1600 - 1600 (edificazione intero bene) La venerazione della Madonna di Loreto nella comunità locale risulta sin dal 1600, periodo in cui venne edificata la prima chiesa a lei dedicata, probabilmente finanziata dalla nobile famiglia jesina Franciolini. Una lapide posta sulla facciata indica infatti il 1600 come anno di costruzione. 1726 - 1726 (restauro intero bene) L'umile chiesetta fu restaurata nel 1726; era situata lungo la strada romana consolare che, ancora, si snoda parallela al fiume Esino, in un luogo adibito in passato alla sosta di uomini e cavalli. Nello stesso anno il vescovo Fonseca aveva ordinato il restauro dell’unico altare e del quadro raffigurante la Vergine Lauretana, San Paolo Apostolo e San Francesco d’ Assisi. XIX - 1882 (ricostruzione intero bene) Nel 1800 però, a causa delle pessime condizioni in cui versava la chiesa, se ne rese necessaria la costruzione di una nuova: il progetto venne affidato all’architetto jesino Augusto Flori e la costruzione, sostenuta finanziariamente da alcuni benefattori locali, terminò nel 1882 grazie all’iniziativa e al finanziamento del vescovo Rambaldo Magagnini. Il terreno sul quale fu eretto il nuovo edificio era di Giovanni Boccoli, che insieme a Bonafede e Leonilde Zucchi ne furono i benefattori più insigni: all’interno due lapidi ricordano la generosa munificenza del vescovo Magagnini e di questi benefattori. La Torre campanaria è chiamata “Torre Margherita” dal nome della regina Margherita consorte del Re Umberto I di Savoia che avrebbe contribuito finanziariamente alla sua realizzazione. Con l’edificazione della prima importante chiesa, in cui si venerava la Madonna di Loreto, il nome del luogo cambiò in “Borgo Loreto”. 1920 - 1920 (restauro interno) Nel 1920 un primo restauro portò all’aggiunta di decorazioni pittoriche di Padre Pietro Pietroni che furono poi coperte nel 1975 perché piuttosto deteriorate. 1946 - 1947 (ristrutturazione campanile) Il campanile, diventato impraticabile, venne ristrutturato dopo la seconda guerra mondiale tra il 1946/1947, ad opera di don Francesco Santarelli; durante gli stessi lavori venne costruito anche il nuovo altare in travertino del Lazio, sul modello degli altari laterali della chiesa di San Sebastiano di Castelplanio. 1975 - 1975 (nuova sistemazione presbiterio) Nel 1975 si eseguì anche la nuova sistemazione del presbiterio. Venne posizionato il paliotto in graniglia datato 1714 proveniente con tutta probabilità da un restauro settecentesco dell’altare della vecchia chiesa del 1600. 1979 - 1979 (aggiunta opera arte interno) Nel 1979 la chiesa si è arricchita di un’opera d’arte, “La pietà”, terracotta in mattoni, realizzata dallo scultore Angelo Rosetti e donata dagli amici in ricordo di Claudio Garbini. 2009 - 2011 (ristrutturazione intero bene) Ad eccezione del campanile la chiesa è stata ristrutturata sia internamente che esternamente nel 2009/2010, sotto la direzione lavori dell'ingegnere Stefano Leoni. I “lavori di manutenzione straordinaria e miglioramento sismico” sono stati eseguiti con denuncia di inizio attività n.0007220 del 18/11/2009. La chiusura dei lavori è del 03/03/2011. I lavori eseguiti sono stati: smontaggio del tetto, rinforzo delle capriate esistenti, sostituzione degli arcarecci con travi. Sono inoltre state riprese le lesioni presenti nelle murature portanti perimetrali e consolidati gli eventuali distacchi dell’intonaco dell’incannucciata dal suo supporto. La facciata è stata recuperata eliminando le parti di velatura presenti sulle cornici e lesene e riproponendo una velatura con idonee malte a base di calce pigmentata con colore analogo all’esistente (rosso mattone).
V. Clementina Bg. Loreto, 8 - Castelplanio (AN)