L'assetto odierno della chiesa si deve a una ricostruzione tardo cinquecentesca. Un intervento di restauro è stato effettuato tra il 2004 e il 2006. Il prospetto principale è un corpo unico, simmetrico, inscrivibile in un rettangolo. Il paramento a vista è in di pietrame misto a prevalenza di pietre arrotondate a ricorsi irregolari. I cantonali sono rinforzati da ammorsamenti realizzati con blocchi di pietra grossolanamente squadrata. Il portale d'ingresso è collocato sull'asse centrale e consta di piedritti in conci squadrati di materiale lapideo a sostegno di un architrave monolitico della stessa materia. All'altezza di gronda vi sono cornici aggettanti in guisa di capitelli di ideali paraste angolari le quali sottendono un marcapiano in mattoni. Tangente a questo, nella porzione inferiore, è collocato un piccolo rosone con cornice laterizia. Al di sopra del marcapiano la facciata riduce la propria larghezza per mezzo di raccordi realizzati da cortine murarie di figura semicircolare. Le porzioni di raccordo connettono al settore centrale rettangolare che si eleva oltre le linee di gronda, incorniciato da mattoni, con dentelli sul lato superiore, al confine con la vela di coronamento in mattoni dal perimetro mistilineo -formata da una base rettangolare schiacciata dai lati sghembi e convergenti e da un timpano di larga base sovrapposto- che ne decide l'attacco al cielo. All'interno, quasi appoggiata alla base, una croce intonacata formata dalla giustapposizione di due rettangoli. Il campanile sorge in corrispondenza dell'innesto dell'aula con il catino absidale. È un setto a un fornice in pietre squadrate in cui si colloca la campana. Al di sopra del fornice vi è una cornice dentellata marcapiano da cui parte la cortina muraria, traforata da un fornice minore e a conclusione cuspidata. Lo spazio interno è unico e scandito da capriate lignee. Un ampio fornice funge da diaframma presbiterale. L'ambiente termina con un volume semicilindrico generato dall'abside coperta da calotta emisferica, su cui si aprono, nello spessore murario, fori ovoidali. Coppie di monofore sono disposte su ciascun muro d'ambito longitudinale. Pianta La pianta rettangolare ad andamento longitudinale disegna una nave unica con terminazione absidale di perimetro semicircolare. In questo spazio elevato di un'alzata è posto l'altare. Coperture La navata unica è coperta con un tetto a due falde sorretto da capriate lignee, le quali supportano gli orditi secondari e terziari e la superficie di falda di pianelle di mattoni. Calotta emisferica per l'abside la cui spinta in corrispondenza del diametro è contrastata dall'inserimento di un tirante. Manto di copertura in coppi. Pavimenti e pavimentazioni Pavimentazione a moduli rettangolari in marmo con posa a giunti sfalsati. Due fasce in contrasto cromatico disegnano un tappeto centrale. Elementi decorativi Sulle murature longitudinali d'ambito l'attuale intonaco lascia emergere ampie porzioni degli originali affreschi. Impianto strutturale L'impianto strutturale è in muratura portante in pietra, misto di pietre e materiale laterizio a ricorsi irregolari, con prevalenza di pietre arrotondate. In facciata i cantonali garantiscono il giusto ammorsamento. La copertura è sostenuta dal sistema delle capriate lignee che evitano spinte sulle murature portanti d'ambito mentre sull'arco diaframmale un tirante riporta le forze in equilibrio. Scale Un'alzata per il presbiterio, una successiva per l'altare. Piano di area pressoché semicircolare dal diametro ampio tanto quanto la facciata di pietrame tessuto ad opus incertum.
- Teramo (TE)