All'esterno, la chiesa appare molto semplice: La facciata, incassata fra gli ultimi palazzi di via San Martino della Battaglia prima dell'incrocio con corso Zanardelli, è rettangolare, molto stretta e di forte sviluppo verticale. Il perimetro è delimitato da una spessa fascia aggettante, priva di modanature, che corre lungo i lati e a livello della trabeazione. Corona il prospetto un frontone triangolare entro il quale campeggia l'iscrizione JHS. Il portale d'ingresso, abbellito da una semplice cornice modanata, è sovrastato da una formella rettangolare in pietra di Botticino, opera del 1934 dello scultore bresciano Angelo Righetti sormontata a sua volta da un grande finestrone a lunetta. L'interno della chiesa è preceduto da un vestibolo rettangolare con scalinata, residuo del taglio dell'antica abside e ricavato per collegare il livello interno, più alto, a quello della strada, più basso. Sulle pareti sono murate due lapidi marmoree: la prima allude alla fondazione della chiesa, ricordando l'intervento dei Padri Gesuiti nel restauro novecentesco della facciata, mentre la seconda fa riferimento invece ai Padri Carmelitani che, raccogliendo l'eredità dei Gesuiti, hanno proseguito i lavori di abbellimento per onorare la memoria di Giuseppe Tovini e di Papa Paolo VI, che da giovane sostava qui in preghiera. All'interno, l'ampia aula circolare è caratterizzata dalla coperturaa cupola, e si dilata in corrispondenza dell'altare maggiore e degli altari laterali per assumere una pianta a croce. L'altare maggiore, fra l'altro, sorge oggi in corrispondenza dell'antico ingresso. Le pareti sono decorate da una serie di lesene di ordine corinzio che reggono una trabeazione, sulla quale si imposta la cupola di copertura e le volte a botte che coprono i bracci. Elementi decorativi Nei punti di raccordo fra i quattro bracci della pianta centrale, quattro nicchie circolari ospitano due confessionali verso il vestibolo e due pulpiti verso il presbiterio. Sopra le nicchie, nei pennacchi della cupola, campeggiano quattro importanti affreschi dell'artista francese Luigi Vernansaal raffiguranti, partendo dall'affresco a destra del vestibolo e procedendo in senso antiorario, l'Offerta di Abimelech, il Sogno di Giacobbe, il Sacrificio di Isacco e la Visita degli angeli ad Abramo. La cupola è ornata da figure angeliche di Giuseppe Ronchi, mentre nelle vetrate sono presenti richiami al tema mariano. All'altare maggiore è presente un'ancona marmorea che accoglie nella nicchia centrale una statua ottocentesca della Madonna e, nei comparti laterali, l'Angelo annunciante e la Vergine Annunciata. Il presbiterio è coperto da un'ulteriore, piccola cupola, decorata da figure angeliche dipinte nuovamente da Giuseppe Ronchi, mentre nella lunetta è posto un affresco di Luigi Campini con San Luca che ritrae la Madonna. Impianto strutturale La chiesa si presenta con una navata quadrangolare, la quale si espande per l'innesto dei vani laterlai degli altari e dell'ingresso, cosi' da assumere pianta a croce. Al centro la copertura è caratterizzata dalla presenza di una cupola posta su tamburo, dotato di otto finestre. La muratura è composta da pietre squadrate e mattoni, nelle parti struttturali, mentre da ciottoli e mattoni nelle tamponature; sono presenti anche alcuni elementi in acciaio che ne consolidano la struttura.
V. S. Martino della Battaglia 4 - Brescia (BS)