La chiesa sorge su un dosso, in località Prato Saiano (o Prato Seiano), che deriva il suo nome da quello della nobile famiglia dei Seiano, che controllava nel Medioevo una parte del Basso Sarca, prima di essere sconfitta nella "battaglia del Bruttagosto" del 1267 e scomparire di scena. Eretta nel biennio 1913-1914 grazie al contributo materiale ed economico dei fedeli, venne dedicata a Sant'Isidoro, patrono delle attività agricole. Presenta facciata a capanna con portale a tutto sesto sormontato da oculo e sulle fiancate due ingressi laterali, uno per lato. Il campanile è sul lato destro, presso l'abside, con quattro bifore sulla cella campanaria e cornici a incasso profilate da archetti. L'interno a navata unica è concluso da abside semicircolare elevata di un gradino. Di proprietà del Comune di Arco, è officiata ogni domenica. Pianta Pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; abside semicircolare. Facciata Facciata a capanna con portale a tutto sesto sormontato da oculo; finiture a intonaco tinteggiato; lapide commemorativa in pietra murata sulla destra. Prospetti Fiancate lisce, caratterizzate ognuna da due monofore e un ingresso laterale, preceduto da un gradino basso; lungo la fiancata sinistra emerge il volume della sacrestia. Zoccolo perimetrale rivestito di mattonelle bicolori bianche e rosa in pietra calcarea, disposte a scacchiera. Campanile Torre a pianta quadrangolare intonacata e tinteggiata, ingentilita da cornici a incasso profilate da archetti pensili sul lato superiore e caratterizzata a mezza altezza da una piccola monofora per lato. Cella campanaria illuminata da bifore a tutto sesto divise da pilastri; cornicione superiore modanato. Copertura piramidale sormontata da globo e croce a terminazioni trilobate. Struttura Strutture portanti verticali in muratura in pietrame; strutture di orizzontamento: navata con orditura a due spioventi in legno; abside con orditura complessa, a due spioventi e radiale, sempre in legno. Coperture Manto di copertura in coppi per la navata e in lamiera metallica per l'abside e il campanile. Interni Interno a navata unica; un gradino separa questa dall'abside, preceduta da un'arcata a pieno centro e illuminata da due finestre a lunetta. Finiture a intonaco tinteggiato. Le vetrate sono opera di Angelo Lanfranchi (Carmelo delle Laste) del 1998. Pavimenti e pavimentazioni Pavimento della navata a mattonelle in cemento con rosette, disposte a scacchiera; nell'abside simili mattonelle disposte in corsi ortogonali formano motivi a croce e rosette stilizzate.
- Arco (TN)