la monumentale chiesa di Cagli con i suoi 54 metri di lunghezza rientra tra le grandi cattedrali marchigiane. Presenta una facciata a spioventi incompleta, segnata da monofore tamponate e tracce di lesene appartenenti alla fiancata del precedente duomo medievale. Sul paramento in pietra bianca si stagliano le cornici scolpite di due portali architravati e di un finestrone rettangolare. Al lato destro della facciata è addossato il tozzo campanile con cella ottagonale in mattoni e cupolino a spicchi. L'interno ha un impianto basilicale a tre navate, comunicanti tramite arcate a tutto sesto. Le navate laterali si aprono a loro volta in cappelle dotate di altari e opere artistiche di rilievo. Un ordine corinzio di lesene con trabeazione costituisce la salda intelaiatura decorativa su cui si impostano le volte a botte di copertura. All'incrocio tra navata centrale e transetto ha origine una cupola ottagonale dipinta con l'immagine dell'Assunta e illuminata da lunette finestrate. Dal braccio sinistro del transetto si accede alla cappella del Santissimo Sacramento; la porta del braccio destro, sormontata da un coro ligneo ottocentesco, conduce alla sacrestia e all'aula capitolare. L'abside è dominata al centro dal maestoso altare maggiore in marmi policromi e dal retrostante coro ligneo che si estende lungo il perimetro semicircolare della parete di fondo. Sotto la mensa dell'altare maggiore è deposto il corpo di San Vittore martire vestito da soldato. Struttura la chiesa ha struttura muraria continua in pietra e mattoni a vista. Elementi decorativi tra le opere di rilievo della navata sinistra registriamo l'Annunciazione attribuita alla bottega del Barocci, copia della pala omonima della Pinacoteca Vaticana dipinta proprio dal Maestro urbinate. Nel timpano dell'altare il Padre Eterno è opera giovanile del Lapis. L'altare della Concezione reca un frammento di affresco dell'antico duomo raffigurante l'Immacolata Concezione, probabilmente di Giuliano Persciutti di Fano. L'altare di San Liborio presenta una pala raffigurante il vescovo eseguita da Giulio Cesare Begni di Pesaro nel '600. Il fonte battesimale è sormontato da un baldacchino raggiato in legno dorato con cherubini e un olio su tela che rappresenta il Battesimo di Cristo. In controfacciata sul lato sinistro della porta minore si intravede una porzione di affresco di un altare laterale dell'antico duomo, probabilmente opera di Raffaellino del Colle. Elementi decorativi la navata destra ospita il monumento funebre dedicato a Sante Mochi, lapicida della città, che collaborò alla realizzazione del Vittoriano a Roma. Nella prima cappella ammiriamo una grande statua raffigurante San Pietro sul trono, realizzata in stucco con effetto bronzeo nel 1770 da autore ignoto. Nell'altare della seconda cappella è stata collocata la pala con la Morte di Sant'Andrea Avellino (1758), opera di Gaetano Lapis. Nell'altare marmoreo della terza cappella è la pala commissionata a Sebastiano Conca raffigurante la Madonna col Bambino che appare a Santa Teresa. L'altare del Crocifisso della cappella seguente proviene dall'antico duomo e si presenta chiuso da due sportelli dipinti con i simboli della passione, entro cui è collocato il Crocifisso in legno a grandezza naturale, che fino al 1579 era situato nell'altare maggiore. Nell'ultima cappella della navata l'altare eretto nel 1650 presenta la pala raffigurante Sant'Emidio che indica la città di Cagli. Cappella la cappella del Ss. Sacramento, realizzata nel 1744 su disegno di Anton Francesco Berardi, è separata dal transetto da un cancello di ferro con sopra lo stemma del Santissimo Sacramento. L'altare è sovrastato da una grande raggiera in stucco dorato con nuvole e angeli argentati, con al centro la colomba dello Spirito Santo. Il tabernacolo è in marmi policromi, privo delle statuette che l'ornavano originariamente. Alle pareti della cappella sono collocati la Comunione degli Apostoli e la Caduta della Manna, entrambi realizzati dal pittore cagliese Gaetano Lapis. Elementi decorativi il braccio destro del transetto è caratterizzato dall'altare realizzato in marmi policromi da Giovanni Fabbri di Sant'Ippolito nel 1756. Nel timpano dell'altare sono poste le statue in stucco della Fede e della Carità dello scultore bolognese Carlo Sarti. Nella grande pala sono raffigurati in primo piano San Geronzio genuflesso, San Martino vescovo, l'arcangelo Michele, la Madonna col Bambino, San Giovanni Battista, San Gaetano da Thiene. Sopra la porta che dà accesso alla sacrestia e all'aula capitolare è stato collocato l'organo firmato "N. Morettini Perus", del 1889. Elementi decorativi l'abside, con il grande ornato marmoreo del 1805 con raggiera dorata, ha al centro l'immagine della Madonna delle Grazie, frammento di affresco di inizio '400. Nell'ultimo quarto del Settecento vennero dipinti dal pittore Fabieni i Quattro Evangelisti racchiusi entro grandi nicchie e gli Apostoli al sepolcro della Vergine. Nei pennacchi del catino sono i dipinti di San Michele Arcangelo, San Giovanni Battista, San Martino Vescovo e San Geronzio. Al centro del catino della crociera è l'Assunta. Sotto la mensa dell'altare maggiore, ricostruito nel 1804, è stato deposto il corpo di San Vittore martire vestito da soldato. Nel braccio sinistro del transetto è stato realizzato nel 1791 un altare in polveri di marmo di Serafino Rosetti con le statue della Speranza e della Fortezza; la pala d'altare, dipinta nel 1695 dal Cavaliere Rosini da Siena, raffigura la Madonna col Bambino, San Pietro e San Giovanni Battista. Portale sul fianco sinistro della basilica è presente un elaborato portale gotico, testimonianza del vecchio edificio quattrocentesco. La strombatura è scolpita con colonnine e volute fitomorfe. La lunetta fu dipinta nel Seicento con l'immagine della Madonna in trono col Bambino e i Santi Michele Arcangelo e Geronzio. Sul fianco destro sono ancora visibili le tracce della tettoia su mensole che in antico proteggeva il portale.
V. Fonte del Duomo - Cagli (PU)