunari della volta a botte e della cupola oppure ornano, con girali d’acanto, il fregio e le lunette dell’ordine minore che rivela il partito architettonico della parete. Le figure, a parte gli evangelisti dei pennacchi della cupola che sembrano di altra mano, sono ridotte ai putti reggistemma, adornati con nastri recanti i nomi dei paesi del mondo (Egitto, Inghilterra, Spagna, Australia, Francia, Austria, Armenia, Germania, Italia, Santa Sede) che hanno contribuito, con le loro offerte, alla realizzazione della chiesa Elementi lignei il coro ligneo è una semplice struttura addossata alla parete composta di scanni seriali ad un unico ordine Torre campanaria o campanile il campanile, a pianta quadrata, si compone di due moduli sovrapposti con cella campanaria a quattro fornici molto allungati, a tutto sesto, e copertura in cotto a padiglione. E’ evidente che si tratta del campanile dell’edificio precedente, più contenuto in altezza di quello attuale, che con la mole delle sue forme rende la volumetria della torre poco proporzionata
- Fivizzano (MS)