XVI - XVII (preesistenze intorno) I Redetti, nobili di origine veneziana, erano proprietari fin dai secc. XVI-XVII di ampie estensioni terriere nella zona di Beverare, dove avevano avviato un'imponente opera di bonifica. Necessitando i coloni bonificatori di assistenza religiosa, i Redetti fecero costruire una chiesetta, ma non si hanno precise notizie in merito, poichè il territorio era all'epoca sottoposto alla giurisdizione dell'Abbazia della Vangadizza. 1790 - 1816 (preesistenze intorno) Solo dopo la soppressione della Vangadizza la cappellania di Beverare entrò a far parte della Diocesi di Adria. Il vescovo Speroni infatti celebrò nel 1793 la prima visita pastorale a S. Maria Assunta e S. Valentino di Beverare, piccola chiesa con un unico altare in giuspatronato alla famiglia Redetti. 1846 - 1862 (passaggio di proprietà intorno) A causa dell'alluvione dell'Adige (1844), che distrusse la parrocchiale di S. Martino, l'oratorio di S. Maria Assunta fu elevato dal vescovo Squarcina nel 1846 a curazia. Nel frattempo la proprietà, compreso l'oratorio, era passata alla famiglia Salvagnini di Adria, che diede ulteriore sviluppo alle iniziative di bonifica, richiamando in zona molti lavoratori con le loro famiglie. Per l'aumentata popolazione l'edificio della vecchia chiesa risultava troppo angusto e misero. 1875 - 1928 (costruzione intero bene) Si cominciò con l'erezione del campanile (1875), che fu dotato nel tempo anche di un concerto di campane. Più lenta e difficoltosa fu la costruzione della nuova chiesa. Il vescovo Polin solo nel 1903 ne benediva la prima pietra. Realizzata secondo il progetto dell'ing. Marcon di Venezia, fu completata nel 1909, infatti il 15 agosto di quell'anno il vescovo Boggiani, con solenne cerimonia e concorso di popolo, inaugurò il nuovo tempio. Diverrà finalmente parrocchia nel 1928, dopo la consacrazione da parte del vescovo Rizzi.
V. Cavour 817 - San Martino Di Venezze (RO)