Chiesa di S.Lorenzo Diacono e Martire

V. F.lli Cervi 134 - Lusia Vedi la mappa

Informazioni

1123 - 1410 (preesistenze intorno) Un riferimento all'antica chiesa troviamo per la prima volta nel 1123 tra le donazioni fatte da papa Callisto II a Litaldo, abate della Vangadizza: "Villa Cavazana cum Ecclesia Sancti Laurenti", la parrocchia nei secoli successivi sarà infatti sempre sotto la giurisdizione della Vangadizza. Nel 1410 un certo Domenico donò il terreno su cui è costruita la chiesa, come possiamo dedurre dalla lapide infissa nella parete esterna della fiancata destra. 1564 - 1793 (costruzione intero bene) La prima visita pastorale dopo il concilio di Trento fu quella nel 1564 di mons. Giulio Canani, vescovo di Adria, che trovò una chiesa appena costruita dalle fondamenta, con sei altari: maggiore, Santissimo, Crocefisso, B.V. Maria, S. Lucia e S. Sebastiano, ben fornita di suppellettili, con fonte battesimale e campanile. Seguirono altre visite importanti come quella di mons. Lorenzo Laureti, vescovo di Adria (1592) eppoi le visite di abati della Vangadizza e di loro vicari. Nella visita del 1631 sono documentati cinque altari, il battistero ed il cimitero nei pressi della chiesa. Nel 1793 il vescovo di Adria mons. Arnaldo Speroni si recò a Cavazzana, passata sotto la sua giurisdizione ecclesiastica, dopo che nel settembre dell'anno precedente il Senato Veneto aveva decretato la soppressione della Vangadizza. 1796 - 1923 (ricostruzione intero bene) Sul finire del '700 la chiesa di S. Lorenzo presentava evidenti segni di degrado, si decise pertanto di demolirla e ricostruirla. I parrocchiani affidarono l'operazione a don Francesco Baccari, architetto lendinarese, dell'ordine dei Lazzaristi, che costruì un edificio di gusto neoclassico, a tre navate, la centrale più ampia delle laterali si conclude nel presbiterio col coro. Cinque gli altari in marmi pregiati, furono inoltre salvati alcuni elementi artistici della fabbrica precedente: la lapide con stemma dei Cattaneo (1410), la lastra tombale di Galeazzo da Milano (1533), la lapide sepolcrale con busto del parroco G.V. Lorenzoni (1705) e due importanti pale di Angelo Trevisan (1709). Il campanile, sempre del Baccari, fu inserito nella muratura perimetrale esterna destra della chiesa. Un secolo dopo venne rifatta la facciata (1893) come ricorda una lapide murata a parete. Nel 1923 avvenne la cerimonia di consacrazione della chiesa alla presenza del vescovo Anselmo Rizzi.

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