IX - 1146 (preesistenze intorno) Una prima chiesa di San Lorenzo è menzionata nel 1146. Tracce di un edificio triabsidato, orientato a sud, risalente al IX-XI secolo e probabilmente identificabile con tale chiesa sono state rinvenute lungo il perimetro meridionale della chiesa attuale durante l'ultima campagna di scavo (1995-1998). La critica ipotizza che l'abbandono della chiesa antica e la necessità di rifondarne una nuova furono determinati dal terribile terremoto del 1117, che causò molte distruzioni nel nord Italia e in Baviera. Le analisi archeologiche hanno rivelato che il sito era abitato fin dal I-II secolo. 1166 - 1183 (costruzione intero bene) La chiesa e il monastero di San Lorenzo vennero fondati dai monaci benedettini giunti a Trento nel 1146 dall'abazia di Vallalta (Bergamo) su chiamata del principe vescovo Altemanno. La costruzione della chiesa e del complesso monastico si colloca tradizionalmente tra il 1166 e il 1183. 1176 - 1177 (menzione carattere generale) La chiesa "nova" di San Lorenzo a Trento è documentata dal 1176. In un documento datato all'anno successivo la chiesa è definita in costruzione. XIII - XIII (ampliamento intero bene) La chiesa fu sopraelevata nel corso del XIII secolo. 1226 - 1231 (danneggiamenti carattere generale) Nel 1226 la chiesa e il monastero di San Lorenzo furono danneggiati da un incendio, cui seguì un'inondazione nel 1231. 1234 - 1234 (passaggio di proprietà intero bene) Nel 1234, a causa delle gravi difficoltà economiche del monastero benedettino, chiesa e convento furono venduti ai domenicani. I monaci benedettini si trasferirono quindi presso Sant'Apollinare. XVI - XVI (costruzione cappella della Madonna del Rosario) Attorno alla metà del XVI secolo lungo il lato nord della chiesa fu edificata la cappella del Rosario. La cappella, di cui rimangono solo alcuni lacerti dei muri perimetrali, aveva forme gotiche ed era sede dell'omonima confraternita. XVII - XVII (costruzione campanile) Il campanile fu costruito verso la fine del XVII secolo. 1640 - 1640 (decorazione cappella della Madonna del Rosario) La cappella della Madonna del Rosario venne decorata dal pittore Elia Naurizio nel 1640 su commissione del Consiglio cittadino, che in occasione della peste del 1630 aveva fatto voto di costruire un "sacellum" dedicato alla Vergine del Rosario presso la chiesa di San Lorenzo. 1672 - 1683 (costruzione cappella di San Pio V) Nella seconda metà del XVII secolo il principe vescovo di Trento Francesco Alberti Poia fece costruire una cappella dedicata al beato Pio V (canonizzato nel 1712) che sorgeva sul lato nord della navata, accanto a quella dedicata alla Madonna del Rosario. I lavori di edificazione condotti da Antonio Sola e tradizionalmente datati al 1681, si possono collocare tra il 1672, anno della beatificazione del pontefice, e il 1678, anno in cui si registra il saldo del pagamento per la decorazione a stucco eseguita da Rinaldo Visetti. Negli anni successivi la cappella venne fornita di dipinti e di un altare marmoreo. La consacrazione seguì nel 1683. 1703 - 1703 (danneggiamento intero bene) Nel 1703, durante la guerra di successione spagnola, le truppe del generale francese Vendôme che assediavano Trento, impossibilitate ad entrare in città poiché il ponte di San Lorenzo era stato distrutto, misero a ferro e fuoco la campagna circostante e anche il monastero domenicano, isolato sulla sponda destra dell'Adige. 1778 - 1778 (soppressione carattere generale) Nel 1778, in seguito alla soppressione dell'ordine domenicano, i frati furono costretti ad abbandonare il convento e la chiesa. 1782 - 1782 (variazione d'uso intorno) Nel 1782, per volontà del principe vescovo di Trento Pietro Vigilio Thun, il convento fu adibito a casa di correzione. 1826 - 1918 (passaggio di proprietà intero bene) Nel 1826 il vescovo di Trento Fancesco Saverio Luschin cedette il convento e la chiesa al municipio di Trento. Da quel momento e fino alla fine dellla prima guerra mondiale le strutture furono adibite prima a ricovero, poi a lazzaretto e infine a caserma con annesso magazzino militare. Funzionalmente a tali mutamenti d'uso, la basilica subì degli interventi assai invasivi che ne mutarono definitivamente l'aspetto. Il piano originario venne interrato per un'altezza di circa tre metri e lo spazio interno venne tagliato in altezza da un solaio. La facciata fu privata del protiro, al di sopra del quale furono aperte un'apertura carraia e una finestra a lunetta. Anche l'abside centrale fu sventrata per ottenere un comodo accesso da est. In seguito a tali interventi anche le due cappelle laterali subirono notevoli danni. 1853 - 1859 (costruzione ferrovia carattere generale) Tra il 1853 e il 1859 venne costruita la linea ferroviaria del Brennero progettata dall'ingegnere Luigi Negrelli, il cui tracciato lambisce tutt'ora il sagrato della chiesa. 1858 - 1858 (deviazione corso fluviale carattere generale) Nel 1858 vennero eseguiti dei lavori di sistemazione del corso del fiume Adige, che consistettero nell'eliminazione dell'ampia ansa che separava il monastero dalla città. In seguito a tale intervento la chiesa e il monastero furono progressivamente inglobati nel tessuto urbano di Trento. 1882 - 1882 (alluvione carattere generale) Chiesa e convento vennero sommersi dalle acque durante l'alluvione dell'Adige del 1882. 1919 - XX (restauro intero bene) Nel 1919 l'architetto Giorgio Wenter Marini fu incaricato dalla locale soprintendenza per i restauri dell'antica abazia. Gli interventi, che si protrassero con fasi alterne fino alla metà del XX secolo, riguardarono la demolizione del solaio intermedio introdotto nel corso del XIX secolo, l'abbassamento della quota delle navate fino a quella originale e del terreno circostante, lo scoprimento di strutture sepolte nel terrapieno. A questo seguirono lavori di consolidamento e ripristino delle strutture murarie, nonché il tamponamento della facciata. 1933 - 1933 (demolizione intorno) Verso il 1933 il convento di San Lorenzo fu demolito per lasciare il posto alla nuova casa della Gioventù Italiana del Littorio, progettata da Guido Segalla. 1934 - 1936 (costruzione stazione ferroviaria intorno) Tra il 1934 e il 1936 nelle immediate vicinanze della chiesa sorse il nuovo complesso ferroviario della stazione di Trento, progettato dall'architetto Angiolo Mazzoni. 1943 - 1945 (distruzione intero bene) I bombardamenti aerei del 1943-1945 causarono il danneggiamento dell'abside e la distruzione della cella del campanile. Anche le rimanenti strutture delle cappelle laterali di San Pio V e della Madonna del Rosario furono danneggiate. 1945 - 1953 (restauro intero bene) La chiesa fu restaurata tra il 1954 e il 1953. 1953 - 1956 (demolizione intorno) La casa della GIL, addossata al muro meridionale della chiesa dove un tempo sorgevano le strutture del monastero di San Lorenzo, venne demolita tra il 1953 e il 1956 per fare largo alla nuova stazione delle autocorriere. 1955 - 1955 (riapertura al culto intero bene) La chiesa di San Lorenzo fu restituita al culto nel 1955. 1956 - 1956 (costruzione stazione autocorriere intorno) Sull'area un tempo occupata dal convento e dal chiostro del monastero di San Lorenzo e quindi dalla casa Balilla nel 1956 fu costruita la stazione delle autocorriere, progettata dall'architetto Carlo Keller. In seguito a tale intervento la chiesa si trovò ad essere incuneata tra la linea ferroviaria del Brennero e le relative strutture dell'areale di Trento, la stazione delle autocorriere e via Andrea Pozzo, divenuta nel nuovo assetto urbanistico, la via principale di accesso alla città da nord. 1966 - 1966 (alluvione carattere generale) Durante l'alluvione dell'Adige del 1966 la chiesa fu inondata d'acqua per un'altezza di circa tre metri. 1995 - 1998 (restauro intero bene) La chiesa è stata interamente restaurata tra il 1995 e il 1998. Oltre alle tradizionali opere di consolidamento e pulitura delle strutture, la chiesa è stata oggetto di scavi archeologici che hanno rivelato la presenza stratificata di strutture più antiche.
V. Andrea Pozzo - Trento (TN)