La Chiesa di San Giovanni è collocata sulla sommità più alta del paese su solido sperone roccioso ed è preceduta da un’ampia terrazza pavimentata, accessibile da una scalinata in pietra viva, il tutto racchiuso da un robusto parapetto in muratura di pietra. L’organismo strutturale è suddiviso in tre navate con evidente rialzo del claristorio e conseguente facciata a salienti, coperta da stucchi. Le coperture seguono i salienti della facciata. L’interno, strutturato in campate regolari, presenta una navata centrale ampia e spaziosa, delimitata da due file di pilastri in pietra viva, di forma quadrangolare, splendidamente lavorati, con capitello quadro e sormontati da arcate a tutto sesto che separano lo spazio centrale dalle navatelle. Non v’è transetto; il presbiterio è ricavato nell’ultima campata ed è caratterizzato da un altare in marmo policromo e sculture, di fattura settecentesca, ed è delimitato da una balaustra più recente dell’ultimo decennio del XIX secolo. L’abside, a pianta quadrata, è sormontato da un catino poligonale, raccordato alla base tramite pennacchi, ed è notevolmente più alto della navata centrale da cui è separato tramite arco trionfale in muratura e stucchi. Nell’abside è anche collocato il coro ligneo, con la sovrastante icona della «Trasfigurazione», inserita in una ricca cornice in altorilievo. Ad eccezione della facciata, intonacata e dipinta, tutto l’organismo presenta la muratura a vista. Struttura Le strutture in elevazione sono realizzate con muratura a pietrame secondo le migliori regole delle maestranze campane, con andamento a filari o lettiere, poggianti sui muri di contenimento dell’antico fossato del castello, costruito quando Corleto fu elevato a contea da Gisulfo II, ultimo principe di Salerno. Non vi sono particolari murature di contrafforte, né speroni. Pavimenti e pavimentazioni La pavimentazione originaria non esiste più. I restauri seguiti al sisma del 23 novembre 1980 hanno ridato regolarità al calpestio tramite una buona piastrellatura in cotto fatto a mano, con unico residuo originale di un cordolo centrale in pietra scalpellata. Facciata Scompartita da lesene e modanature in stucco, si presenta intonacata e sormontata da semplici cornici di tegole incastonate nel cordolo di coronamento, sia sulle navate minori che sul timpano principale. Notevole è la presenza dei tre portali in pietra locale di fattura settecentesca, poderosi e significativi. Quanto mai strana ed inopportuna è invece la presenza di un rosone completamente occluso al di sotto del timpano. Torre campanaria A fianco dell’abside si eleva la torre campanaria, quadrata, tozza e massiccia, di poco più alta dell’abside, scandita da cornici marcapiano in pietra viva. Elementi decorativi L’altare principale, di tipo post-tridentino, in marmo policromo, di fattura eccellente ed accurata, è tuttavia mortificato dalla presenza di una balaustra composita con elementi marmorei e colonnine prestampate in ghisa. Nell’abside è collocato il coro ligneo con stalli molto semplici, ma arricchiti da elementi decorativi ad intaglio. Di buona fattura sono le stuccature delle pareti, oggi incomplete a causa della rimozione dell’intera soffittatura ad incannucciate, sostituita da un’anonima copertura piana in cartongesso su struttura in alluminio. Del tutto privi di importanza gli altari laterali, anche se pretenziosamente esaltati da stucchi sovrabbondanti. Non vi è più traccia di cantoria, né dell’organo.
V. Castello - Corleto Monforte (SA)