la chiesa di San Giovanni Battista di Pulica si trova sul lato occidentale del borgo a rimodellare l’erto declivio del promontorio affacciato su una sella dipendente dallo spartiacque che separa la piana lunense dal bacino interno della Magra. L’abitato occupa un colle rivolto verso NE affacciato sul torrente Pesciola, utilizzato ancora nel secolo XVIII per trasportare il sale da Massa ad Aulla senza interferire con il territorio della Repubblica di Genova. Alcuni studiosi riconoscono nel toponimo Pullion dell’Anonimo Ravennate, la stazione stradale di un itinerario che conduceva verso la Liguria anche se notizie più certe si hanno a partire dal secolo IX e si intensificano nei secoli successivi quando nel 1211 viene incastellato dai Vescovi di Luni e la chiesa compare nelle Bonifaciane del 1296-97. Del castello non rimangono tracce probabilmente perché, giudicando dalla morfologia del sito, quando cessarono le funzioni strategiche dell’insediamento la chiesa ne prese il posto. Una memoria del Repetti secondo la quale l’abitato fu quasi completamente distrutto dal capitano Rainaldo da Fermo, prima del 1380, anno della sua morte, potrebbe indicare questo passaggio. La chiesa si erge su un alto podio, fiancheggiato a sinistra da un prato, forse utilizzato come cimitero. La domina la mole della robusta torre campanaria archivoltata, raccordata con il muro della facciata e ricostruita sull’allineamento della cinta muraria. L’ingresso è situato sul lato destro ed occupa la prima campata dell’aula in asse con il fonte battesimale ricavato all’interno di un sacello dall’estradosso semicircolare addossato al fianco opposto. Il vano rettangolare, ripartito in tre campate leggibili nel ritmo della trabeazione corinzieggiante è coperto da una volta a botte lunettata che, tramite l’arco trionfale semicircolare si raccorda con il presbiterio, di dimensioni inferiori, addossato alla parete. L’impianto riconducibile a modelli utilizzati nella Lunigiana dei secoli XVII - XVIII, fu modificato ancora dopo il 1771, quando fu aperta la terza cappella di destra per collegare l’oratorio del Santissimo Sacramento iniziato in quella data Facciata la facciata della chiesa di San Giovanni Battista di Pulica è nascosta dal volume di raccordo con la torre campanaria archivoltata della porta di accesso alla parte alta del borgo, verosimilmente occupata dal castello. L’ingresso è collocato nel fianco destro, all’interno di una piccola piazza ed è caratterizzato da un portale con incorniciatura in marmo ad angoli superiori di rinforzo ornati con rosette. Lo sovrasta una nicchia con l’immagine del Battista, delimitata da una bordo rettangolare con inserto di marmo nero sostenuto da una base in arenaria, e sormontato da un fastigio curvilineo inghirlandato, con il monogramma di San Bernardino, riconducibile ai secoli XIX - XX. Nella parte più alta, sotto la gronda dello spiovente destro della copertura si apre la finestra dalla profonda strombatura che illumina la prima campata dell’interno Impianto strutturale l’impianto strutturale è generato da una pianta rettangolare, chiusa da un presbiterio semicircolare intradossato, di larghezza inferiore rispetto all’aula, coperta da una volta a botte lunettata con unghie laterali. Il vano si compone di un modulo rettangolare, lungo circa una volta e mezzo la base minore, ripartito in tre campate irrigidite da catene in ferro trasversali che l’arco trionfale semicircolare coordina con le dimensioni minori del presbiterio, caratterizzato da una finestra mistilinea polilobata in posizione assiale. A sinistra si affianca il volume della sacrestia mentre l’arcata della terza campata destra comunica con l’oratorio della Santissimo Sacramento trapezoidale ad accesso indipendente, iniziato nel 1771. L’andamento NO-SE della pianta si raccorda mediante un volume a base triangolare con quello contrapposto della torre campanaria costruita sopra la porta della cinta fortificata del borgo Interno l’interno è articolato dalla trabeazione corinzieggiante, con capitelli a coppie di foglie rovesciate, abaco ornato con protome di cherubino, parzialmente declinata nei tratti rettilinei dove si aprono le arcate delle cappelle mancando di architrave e fregio. Gli altari laterali, di cui quello a sinistra datato 1781, si dispongono nelle cappelle mediane situate sul controasse dell’impianto. Nella prima arcata sinistra di fronte all’ingresso, ornato da un’edicola dalla trabeazione rettilinea, si trova il fonte battesimale costruito all’interno di un vano addossato alla parete occidentale della chiesa. Sempre da un vano addossato comunicante con la sacrestia si accede al pulpito marmoreo, collocato nella terza campata di sinistra di fronte all’ingresso dell’oratorio. Il fondo si chiude con l’altare maggiore in marmi policromi sovrastato dal movimento ad ombrello delle unghie ravvicinate della volta. La controfacciata cieca è disegnata da una specchiatura tripartita che include il confessionale a muro e la finestra dipinta nella lunetta di testata Presbiterio il presbiterio, sopraelevato di un gradino rispetto all’aula, è contenuto all’interno di un vano composto da un modulo rettangolare, raccordato con l’andamento della curva absidale, diviso in due parti dal pregevole altare in marmo policromo, con tendaggi laterali per l’accesso al coro. La trabeazione dell’aula, declinata per intero a partire dall’arco trionfale, animato dagli ornati corinzieggianti dei capitelli, forma l’imposta della volta curvilinea dalle unghie ravvicinate con lunette dalle finestre alterne. Quella di fondo con la sua forma mistilinea chiude il fondale dell’aula con la nicchia del patrono serrata tra due paraste rivestite come tutte le altre in marmo nero nel secolo XX. Allo stesso modo sono state completate anche le specchiature del presbiterio accostando, a macchia aperta, marmi rossi e rosati con venature suggerite dalla cromia presente nell’altare maggiore Struttura la struttura è in pietra ricoperta da intonaco Coperture la copertura dell’edificio è a capanna, con coppi ed embrici disposti su falde simmetriche. Il presbiterio rettilineo a testata di padiglione è addossato all’estradosso della parete dell’arco trionfale sul colmo della quale s’imposta, ad un livello più alto, la travatura del corpo principale. I corpi addossati dal lato sinistro sono coperti con un’unica falda inclinata Pavimenti e pavimentazioni il pavimento dell’aula è in mattonelle di cemento quadrate chiare e scure disposta con andamento diagonale Elementi decorativi l’apparato decorativo si limita a semplici campiture omogenee chiare con inserimenti violacei, probabilmente dettati dalla cromia dei marmi del presbiterio, nelle unghie, nelle lunette della volta, nell’arco trionfale dove si legge una ghiera a moduli alternati Torre campanaria o campanile il campanile è un robusto volume a base quadrata di pietra in parte a faccia vista, con base ad archivolto, cella campanaria a copertura piana delimitata da una linea marcadavanzale aperta con quattro slanciate bifore. Il disegno preciso dei cantonali, delle ghiere e dei contorni degli archi, eseguiti con manufatti di arenaria con inserti di calcari rosati, trattiene una muratura compatta e ben composta di materiali eterogenei allettati con malta. Dal lato occidentale la tessitura muraria denuncia un rifacimento poco sopra la ghiera lunata in arenaria dell’arco a tutto sesto della porta, appoggiata su mensole sottili dal raccordo a guscio, conci di chiave nei piedritti, comparabile con altri modelli diffusi in area lunense nel Basso Medioevo. Il cambiamento della tessitura muraria suggerisce un rifacimento dell’edificio in epoca tarda probabilmente coevo alla riduzione in volta della chiesa durante i secoli XVII-XVIII. Pregevoli sono il toro marcadavanzale, ripreso nella cornice superiore della cella con le bifore, in parte rimaneggiate per rinforzare il sostegno centrale
- Fosdinovo (MS)