XV - XV (preesistenze intorno) La chiesa di San Giuseppe fu costruita quando ancora quella zona era più campagna che periferia della città, prevedendo l’attuale sviluppo edilizio e demografico. La primitiva chiesetta era chiamata anche “Santa Maria del Portone” poiché prendeva il nome dal “portone” che chiudeva la strada di accesso al centro della città, e che venne demolito nel 1841 per rendere più agevole l’ingresso in città del corteo papale di Gregorio XVI in visita a Jesi. Della precedente chiesetta si hanno notizie fin dal secolo XV, quando doveva essere tenuta dai frati eremiti francescani. Tra il 1510 e il 1513 venne ceduta dal vescovo Ripanti alla arci-confraternita del Buon Gesù. Nella Pinacoteca di Jesi si conserva una bella croce in lamina d’argento dorata e cesellata da Giovanni Battista de Santis nel 1525 appartenuta alla confraternita, nella quale è incisa una immagine della chiesa del “Portone”. 1905 - 1905 (demolizione intero bene) Successivamente la chiesetta, che era di forma circolare, e per questo motivo detta La Rotonda, divenne sede della Confraternita dei falegnami e intitolata a San Giuseppe. Venne poi demolita nel 1905. 1925 - 1929 (costruzione intero bene) Il nome passò quindi all’attuale chiesa e Parrocchia, eretta ufficialmente nel 1932 ma civilmente riconosciuta solo nel 1958, stralciandone il territorio da San Giovanni Battista, Santa Maria del Piano e Santa Lucia. Nel 1925 vi fu la posa della prima pietra voluta dal vescovo Giuseppe Gandolfi, su progetto dell’architetto Giuseppe Gualandi di Bologna, che concepì un edificio in stile neogotico caratterizzato da volte a crociera con costoloni bicromi. Lo stesso motivo decorativo a fasce si ripete sui pilastri compositi. Fu completata nelle sue essenziali strutture nel 1929. Le sue grandiose dimensioni si sono rivelate rispondenti al successivo incremento demografico eccezionale del quartiere. 1929 - 1930 (decorazioni interno) Nel 1929 il decoratore Eugenio Cisterna di Roma, coadiuvato dalla nipote Letizia Giuliani, decora le cappelle laterali di Santa Rita da Cascia e di Santa Teresa del Bambin Gesù, con episodi di vita delle due sante. Le vetrate sono del pittore Giuliani, romano, e sono state eseguite nel 1930. 1977 - 1977 (sepolcro interno) Dal 1977 vi riposano i resti di monsignor Angelo Battistoni che intuì la necessità di questa chiesa e, insieme a monsignor Angelo Cappannini, la volle fortemente. 1979 - 1979 (ristrutturazione locali pastorali) Nel 1979 sono stati eseguiti dei lavori nei locali pastorali, come varianti alla copertura di un terrazzo per ricavarne un corridoio. Si è inoltre effettuata la costruzione dei servizi igienici e la trasformazione d’uso dei locali da adibire ad aule scolastiche. 1986 - 1986 (ampliamento locali pastorali) Risale al 1986 la richiesta di condono, a firma del geometra Montelli Andrea di Jesi, per l'ampliamento di alcuni spazi parrocchiali. 1992 - 1993 (restauro e realizzazione bussola di ingresso e vetrate) Restauro della bussola di ingresso e messa in opera delle nuove vetrate istoriate, queste ultime realizzate da una rinomata ditta di Firenze. I vetri esterni antisfondamento a protezione delle vetrate istoriate sono opera di una ditta di Jesi. 2000 - 2000 (ristrutturazione area esterna) Così come riportato in alcune piastrelle della pavimetazione, nel 2000 sono stati eseguiti i lavori di rifacimento del piazzale antistante la chiesa, con la creazione di uno spazio ampio, moderno, e abbellito con alberi di ulivo. 2009 - 2009 (restauro e consolidamento canonica e locali pertinenze) I lavori di restauro e consolidamento statico della casa canonica e delle pertinenze sono stati eseguiti su progetto e direzione lavori dell'architetto Atos Bracci di Pesaro. E' stata presentata al comune pratica DIA Prot. N.38769 del 27/10/2009. Gli interventi sono stati ultimati il 27/11/2009. 2011 - 2012 (ristrutturazione locali parrocchiali) Tra il 2011 e il 2012 sono stati effettuati dei lavori in alcuni locali parrocchiali e nel salone. Sono stati realizzati a norma i nuovi impianti elettrico, termico, idrico sanitario, rivelazione ed allarme antincendio. Progettazione e direzione lavori sono a firma dell'architetto Atos Bracci di Pesaro, con presentazione di pratica SCIA Protocollo n. 43852 del 15/12/2011 e fine lavori del 15 Aprile 2012.
V. San Giuseppe 25 - Jesi (AN)