il complesso parrocchiale è stato costruito in più fasi. E' stato ideato con uno sviluppo elicoidale ascendente: il teatro ed altri locali per la socialità, al piano terra; le aule catechistiche, elevate di qualche metro; la canonica, a un piano superiore; la chiesa parrocchiale rappresenta un forte richiamo ad elevare verso l'alto lo sguardo; il campanile, al momento incompiuto, con i previsti trenta metri di altezza, indica la meta verso cui deve tendere ogni sforzo terreno. I prospetti sono caratterizzati dal cemento a vista della struttura, interrotto da scomparti rettangolari rivestiti in mattoncini e da vetrate istoriate. La facciata principale ha profilo piano ed è divisa verticalmente in due settori da un nicchione centrale vetrato a tutt'altezza, che funge da ingresso principale. Un ulteriore porta finestra è presente sul lato destro; a sinistra, sul pieno murario prevale la grande vetrata istoriata raffigurante la colomba dello Spirito Santo. L'interno della chiesa è costituito da una grande aula quadrangolare che si conclude con un ampio presbiterio. Sulla porta d'ingresso una vetrata artistica raffigura la Santa titolare della chiesa. Sul lato sinistro è posta la cappella feriale; a destra il fonte battesimale, posto sotto la grande vetrata dei sette sacramenti. Sulla parete di fondo del presbiterio è stata realizzata un'icona, dal complesso simbolismo, raffigurante la Gerusalemme celeste e il mistero della Redenzione. L'idea cristiana che Dio è la luce del mondo ha ispirato le linee architettoniche, tese ad esprimere le meraviglie di questo mistero di luce. La copertura è sostenuta da una croce che l'attraversa longitudinalmente e trasversalmente e da cui piovono fasci di luce che illuminano l'assemblea dei fedeli. Ancora quattro croci di luce si aprono nei quattro settori del soffitto per diradare le tenebre dei quattro angoli della chiesa. Infine, piccole croci vetrate dai colori simbolici, sono inserite nelle pareti della facciata d'ingresso, e della cappella feriale. Ben visibile è anche la croce raffigurata sul pavimento esterno del piazzale antistante la chiesa. Elementi decorativi i colori delle croci vetrate, inserite in più punti nelle pareti della chiesa, assumono molteplici significati: nella cappella feriale i sette colori dell'arcobaleno simboleggiano l'antica alleanza fatta da Dio con Mosè dopo il diluvio universale; nella facciata d'ingresso le croci con luci violette richiamano il luogo dove è posizionato il confessionale; il celeste è nel lato dove verrà sistemato il Battistero, porta d'ingresso nel regno di Dio. Elementi decorativi nel presbiterio una complessa icona sacra copre tutta la parete di fondo; è realizzazione di Paolo Orlando del 2003 e rappresenta tutto il mistero della Redenzione. Raffigura la Gerusalemme celeste come città turrita, con dodici porte (sei visibili e sei nascoste) presidiate da dodici angeli con le lance conficcate sopra il dragone, il serpente antico che insidia il Bambino partorito dalla Santa Madre di Dio. All'interno della città turrita troneggia maestosa la figura di Gesù Risorto, Maestro che mostra la Parola dove è scritto "Io sono Alfa e Omega, principio e fine". La Vite che è accanto ricorda che Lui è la vite e noi siamo i tralci. I Santi rappresentati sono: l'Arcangelo Michele, i Santi Pietro e Paolo, Santa Maria Goretti, i quattro Protettori della città di Fano, i sei Protettori d'Europa e San Disma. Sotto la città turrita il drago, che cerca di divorare il Bambino appena nato, viene sottratto da un'inserviente dal volto preoccupato: rappresenta il volto dell'umanità. Maria è serena e tranquilla: il Male non prevarrà; l'ultima parola sarà di Cristo morto e risorto. Elementi decorativi le sculture in legno sono opera dello studio di scultura "Santifaller" di Ortisei (Bolzano). Il Crocifisso è una riproduzione dell'opera pittorica su tela di Guido Reni. La statua di Santa Maria Goretti rappresenta la fanciulla Maria in veste rustica di contadinella. Ha le braccia incrociate sul petto nell'atto di stringere sul cuore un giglio, simbolo di purezza, e un ramo di palme, simbolo del martirio. La statua della Madonna è collocata in una posizione particolare all'interno del presbiterio, tra l'altare ed il battistero; la mano sinistra è tesa verso il Battistero in atteggiamento di accogliere i figli di Dio appena nati nel battesimo e di invitarli, con la mano destra tesa verso l'alto, a camminare verso l'altare per salire poi con lui alla gloria dei cieli. Elementi decorativi le vetrate istoriate della chiesa, realizzate dalla Lauretana Arte di Mombaroccio, raffigurano: Santa Maria Goretti, sopra il portale di ingresso; la colomba dello Spirito Santo; i quattro Evangelisti; la Nuova ed Antica Alleanza. Struttura impianto strutturale cruciforme con grossi telai in cemento armato, lasciato a vista, e copertura piana con travi di legno lamellare.
V. Filippo Montesi, 5 - Fano (PU)