V - V (preesistenze intero bene) Si ignora l'epoca di fondazione della chiesa di Santa Maria Assunta, ricordata dalle fonti come pieve ab immemorabili. Gli scavi archeologici condotti nel 1990 hanno però messo in luce le fondazioni di un edificio sacro absidato risalente al V secolo. VIII - X (preesistenze intero bene) Le indagini archeologiche hanno permesso di appurare che il piccolo sacello paleocristiano fu ampliato in epoca carolingia (VIII-X secolo) con la costruzione di due absidi laterali e di una nuova navata, successivamente ripartita in tre navi. In questo stesso periodo il presbiterio fu sopraelevato su una predella. XII - XIII (preesistenze intero bene) I rilevamenti degli scavi archeologici hanno evidenziato che in epoca romanica (XII-XIII secolo) il tempio medievale fu ridotto di una navata, con conseguente trasformazione del colonnato settentrionale in un nuovo muro perimetrale. Tale intervento si ritiene eseguito in seguito a un incendio. Nella stessa epoca il presbiterio fu ribassato a livello delle navate. 1202/04/19 - 1202/04/19 (menzione carattere generale) La prima menzione dell'edificio si riscontra nella carta di regola del 19 aprile 1202, i cui estensori si riunirono "in Civicane ante ecclesiam Sanctae Mariae". 1513 - 1545 (origine della devozione per la Madonna miracolosa carattere generale) La fama del piccolo borgo di Civezzano, situato poco lontano da Trento lungo la via che attraverso la Valsugana portava a Venezia, crebbe moltissimo all'inizio del XVI secolo, in quanto la sua chiesa custodiva un'immagine miracolosa della Madonna, che attirava pellegrini provenienti da ogni parte del principato vescovile. La pieve di Civezzano è ricordata nei diari del segretario del Concilio di Trento, Agnolo Massarelli, che nel 1545 a tal proposito riferisce che "Sono 32 anni, che incominciò la gloriosa Madonna ad operare miracoli in detto luoco, l'origine dei quali, per esser longo, non la porrò". 1522 - 1533/08/10 (avvio lavori di ricostruzione intero bene) Il tempio medievale ormai cadente e insufficiente a reggere il flusso dei pellegrini attirati dalla Madonna miracolosa fu completamente ricostruito su iniziativa del principe vescovo Bernardo Clesio. L'epoca dell'apertura del cantiere viene genericamente collocata tra il 1531 e il 1533, ma alcuni storici locali ritengono di dover retrodatare l'avvio dei lavori al 1522, anno in cui è attestata la presenza a Civezzano di Alessio Longhi, scultore e architetto di primissimo piano nel panorama artistico trentino del tempo. Secondo gli stessi studiosi, i lavori di Santa Maria Assunta sarebbero stati ritardati dagli intensi impegni lavorativi del Longhi nei cantieri cittadini del Magno Palazzo clesiano e di Palazzo Tabarelli, nonché per il verificarsi della rivolta contadina del 1525. La costruzione era certamente in corso nell'agosto del 1533, come attestato da una lettera del Clesio, in cui si fa riferimento al cantiere della pieve. Il campanile è ritenuto coevo al resto della fabbrica. 1533/10/08 - 1534/11/12 (lettere di Bernardo Cles carattere generale) L'interesse del principe vescovo Bernardo Cles per il cantiere civezzanese è documentato da due lettere, nelle quali si fa riferimento alla costruzione in corso. Con la prima missiva, datata 8 ottobre 1533, il cardinale sollecita la ripresa dei lavori, che in quell'anno erano stati interrotti per qualche mese. Con la seconda lettera (12 novembre 1534) il Cles dispone di affidare la raccolta delle elemosine destinate a finanziare la fabbrica a un questuante ufficiale, munito di certificato di riconosciumento scritto, al fine di evitare che alcuni malintenzionati potessero a falso titolo raccogliere le offerte dei fedeli e disperdere così le risorse destinate al cantiere civezzanese. 1537 - 1537 (completamento intero bene) La fabbrica fu portata a termine entro il 1537, data riportata su una delle vetrate dell'abside. 1538 - 1538 (decorazione arco santo) L'arco santo fu affrescato da Marcello Fogolino e aiuti nel 1538. 1540 - 1560 (decorazione presbiterio) La decorazione a fresco del presbiterio, opera di un anonimo maestro veneto, venne eseguita attorno alla metà del XVI secolo. 1557 - 1560 (rifacimento pavimentazione intero bene) Tra il 1557 e il 1560 sono documentate spese per la pavimentazione della chiesa. 1560 - 1560 (menzione campanile) La torre campanaria viene citata per la prima volta nei libri dei conti nel 1560, anno in cui sono annotate spese di manutenzione del campanile, delle tre campane acquistate nel 1557 e di un orologio. 1560 - 1560 (tinteggiatura intero bene) L'edificio fu ritinteggiato nel 1560. 1701 - 1755 (rifacimento coperture) La copertura in rame dell'edificio fu sostiuita nel 1701. Ulteriori lavori alle coperture furono condotti nel 1755. 1771 - 1772 (copertura decorazione arco santo) L'acquisto e l'installazione dei due altari laterali all'arco santo, opere di Paolo Ogna (1771-1772), determinò la copertura degli affreschi fogoliniani del 1538, dei quali si perse memoria. 1796/09/05 - 1796 (invasione francese carattere generale) Il 5 settembre 1796 arrivarono a Civezzano 16000 soldati francesi. Nei due mesi che seguirono le truppe napoleoniche saccheggiarono il paese e danneggiarono la canonica, causando la perdita di importanti documenti dell'archivio parrocchiale. 1808/03/18 - 1809/04/30 (custodia della Madonna di Montagnaga carattere generale) Nel corso del XVIII secolo la fama del santuario mariano di Civezzano venne offuscata dal diffondersi del culto della Madonna di Piné. Il 18 marzo 1808 il governo bavarese fece trasportare a Civezzano l'immagine della Madonna di Caravaggio pinetana, causando il sollevamento di insistenti proteste popolari. L'immagine miracolosa fu restituita il 30 aprile 1809 con una solenne processione. 1819 - 1819 (traslazione altare del Carmine navata) Nel 1819 fu acquistato l'altare maggiore della soppressa chiesa del Carmine di Trento, opera di Domenico Sartori. La maestosa macchina d'altare, che inizialmente si pensava di impiegare come altare maggiore, fu infine collocata nella navata. 1854 - 1854 (decorazione intero bene) Nel 1854 Quirino Ognibene e Antonio Ravagni ritinteggiarono la chiesa e realizzarono delle cornici a stucco. Contestualmente a tali lavori i due pittori restaurarono forse anche gli affreschi del presbiterio. 1863 - 1864 (restauro intero bene) Tra il 1863 e il 1864 furono condotti lavori di manutenzione straordinaria, riguardanti in particolare il restauro della zona presbiteriale e absidale, la riparazione delle coperture in rame e la rinteggiatura. 1880 - 1880 (costruzione sagrato intorno) Nel 1880 venne costruito il sagrato intorno alla chiesa. I lavori furono materialmente eseguiti da Leonardo Demattè e aiuti. 1894 - 1894 (decorazione navata) Nel 1894 venne decorata la navata; i lavori, progettati dal geometra Egidio Filippi e dall'ingegnere Ciani, furono materialmente eseguiti dal pittore Giorgio Widmann in collaborazione con un certo Della Barba per la doratura dei costoloni. 1894 - 1894 (campagna fotografica carattere generale) In seguito all'intervento decorativo di Widmann e Della Barba (1894) il fotografo Vilmann fece circa 200 fotografie "dei principali quadri della chiesa". 1915 - 1918 (requisizione lastre di rame coperture) Durante la prima guerra mondiale furono requisite, oltre a due campane, anche le lastre in rame che componevano la copertura dell'edificio. Il coperto fu allora rivestito in ferro zincato. 1923/12/01 - 1923/12/01 (erezione a chiesa arcipretale carattere generale) La chiesa di Santa Maria Assunta a Civezzano fu ufficialmente eretta ad arcipretale con decreto del vescovo di Trento, monsignor Celestino Endrici, il primo dicembre 1923. La disposizione vescovile accoglieva così la richiesta inoltrata dal Comune di Civezzano il 23 novembre dello stesso anno, che faceva leva sulla tradizione secolare di chiamare i parroci di Santa Maria Assunta con il titolo di "arcipreti" attestata da numerosi documenti. 1958 - 1958 (restauro intero bene) Nel 1958 venne condotto un intervento di restauro degli interni, riguardante in particolare la pulitura del ciclo affrescato nel presbiterio. Contestualmente furono rimosse le cornici a stucco di Quirino Ognibene e Antonio Ravagni del 1854 e le pitture di Giorgio Widmann del 1894. 1974 - 1977 (restauro intero bene) Tra il 1974 e il 1977 furono restaurati sia la chiesa sia il campanile, che vide ripristinato il castello delle campane prima pericolante. 1989 - 1990 (restauro intero bene) L'edificio fu restaurato nel 1989, con particolare riguardo al consolidamento delle fondazioni, delle strutture murarie e della volta della navata. Contestualmente è stato rifatto il manto di copertura dell'edificio. Per quanto concerne gli interni, lo smontaggio degli altari posti ai lati dell'arco santo, resosi necessario per il restauro, consentì allora la scoperta di quattro affreschi fogoliniani di cui si era persa memoria. Strappate e restaurate queste pitture sono state ricollocate in controfacciata nel 1994. Durante la medesima campagna di restauro è stato condotto uno scavo archeologico che ha permesso l'identificazione delle fondazioni del tempio medievale. 2006 - 2006 (restauro presbiterio) Gli affreschi del presbiterio sono stati restaurati nel 2006.
P. S.Maria, 7 - Civezzano (TN)