la chiesa di Santa Lucia di Collecchia si trova sul margine orientale dell’antico castello costruito nel 1188 dal vescovo di Luni Pietro e da Guido dei Bianchi di Erberia, su un contrafforte del monte Carlisciaro, struttura orografica situata tre le valli dell’Aulella e del torrente Arcinasso. L’edificio con l’abside cilindrica fiancheggiata dalla robusta torre campanaria, rivolta ad oriente, affaccia su un ampio sagrato ornato di cipressi. Il semplice prospetto a capanna è ornato con un portale in arenaria di pregevole fattura riconducibile ai modelli diffusi nella Lunigiana orientale nel secolo XVIII. L’interno ad aula unica ripartito in tre campate presenta una proporzionata declinazione degli elementi architettonici, commisurati da una trabeazione corinzieggiante purtroppo alterata dal crollo delle volte durante il sisma del 1920. Sulla parete rettilinea del coro sopra l’altare moderno si trova un’edicola trilobata, sormontata da un fastigio curvilineo, riconducibile a modelli quattrocenteschi con l’immagine marmorea di Santa Lucia. Il volume armonioso dell’abside privo di aperture lascia scorgere una monofora tamponata dell’antica cappella dipendente dalla pieve di Soliera e suggerisce un diverso orientamento dell’edificio Facciata la facciata della chiesa di Santa Lucia di Collecchia è a capanna intonacata, con due paraste laterali prive della parte inferiore, poste a sostegno di una modesta cornice. Sull’asse principale si allineano il portale, la finestra rettangolare e la nicchia con l’immagine della patrona. Il portale in arenaria del tipo “fivizzanese” presenta una doppia incorniciatura con angoli di rinforzo superiori, il fregio ornato con festoni floreali e baccellature, simmetrici rispetto ad una protome femminile, il frontone curvilineo aperto, a valva di conchiglia, con cartiglio ed iscrizione, molto rovinata, ma datata, probabilmente 1789 abside l’abside fiancheggiata dalla robusta torre campanaria a base quadrata presenta una struttura cilindrica di notevole impatto, accentuata dallo sbancamento realizzato per costruire la nuova strada d’accesso al borgo. Il volume ben costruito, fondato su un livello basamentale, sviluppa quattro segmenti strutturali ben definiti dagli allineamenti delle buche pontarie, a metà dei primi due si nota una monofora medievale tamponata ed inglobata nel disegno dell’abside. La posizione non assiale rispetto al vano interno e la sporgenza della curva rispetto alla linea determinata dal muro perimetrale sinistro dell’edificio, richiamano la struttura dell’antica cappella dipendente dalla pieve di Soliera e suggeriscono un diverso orientamento dell’aula Impianto strutturale l’impianto strutturale è generato da una pianta rettangolare con la lunghezza circa il doppio della larghezza. Le pareti sono irrigidite da paraste che ripartiscono lo spazio in tre campate, l’ultima, adiacente al presbiterio, modula la riduzione della larghezza del vano restringendosi in corrispondenza del telaio che precede il coro. L’impianto originariamente coperto da volte a vela, irrigidite da arcate trasversali, a seguito del sisma del 1920 è stato ricoperto da un solaio piano, sostenuto da telai con travi appoggiate sul muro perimetrale, spiccato dal piano di allettamento delle volte. L’ampiezza delle campate ha determinato un raddoppio della struttura di sostegno del nuovo solaio inserendo una trave rompitratta in posizione intermedia Interno l’aula si configura come uno spazio regolare unitario, preceduto dal portico della cantoria, elegante struttura in muratura dal parapetto curvilineo ornato con balaustri, collegata all’aula mediante ariose arcate tra loro gerarchizzate. A sinistra si trova il fonte battesimale mentre i confessionali in muratura sono stati realizzati occupando il restante spazio della prima campata. Due altari minori dalle forme settecentesche in stucco policromo, di buona fattura, con il disegno coordinato con il disegno delle pareti, occupano lo spazio della terza campata che precede il presbiterio lasciando libera quella centrale. La metrica della trabeazione declina tutti gli elementi strutturali ispirandosi liberamente a temi dell’ordine corinzio. Si chiude sulla parete del coro, con un motivo semicircolare, fregiato dal cartiglio recante l’immagine dello Spirito Santo, in forma di colomba, che mette in risalto la sottostante edicola goticheggiante con l’immagine di Santa Lucia Presbiterio il presbiterio si compone di una campata di servizio più il coro dalla parete di fondo rettilinea, raccordata con elementi curvilinei alle pareti del vano. Al centro l’altare maggiore, ricostruito in forme moderne dopo il sisma del 1920, è dominato dall’edicola trilobata a sesto acuto, con fastigio curvilineo, che contiene l’immagine della patrona Struttura la struttura è in pietra di varie pezzature intonacata nelle facciate e nei fianchi, lasciata a faccia vista nella parte absidale, mostra elementi eterogenei allettati su filari con abbondante malta Coperture la copertura dell’aula è a doppio spiovente in coppi ed embrici sostenuti da struttura lignea Pavimenti e pavimentazioni il pavimento dell’aula è in marmo chiaro con fascia centrale in granito rosso tra bande laterali scure Elementi decorativi l’apparato decorativo della chiesa presenta ampie campiture monocromatiche di colore caldo con ornati in corrispondenza delle modanature architettoniche Torre campanaria o campanile la torre campanaria, a base quadrata, è costituita da una robusto prisma basamentale a scarpa sormontato da un elemento centrale che si sviluppa in altezza per una misura doppia, fino al marcapiano della cella campanaria intonacata aperta con quattro fornici a tutto sesto. Una cuspide piramidale a base esagonale intonacata, sormontata dalla croce, chiude l’organismo architettonico delle torre
Collecchia - Fivizzano (MS)