L'imponente edificio barocco è a navata unica rettangolare con sei cappelle, tre per lato, comunicanti. L'edificio è tutto in mattoni a vista e si eleva sulla sommità del colle che domina il paese. Prevale la ricerca della verticalità, attuata con la sovrapposizione di due stretti e alti ordini di lesene e colonne coronati da un frontone triangolare. L'interno è una navata unica e rettangolare, con tre cappelle per ogni lato intercomunicanti, separate da grandi pilastri. Sotto il monumentale altare maggiore, dominato da un grande crocifisso, all'interno di una grande urna lignea scolpita e dorata da Giuseppe Antonio Riva, sono custodite le reliquie e il corpo di S.Giustina, protettrice dei frutti della terra. In quasi tutti gli interventi di rilievo della Parrocchiale (stuccature, dorature, intarsi) operano maestranze luganesi attive alla corte sabauda e in subordine artigiani locali. I grandi affreschi sulla volta sono stati eseguiti nel 1853 e 1858 dai noti pittori torinesi Luigi e Rodolfo Morgari, padre e figlio. L'attuale organo è stato realizzato nel 1866 dai Bussetti di Villanova d'Asti. Tutte le pale d'altare della chiesa, Via Crucis compresa, sono state attribuite al pittore luganese Antonio Sariga e alla sua bottega. pianta L'interno è a navata centrale verso cui si affacciano tre cappelle laterali su ciascun lato. Più precisamente entrando, la prima cappella sulla destra è dedicata all'Addolorata con i Santi Domenico, Giacomo, Giovanni e Anna, unica ad avere un altare in marmo, la seconda alla Vergine del Rosario, la terza a San Giuseppe. Sulla sinistra, sempre procedendo in direzione del presbiterio si trovano nell'ordine le cappelle di San Luigi Gonzaga, del Sacro Cuore e di Santa Caterina. facciata La facciata della chiesa è in mattoni a vista in stile settecentesco, con motivi architettonici che ne sottolineano la verticalità. altare maggiore Fulcro devozionale dello spazio sacro è l'altare maggiore voluto dai fratelli Giovanni e Giacomo Domenico Villa, originariamente unito alle pareti perimetrali da una struttura lignea in cui si aprivano due porte, scomparse nel secondo dopoguerra La mensa dell'altare maggiore, dominato da un grande crocifisso, poggia sull'urna contenente il corpo di Santa Giustina. abside Nell'abside una tela rappresenta l'Immacolata Concezione con San Giorgio, San Pietro e Santa Giustina, commissionata dai fratelli Giovanni e Giacomo Domenico Villa al pittore luganese Antonio Sariga nel 1764. navata centrale Il grande affresco ovale dipinto tra il 1853 e il 1858 sulla navata centrale dai pittori torinesi Rodolfo e Luigi Morgari, si ispira al dogma dell'Immacolata Concezione, proclamato da papa Pio IX nel 1854.
V.Lo Comunale 2 - Andezeno (TO)